George Frideric Handel. Collected documents. I. 1609-1725

A cura di Donald Burrows et al.
Cambridge, Cambridge University Press, 2014, 835 pp., £ 120,00 ($ 180,00)


ISBN 9781107019539

Data di pubblicazione su web 31/05/2014

La copertina
                                 

Il bisogno di fare un po' di ordine nella ricca vicenda biografica e professionale di George Frideric Handel ha portato, negli ultimi tempi, a un fiorire di manuali d'uso e regesti ad hoc. Nel 2009, ad esempio, è stata pubblicata l'edizione della Cambridge Handel Encyclopedia, a cura di Annette Landgraf and David Vickers, compendio dell'universo del compositore organizzato per voci e compilato dai maggiori studiosi di settore. Un anno fa, usciva per Ashgate una ponderosa miscellanea dei più aggiornati contributi editi sul “caro Sassone”: un antidoto per non perdersi nel mare magnum della letteratura scientifica handeliana, disseminata in svariate riviste e cataloghi di nicchia.

 

Dietro a questa ultima nuova pubblicazione, per i tipi della Cambridge University Press, c'è un progetto ancor più ambizioso: riscoprire i documenti handeliani finora noti e riproporli in un regesto critico e onnicomprensivo destinato a imporsi come strumento insostituibile per gli specialisti a venire. Il ritorno alle fonti come unica via percorribile per il progredire della ricerca: una soluzione già praticata recentemente per il Prete Rosso Vivaldi, oggetto di una pregevole monografia di Micky White, recensita su queste pagine (cfr. qui l'articolo).

 

Il modello dichiarato è quello dello studioso Otto Erich Deutsch, che già alla metà del secolo scorso presentava un corposo campionario storicizzante di documenti sul compositore tedesco, rimasto fino a oggi insuperato: Handel. A Documentary Biography (Norton & Company, 1955). In questa nuova operazione, da un lato si è proceduto a riesaminare accuratamente tutte le carte raccolte da Deutsch, verificandole in archivio caso per caso (con qualche eccezione); dall'altro, si è provveduto a incorporare le acquisizioni documentarie prodotte negli ultimi decenni (si pensi solo alle proficue ricerche di ambito romano di Ursula Kinkerdale, o a quelle sui teatri londinesi condotte da Judith Milhous e Robert Hume). L'imponente lavoro, che ha visto in azione un'équipe formata da Donald Burrows, Anthony Hicks, Helen Coffey e John Greenacombe, coadiuvati dagli assistenti Tom Seymour Evans e Tessa Whitehouse, si è svolto in molteplici biblioteche e sedi archivistiche di Italia, Germania, Francia e Inghilterra.

 

I risultati sono notevoli. Il volume in esame – il primo di tre tomi previsti (il secondo uscirà entro l'anno) – abbraccia un primo segmento cronologico della vita e dell'opera di Handel, compreso tra il 1609, anno cui risale un documento civile riguardante il nonno paterno Valentin, e l'agosto del 1725, con la produzione handeliana del Giulio Cesare a Brunswick. Cospicue carte precedenti al 1685, data di nascita di Handel, riguardano la famiglia. Diverse le tipologie documentarie attraverso le quali si delineano la biografia e la carriera del compositore naturalizzato inglese. Le fonti manoscritte – i registri legali, finanziari ed ecclesiastici, così come i carteggi e i diari degli osservatori coevi, le annotazioni autografe sulle partiture – si intrecciano con le fonti a stampa, quali i libretti d'opera, i pamphlets e gli articoli di giornale (è ben nota la ricchezza della pubblicistica londinese dell'epoca, anche in tema di teatri e di spettacoli musicali). Non mancano gli inserti tratti dalle biografie storiche handeliane, specie là dove incorrono gaps cronologici: i narrati di John Mainwaring, Charles Burney e John Hawkins, sia pure non sempre affidabili, forniscono dati di prima mano insostituibili, specie in rapporto agli anni più precoci.

 

Tutti i documenti sono ordinati cronologicamente. Ogni voce è organizzata per schede, contrassegnate da una data e da un titoletto esplicativo cui segue la trascrizione del documento, in lingua originale, e l'eventuale traduzione in inglese per i testi non anglosassoni. Conciso ed essenziale il commento critico a corredo, dove è sempre indicata la fonte con ridotti accenni alla bibliografia di riferimento, e dove ci si limita a fornire le informazioni atte alla comprensione del documento stesso, evitando di perseguire impervie strade interpretative. Tutti i testi risultano trascritti ex novo dagli originali, o al più da facsimili; le trascrizioni di seconda mano sono opportunamente segnalate.

 

L'edizione è arricchita da immagini di autografi, e presenta un'ampia e aggiornata bibliografia. Il sistema degli indici – delle opere, dei nomi e generale – facilità la consultabilità di una risorsa imprescindibile per tutti gli studiosi handeliani e non solo.

George Frideric Handel. Collected documents. I. 1609-1725

Indice




Indice

CONTENTS

 

List of illustrations

 

Preface


Introduction

 

The Documents, 1609-1725

 

1609–1683
1685–1699
1701–1706
1706–1707
1708
1709–1710
1710–1711
1711–1712
1712–1713
1713–1714
1714–1715
1715–1716
1716–1717
1717–1718
1718–1719
1719–1720
1720–1721
1721–1722
1722–1723
1723–1724
1724–1725


Libraries and archives

 

Bibliography

 

Index of Handel's works


Index of persons

 

General index