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Napoli Teatro Festival Italia 2012 Festival

 

La città partenopea anche quest’anno aprirà i suoi palcoscenici per la quinta edizione del Napoli Teatro Festival Italia. Come l’anno scorso la manifestazione sarà suddivisa in due momenti: il primo dal 7 al 24 giugno e il secondo dal 25 al 30 settembre. Un festival firmato − interamente − per la prima volta da Luca De Fusco.

L’inaugurazione si svolgerà il 6 giugno al Teatro di San Carlo, con un concerto della cantante israeliana Noa. Il programma molto articolato e variegato conferma un ampio respiro internazionale e una più vivida attenzione per la nuova drammaturgia.

Molte le prime assolute di registi di spicco, tra i quali, Robert Wilson con uno spettacolo musicale The Makropulos Case, da Karel Čapek (in scena al Teatro Mercadante, dal 7 al 9 giugno) e Peter Brook − con Marie-Hélène Estienne, Franck Krawczyk − che presenta in prima italiana The Suite da Can Themba, Mothobi Mutloatse, Barney Simon (in scena al Teatro Mercadante dal 22 al 24 giugno), rielaborazione in chiave musicale di Le Costume.

 

Due saranno i temi portanti dell’intera manifestazione: la scena teatrale argentina e la danza israeliana. Claudio Tolcachir, rivelazione del festival d’Automne di Parigi del 2011 presenterà – in una maratona teatrale – tre spettacoli: Tercer cuerpo; La omisiòn de la familia Coleman e El Viento en un violín (al Teatro Mercadante dal 15 al 17 giugno); la giovane regista Romina Paula proporrà, da un’ispirazione a Lo zoo di vetro di Tennessee Williams, El tiempo todo entero (al Teatro di Corte, dal 15 al 16 giugno). Daniel Veronese, figura di riferimento del teatro di Buenos Aires nel periodo della post-dittatura, allestirà Los Hijos se han dormido (al Teatro Nuovo dal 13 al 15 giugno), da Il Gabbiano di Anton Čechov.

 

Per la danza israeliana andrà in scena la Vertigo Dance Company con due spettacoli, su coreografia di Noa Wertheim: Null (al Teatro San Ferdinando dal 19 al 20 giugno), e Birth of the Phoenix (al Teatro Pausiliypon dal 21 al 23 giugno). La  Kibbutz Contemporary Dance Company − su commissione del festival − porterà in scena in prima europea Bein Kodesh le’hol (Sacred and Profane) su coreografia di Rami Be’er (al Teatro Politeama dal 19 al 20 giugno) e, sulla coreografia di Dafi Altabeb, Higher Expectation (al Teatro Pausilypon dal 23 al 24 giugno).

 

La nuova drammaturgia vedrà impegnati giovani registi: Alessandro Maggi con Igiene dell’assassino, da Amélie Nothomb (al Teatro Nuovo dall’8 al 10 giugno); Pietro Favari con Museo delle utopie per la regia di Giuseppe Sollazzo, allestirà uno spettacolo itinerante nella Grotta di Seiano (l’8 e 9 giugno; 12 e 13 giugno; 17-18 giugno).

 

Davide Iodice presenterà Un giorno tutto questo sarà tuo, spettacolo frutto di un laboratorio realizzato nella precedente edizione, nel quale si confrontavano genitori e figli (al Teatro San Ferdinando dall’8 al 10 giugno). La Compagnia CRASC metterà in scena nei vicoli della città Napoli. Interno. Giorno. Visioni oltre…ed altre di una città per la regia di Marco Luciano (dal 10 all’11 giugno e dal 17 al 18 giugno). Per la regia di Gianpiero Borgia Ifigenia in Aulide di Mircea Eliade, con Franco Branciaroli, David Coco e Lucia Lavia (al Teatro Pausilypon dal 12 al 13 giugno). Antonella Cilento presenterà L’angelo della casa, omaggio a Emily Dickinson, con la regia di Giorgia Palombi (al Real Orto Botanico dal 12 al 14 giugno). Fabrice Murgia allestirà Exils (al Teatro Mercadante dal 12 al 13 giugno).

 

Ed inoltre storie di cronaca come Summer, con la regia di Daniele Salvo, di Edward Bond, che studia gli effetti e le reazioni che la guerra può causare sulla psiche umana (al Teatro San Ferdinando dal 14 al 16 giugno). Taking care of baby di Denis Kelly, con la regia di Fabrizio Arcuri, da una creazione dell’Accademia degli Artefatti (al Teatro Nuovo dal 18 al 20 giugno), ispirato alla storia del delitto di Cogne.

 

Babilonia Teatri presenta The Rerum natura di Enrico Castellani e Valeria Raimondi (Sala Assoli dal 18 al 20 giugno). Per la drammaturgia di Emanuela Giordano e Mascia Musy ci sarà A bocca piena (Sala Assoli dal 23 al 24 giugno). Per la regia di Roberto Azzurro su testi di Rosi Padovani Teatro in cucina: Sartù (presso l’Accademia di Belle Arti dal 20 al 22 giugno). Per la regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi, sulla drammaturgia di Igor Esposito, ci sarà Che fine ha fatto baby Jane?, liberamente tratto dal romanzo di Henry Farrell, con Cristiana Donadio e Milvia Marigliano (al Teatro Pausilyon dall’8 al 9 giugno). Per la regia di Vincenzo Borrelli Tommy… non apro! (alla galleria Toledo dal 10 al 12 giugno); per la regia di Arturo Cirillo Il Vantone di Plauto nella traduzione di Pier Paolo Pasolini (al Teatro Pausilypon dal 17 al 18 giugno). Francesco Saponaro firma Yo, el Heredero, versione spagnola di Io, l’erede di Eduardo de Filippo (al Teatro San Ferdinando dal 23 al 24 giugno). Infine − ma non per ultimo − il giovane ed eclettico  regista Matthew Lenton con Wonderland (al Teatro Sannazaro dal 22 al 24 giugno).

 

La seconda parte del festival si aprirà – per il secondo anno − a settembre con  il Premio Le Maschere del Teatro Italiano, che sarà trasmesso su RaiUno il 6 settembre.

 

A seguire C’è del pianto in queste lacrime di Antonio Latella, ispirato a Lacreme Napulitane (al Teatro San Ferdinando dal 28 al 30 settembre) e L’Antigone commissionata a Valeria Parrella per la regia di Luca De Fusco, di prossima pubblicazione per i tipi di Giulio Einaudi editore (al Teatro Mercadante dal 27 al 28 settembre) e Ta-Kai-Ta con la regia di Enzo Moscato (al Teatro Nuovo dal 28 al 30 settembre). Infine Antonella Monetti con ‘E feste a mmare, ispirato a Napoli in frac di Raffaele Viviani (Luogo da definire, dal 10 al 17 aprile).

 

Il Festival presenta, inoltre, cinque progetti speciali Écrire et mettre en scène aujourd’hui  che prevede due spettacoli: uno scritto da Marion Aubert e firmato da Gèrard Watkins (presso l’Institut Français de Naples, il 10 giugno) e l’altro scritto da Pierre-Yves Chapalain e firmato da Guy Delamotte (presso l’Institut Français de Naples, il 21 giugno); L’isola di Arturo letta da Licia Maglietta (al Teatro Odeon il 12; 13; 17-18 e 24 giugno); Ramblas dedicato agli artisti di strada; Arrevuoto-Settimo Movimento di Maurizio Braucci e Roberta Carlotto in prima assoluta all’Auditorium di Scampia (con date da definire).

 

Per l’E45 Napoli Fringe Festival si presenta Fringe Biennale, una maratona di tre giorni che vedrà esibirsi 80 gruppi nazionali ed internazionali, dei quali solo 30 – scelti da una giuria di direttori di teatro italiani e stranieri −  porteranno in scena il loro prodotto finale nell’edizione dell’anno prossimo.

                                                          di Assunta Petrosillo

 


 
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Vedi il sito ufficiale della manifestazione

 

Info: info@napoliteatrofestival.it

 
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