Centro Teatrale Santacristina, Gubbio
23 agosto -15 settembre 2013
Laboratorio diretto da Luca Ronconi
Luca Bargagna e
Benedetto Sicca, registi assistenti
Interpreti: Rosy Bonfiglio, Barbara
Chichiarelli, Flaminia Cuzzoli, Arianna Di Stefano, Desireé Domenici, Carmine
Fabbricatore, Giulia Gallone, Michele Lisi, Matteo Mauriello, Gianluca
Pantosti, Eugenio Papalia, Francesco Petruzzelli e Matteo Ramundo. E con Lucrezia
Guidone (Premio Ubu 2012 come miglior
attrice under 30), Fausto Cabra, Gabriele Falsetta, Fabrizio Falco (Premio
Marcello Mastroianni, 69ma Mostra del Cinema di Venezia), Lucia Lavia, Massimo
Odierna e Sara Putignano. In collaborazione con lAccademia dArte Drammatica «Silvio
dAmico» di Roma e con la complicità di Roberta
Carlotto, anche questanno il Laboratorio di Luca Ronconi a Santa Cristina di Gubbio accoglie in estate un
gruppo di attori neodiplomati che si misurano insieme ad altri giovani
professionisti in un percorso di formazione al di fuori degli iter didattici tradizionali. In un luogo
impervio, fascinoso e quasi monacale nella campagna umbra, il Maestro ha
stabilito da più di un decennio il suo quartier generale di libera docenza
teatrale: una sorta di cantiere dove, attraverso lapprendimento esperienziale
e diretto, il teatro ritorna a essere quello che è sempre stato, cioè una
straordinaria arte artigianale. Ogni edizione ha connotati diversi, ma resta
fermo lo sguardo ‘entomologico di Ronconi che scava tra le pieghe delle parole.
Ledizione di questanno ruota intorno alla dialettica vita- morte e alla
complessità delle relazioni umane. La
scelta testuale è allinsegna della varietà degli approcci. Dal dramma
elisabettiano di John Ford Il cuore infranto che
narra di triangolazioni amorose e di sogni infranti nella cornice dellantica
Sparta, si passa alle torbide e fosche tinte del monumentale affresco
intimistico in nove atti Strano interludio di Eugene
ONeill; per finire a Storia di una morte di John Fante
sugli ultimi anni della vita
del padre; ed a quattro favole di Andersen, dove a parlare sono sempre soggetti
inanimati (lago, la teiera, il tenace soldatino), ma dalle passioni ed inquietudini
tutte umane. (di Michela Zaccaria)
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