Theaterheute, n. 4, April 2013
n. 4, April 2013, pp. 72 € 12,00
ISSN 0040 5507
Data di pubblicazione su web 21/06/2013
![La copertina](../recensioni/img/cat4/0613_theaterheute4_big.jpg)
Dalle recensioni pubblicate da «Theaterheute» nella sezione “Aufführungen” emerge una situazione di benessere nei meccanismi produttivi e creativi della scena di area tedesca. Allo Schauspiel di Zurigo Stefan Pucher firma la regia di Die Katze auf dem heißen Blechdach di Tennessee Williams, puntando l'attenzione sulla feroce critica al capitalismo avanzata dal drammaturgo americano, come correttamente interpretano sul palcoscenico Tabea Bettin, Markus Scheumann, Julia Jentsch, Friederike Wagner e Jan Bluthard. Di rilievo è risultata anche la messinscena di Kaspar Hauser, favola drammatizzata da Alvis Hermanis con toni aspri e di denuncia sociale, affidata alle competenze di Charlotte Zimmermann, Jirka Zett, David Fischer. Il percorso tematico legato alla riflessione sulla civiltà è condiviso anche dagli spettacoli proposti dal Thalia Theater, dove Dimiter Gotscheff firma la regia di Leeres Theater. Heiner Müller: Träume, Witze, Atemzüge, assemblaggio di citazioni ricavate dall'opera del drammaturgo citato nel titolo affidate alla maestria di Oda Thormeyer; mentre Marco Storman propone Wir sind noch einmal davongekommen di Thornton Wilder e dimostra l'attualità del testo interpretato da Christina Geisse, Victoria Trauttmansdorff, Matthias Leja, Sven Schelker. La depressione e, di riflesso, l'esplorazione dell'inconscio costituiscono il perno su cui si muove la trama di Die gelbe Tapete, testo che Katie Mitchell ricava dall'omonimo racconto dell'americana Charlotte Perkins Gilman e consegna a un gruppo di qualificati attori della Schaubühne di Berlino tra i quali spiccano nei panni dei protagonisti Judith Engel e Tilman Strauss. In Zeiten des abnehmenden Lichts di Eugen Ruge è un coinvolgente ed emblematico racconto della storia di una famiglia tedesca attiva dal 1952 al 2001 allestito da Stephan Kimmig e interpretato da Markus Graf, Alexander Khuon, Christian Grashof e Judith Hofmann. Infine ai Kammerspiele di Monaco ha ottenuto ampi consensi di pubblico e di critica la messinscena concepita da Susanne Kennedy per attualizzare Fegefeuer in Ingolstadt di Marieluise Fleisser scegliendo un registro con tocchi marionettistici in un insieme epico, come hanno espresso sul palcoscenico Walter Hess, Anna Maria Sturm, Marc Beniamin, Edmund Telgenkämper e Christian Löber.
Ricca di contributi piuttosto interessanti si presenta la sezione “Neue Stücke”, le pagine della rivista berlinese riservate ai testi teatrali inediti di recente produzione. Si parla di Wir lieben und wissen nichts di Moritz Rinke, commedia di utopie giovanili condite di viaggi, incontri, sesso, poi naufragate, che è stata allestita in tre maniere diverse: prima allo Schauspiel di Francoforte da Oliver Kraushaar, Claude De Demo, Constanze Becker e Marc Oliver Schulze; successivamente presso il Theater am Alten Markt di Bielefeld con Carmen Priego, Thomas Wolff, Christian Huckle e Thomas Wehling; infine nella sala del Konzert Theater di Berna grazie ad un cast di attori formato da Sakia von Winterfeld, Jonathan Loosli, Sophie Hottinger, Christian Kerepszi. Anche a Vienna si registra la promozione di novità, a partire da Luft auf Stein, tragedia famigliare provocata dalla morte di un figlio durante
In occasione della ricorrenza del trentennale di Berlinale, Christian Rakow pubblica un intervento in cui prima affronta le caratteristiche della rassegna sotto il profilo artistico poi solleva problematiche spinose in merito a questioni economiche e infine prende in considerazione la rassegna cinematografica.
La situazione creativa ed economica dei gruppi indipendenti attivi nella scena tedesca è tracciata da una minuziosa intervista rilasciata, e contenuta nelle pagine di “Freie Szene”, da Martine Dennewald e Marcus Droß, nuovi direttori artistici dello Künstlerhaus Mousonturm di Francoforte. In “Akteure” si leggono i profili artistici di Jérôme Savary, attore, regista e commediografo argentino, e di Carolin Conrad, attrice di punta dello Schauspielhaus di Zurigo che si è recentemente distinta in Elektra per la regia di Karin Henkel e in Maria Stuarda di Friedrich Schüller. Il testo del mese (“Das Stück”) è Morning di Simon Stephens.
Theaterheute
Indice
INHALT
FOYER
Die Verantwortung trägt immer der Bauherr
Hasko Weber über Bauskandal Stuttgarter Schauspielhaus
AUFFÜHRUNGEN
Franz Wille
Santa Lucia!
Am Schauspiel Zürich inszeniert Stefan Pucher Die Katze auf dem heißen Blechdach, Alvis Hermanis dramatisiert Kaspar Hauser
Eva Behrendt
Weltgemeinschaft der Wirbeltiere
Ein Heiner-Müller-Abend von Dimiter Gotscheff und Publikumswunscherfüllung mit Thornton Wilder am Thalia Theater Hamburg
Christian Rakow
Klinische Lesarten
An der Schaubühne verfilmt Katie Mitchell Die gelbe Tapete, im Deutschen Theater vertheatert Stephan Kimmig Eugen Ruge
Silvia Stammen
Abgeschnitten und stillgelegt
Susanne Kennedy zeigt an den Münchner Kammerspielen Marieluise Fleißers Fegefeuer in Ingolstadt
NEUE STÜCKE
Ellinor Landmann
Der dritte Streich
Sebastian Nübling inszeniert in Basel Simon Stephens Morning
Barbara Burckhardt
Auf der Suche nach dem Doppelton
Moritz Rinkes Wir lieben und wissen nichts wird nachgespielt
Wolfgang Kralicek
Der Mann, der nicht küssen konnte
Anne Habermehl, Lukas Linder und Ibrahim Amir in Wien
BERLINALE
Christian Rakow
Wirklichkeit im Reich der Zeichen
Die 63. Berlinale glänzte vor allem in den Nebenreihen mit bekannten Theatergesichtern und gemischten Gefühlen
FREIE SZENE
Wie frei ist die Freie Szene?
Martine Dennewald und Marcus Droß vom Künstlerhaus Mousonturm über das Selbstverständnis eines Produktionshauses
Gerald Siegmund
The Future Will be Confusing
Neues von Hofmann&Lindholm, Forced Entertainment, MAMAZA im Mousonturm Frankfurt
AKTEURE
Bernd Wilms
Im Himmel der Schmieranten
Zum Tod von Jérôme Savary
Simone Meier
«Wie kann ich noch nasser werden?»
Ein Porträt der Schauspielerin Carolin Conrad, meistens in Zürich
AUSLAND
Thomas Irmer
Drama-Export zur Gegenwartsfindung
Deutsche Stücke in Kasachstan, Usbekistan und der Ukraine Bochum - Brecht, Im Dickicht der Städte, Dirk Laucke Jimi Bowatski hat kein Schamgefühl
CHRONIK
Bochum – Brecht Im Dickicht der Städte, Dirk Laucke Jimi Bowatski hat kein Schamgefühl
Braunschweig – nach Ingmar Bergman Treulose
Bremen – David Greig Der gelbe Mond Dresden - René Pollesch KapiTal der Puppen, Sartre Die Fliegen
Essen – Noah Haidle Skin Deep Song
Frankfurt/Main – Kevin Rittberger Kimberlit. Ein Bestiarium
Kassel – Wedekind Lulu
Magdeburg – Kai Ivo Baulitz Die Fraktion
Mainz – Löhle Nullen und Einsen, Röggla Machthaber Stuttgart – Ulrich Rasche Die Apokalypse
DATEN
Premieren im April
On Tour
Suchlauf
MAGAZIN
«Karin Beier. Den Aufstand proben», ein Theaterbuch
Ein Showcase und ein neues Pinter-Stück in Ungarn
Die Auswahl der Mülheimer «Stücke»
Das 100°-Festival im Berliner HAU
Hans Beltings Faces, eine Kulturgeschichte des Gesichts