Theaterheute, nr. 8/9, 2012
Questo numero doppio di «Theaterheute» (comprende i mesi di agosto e settembre) offre al lettore un'ampia panoramica in merito alle produzioni estive distribuite nei territori di lingua tedesca. Spicca la sezione della rivista berlinese dedicata ai “Festivals”, dove primeggia Wiener Festwochen 2012. La rassegna ha ospitato una serie di proposte originali, a partire da Ganesh Versus the Third Reich allestito da Bruce Gladwin e interpretato da David Woods. Racconta il viaggio compiuto da un uomo con la testa da elefante dall'India alla Germania, per cancellare le croci uncinate naziste in quanto derivazione della svastica induista. Altri spettacoli applauditi sono stati Die schönen Tage von Aranjuez, la novità di Peter Handke affidata alle cure di Luc Bondy, e Glaube Liebe Hoffnung di Ödön von Horváth nella versione firmata da Christoph Marthaler e con gli attori che recitano in modo freddo e meccanico. L'ungherese Kornél Mundruczò trasferisce sulla scena Schade, commedia tratta dall'omonimo romanzo di John Maxwell Coetzee che diventa una parabola del comunismo dell'Europa orientale. Árpád Schilling con Die Priesterin completa la trilogia Krizis, mentre la coreografa berlinese Constanza Magras ha strappato consensi di pubblico e di critica con Open for Everything, come la performance della coreografa Wen Hui e del regista cinematografico Wu Wenguang che con Memory ricordano la rivoluzione culturale avviata in Cina da Mao nel 1966. Ampio spazio è stato concesso agli artisti locali, come Oleg Soulimenko, artista di origini russe, Alexander Nikolic, il collettivo God's Entertrainment. Piuttosto interessante si è rivelata l'undicesima edizione della manifestazione “Neue Stücke aus Europa” organizzata a Wiesbaden e Magonza. Nella rassegna dedicata alla drammaturgia contemporanea figura Alvis Hermanis con la messinscena di Melnais/Piens. Schwarze Milch e la partecipazione di attori di Riga. Provengono dal Belgio l'autore e regista Josse De Pauw e il compositore Jan Kuijken con Die Gehängten, spettacolo con attori, cantanti e orchestra, dedicato alla libertà di pensiero. Tra gli altri allestimenti spiccano A machine to see with di Maja Schöffel.
“Aufführungen”, lo spazio di «Theaterheute» dedicato alle novità emerse nel panorama della scena tedesca, si apre con Unendlicher Spaß, allestito nella Hau di Berlino, la ex stazione delle comunicazione americane. Si tratta di un'operazione particolare, che consiste nell'adattamento teatrale dell'omonimo romanzo di viaggio di David Forest Fallace affidata a tredici artisti e al collettivo teatrale attivo in Hebbel am Hufer. Il regista Richard Maxwell ha impegnato attori e pubblico a confrontarsi con uno spettacolo torrenziale, lungo quasi ventiquattro ore. In un altro luogo dimesso della capitale, l'aeroporto Tempelhof, Matthias Lilienthal ha ideato Weltausstellung, allestimento basato sull'interrazione con il pubblico al quale sono offerti video tematici e varie installazioni sistemate negli ampi spazi della struttura. Da Berlino ci si sposta a Monaco, precisamente nel Residenztheater, dove Michael Thalheimer ha letto la trama dello shakesperiano Sommernachtsraum in chiave moderna, togliendo la patina poetica per un intreccio narrativo piuttosto crudo, affidato all'interpretazione di Götz Schulte, Oliver Nägele, Britta Hammelstein. Nei Kammerspiele Ulrich Seidl, regista cinematografico austriaco, ha proposto Böse Buben / Fiese Männer, spettacolo dedicato ai difficili e controversi sogni amorosi vissuti da un'ottica prevalentemente maschile, come hanno saputo raccontare Lars Rudolph, Georg Friedrich, Nabil Saleh, Michael Thomas, Wolfgang Pregler. Nello Schauspielhaus di Francoforte è andata in scena la novità Wir sind viele und reiten ohne Pferd di Kevin Rittberger e Martin Heckmanns. Il testo è pubblicato in versione integrale nella sezione “Das Stück” della rivista berlinese.
In “Theorie” trova spazio un libro che affronta il rapporto tra politica e teatro contemporaneo. Si tratta di Performing Politics. Politisch Kunst machen nach dem 20. Jahrhundert, Berlin, 2012.
Theaterheute, nr. 8/9, 2012
Indice
INHALT
FOYER
Thomas Engel
Andersdenken unerwünscht
Der kasachische Regisseur Bolat Atabayev ist wieder frei
FESTIVALS
Wolfgang Kralicek
Wiener Festwochen mit Marthaler und Mundruczó, Cate Blanchett, Paulus Hochgatterer und noch viel mehr
Christian Rakow
Zeit der Sammler
Die Mainz-Wiesbadener Biennale «Neue Stücke aus Europa»
AUFFÜHRUNGEN
Eva Behrendt
Kein Spaziergang
24 Stunden Unendlicher Spaß zum Abschied von Matthias Lilienthal
Barbara Burckhardt
Weltbrachenbespielung
Eine Weltausstellung auf dem Tempelhofer Feld
Silvia Stammen
In Wäldern und Kellern
Michael Thalheimer inszeniert in München den Sommernachtstraum, Ulrich Seidl verfolgt Böse Buben/Fiese Männer
Andreas Jüttner
Die Unmöglichkeit einer Gruppe
Wie witzig ist Occupy?, fragen Kevin Rittberger und Martin Heckmanns in Frankfurt und Stuttgart
NEUE STÜCKE
Christopher Schmidt
Ein Lachgas der Zukunft anmischen
Eine Laudatio auf Kevin Rittberger
THEORIE
Nikolaus Müller-Schöll
Die Gesetze des gemeinsamen Erscheinens
Das Verhältnis von Theater und Politik wird neu gedacht
AKTEURE
Leben und Arbeit
... bringt die Theaterverlegerin Maria Sommer seit 55 Jahren in Berlin-Dahlem unter ein Dach – ein Gespräch
Theater ohne Publikum
Ein Gespräch mit Andrzej Wirth, dem Begründer des Gießener Instituts für Angewandte Theaterwissenschaft
CHRONIK
Augsburg - Fritz Kater we are camera/jasonmaterial
Berlin - Molière Der eingebildete Kranke, Der Geizige
Berlin / Dresden - Ferenc Molnar Liliom
Bochum - Gerhart Hauptmann Vor Sonnenaufgang
Essen - nach Peter Weiss Die Ästhetik des Widerstands
Krefeld/Mönchengladbach - Oscar Wilde Bunbury
Tübingen - Sartre Die schmutzigen Hände
Wien - nach Daniel Defoe Robinson Crusoe
DATEN
Premieren im August/September
Hinweise
Suchlauf
Programmhinweise