Venezia Musica e dintorni, a. VIII, n. 43, novembre-dicembre 2011
Nata nel novembre 2004, «Venezia Musica e dintorni» entra, con questo numero, nel suo ottavo anno di attività: ai fini di una maggiore maneggevolezza e polifonicità, diminuisce la quantità delle pagine (che passa da
Ad aprire il bimestrale è un inedito dell'Arcivescovo di Milano Angelo Scola, da lui scritto quando era ancora Patriarca di Venezia e dedicato a una riflessione sul rapporto fra esperienza estetica ed esperienza di fede. In Litania notturna di Ezra Pound si legge: «O Dio […] la mia strada hai segnato / E la bellezza di questa tua Venezia / M'hai rivelata, […] / O Dio, quale grande gesto di bontà / Abbiamo fatto in passato / E dimenticato, / Che tu ci doni questa meraviglia / Sì, la gloria dell'ombra / Della tua bellezza ha camminato / Sull'ombra delle acque in questa tua Venezia. / […] O Dio… / Illimpidisci il nostro cuore». Partendo da questi versi, il Cardinale, che cita fra gli altri il poeta Cyprian Norwid e il teologo Hans Urs von Balthasar, spiega come «la stoffa ultima della realtà» sia «il Mistero», come la bellezza sia in grado di destare «la nostra fame e sete di eternità» e come l'arte, «strumento fondamentale di auto-rivelazione dell'anima», costituisca una vera ancora di salvezza per l'uomo, «quest'essere segnato dalla finitudine eppure irriducibilmente assetato di infinito». L'opera d'arte, così, creando un legame indissolubile fra eterno e temporale, fra infinito e finito, fra totalità e spazio limitato, si fa eco potente di quella logica sacramentale che è il supremo metodo della rivelazione della Trinità (ossia del Mistero) agli esseri viventi. In conclusione, l'arte è la forma espressiva nella quale si manifesta, con un'acutezza che non è riscontrabile in nessun'altra esperienza umana, il paradosso che rappresenta il punto originario dell'estetica cristiana: vale a dire che Gesù Cristo è ciò che esprime, cioè Dio (possiede infatti la sua natura divina), ma non è Colui che Egli esprime (è diverso, come individuo, dalla persona del Padre). Una «insuperabile polarità» di cui è sostanziata anche l'arte, la bellezza: è ciò che esprime ma, nello stesso tempo, non è Colui che Ella esprime, ovvero «fons totius divinitatis».
Le pagine della sezione Focus on sono riservate alle recensioni di dieci giornalisti specializzati, differenti per età e orientamento culturale, che esprimono il loro giudizio sulle ultime Biennali, di Musica (alla sua quarta edizione) e di Teatro (alla quarantunesima), svoltesi fra settembre e ottobre e dirette rispettivamente da Luca Francesconi e Álex Rigola: cinque si occupano di quella musicale (intitolata Mutanti) e cinque di quella teatrale. Tecniche argomentative e opinioni, com'è giusto, non potrebbero essere più differenti: Dino Villatico, per esempio, coglie l'occasione offertagli dal titolo della Biennale Musica per lanciare il suo j'accuse contro la situazione di immobilità in cui, «da trenta o forse quarant'anni», versa la cultura in Italia. Alla fine degli ascolti, – si legge – a colpire di più è soprattutto l'impressione «di una specie di paralisi della fantasia, di una defezione del coraggio intellettuale, ma anche dello scatto emotivo, di una umiliante resa della voglia di rischiare, che sembrano possedere come un demone epidemico quasi tutti i giovani musicisti italiani […], divenuti spudoratamente timidi, impavidamente prudentissimi, esperti e raffinati calcolatori dello spazio più ridotto possibile, attenti a non travalicare la sensibilità ombrosa delle vecchie ma ancora agguerrite accademie, a non oltrepassare i limiti di un modello straconfermato dall'uso, i dogmi e i tic di un insegnamento testardamente subito da più di trent'anni». Del festival musicale, c'è chi critica l'eurocentrismo integralista (il vecchio vizio del «cordone sanitario eretto per tener lontani i compositori yankee»), chi la mancanza di un adeguato apparato informativo. E chi, infine, se ne mostra del tutto favorevolmente impressionato: era tanto tempo che in una rassegna di musica – scrive Enrico Giraldi – «non si sentivano sonorità così nuove, che non si vedevano nuove tecniche strumentali di produzione del suono, che non si percepiva uno sfruttamento così radicale delle tecnologie».
Quanto alla Biennale Teatro, se delude alcuni per l'assenza di nomi nuovi e scoperte inattese, piace molto, però, agli amanti del teatro di regia. Renato Palazzi, per esempio, nota che Álex Rigola ha puntato «su un'offerta prestigiosa, sui risultati di una generazione teatrale oggi affermata, più che su un progetto meditato che […] evidenziasse soprattutto delle correnti di ricerca e suggerisse dei temi di riflessione su certe tendenze del teatro». Per Maria Grazia Gregori, invece, «l'incontro con una generazione di teatranti che va dai trentasette ai cinquantadue anni, che ha scelto, magari dopo qualche delusione, di stare giù dal palcoscenico invece che su, di filtrare le proprie idee attraverso un'invenzione critica piuttosto che attraverso un personalismo attoriale sfrenato», ha rivestito un'importanza decisiva per darle un'ulteriore conferma della «necessità indiscussa della regia a qualsiasi latitudine».
Dopo le pagine dedicate alla presentazione della nuova stagione lirica e sinfonica del Teatro
Segnaliamo infine, fra le altre cose, la recensione allo spettacolo Wordstar(s) di Vitaliano Trevisan, con Ugo Pagliai e Paola Gassman, alla mostra (allestita nella casa dei Tre Oci, alla Giudecca) delle opere e dei progetti delle giovani artiste Victoria Samuel Udondian e Tamlyn Young, alla rassegna (promossa dalla Fondazione Cini) dedicata al cinema di Jean Marie Straub e Danielle Huillet, e al libro La vita e il teatro di Carlo Goldoni di Siro Ferrone (Marsilio, 2011), saggio – «maneggevole e autorevole al tempo stesso» – «irrinunciabile per gli studiosi del settore» ma comunque «rivolto più estesamente a tutti gli appassionati di teatro».
Chiudono la rivista un ricordo del musicologo Giovanni Morelli (1942-2011) e uno del regista Luigi Squarzina (1922-2010), che ha donato la sua preziosa biblioteca alla Fondazione Cini, e un bel servizio (corredato da numerose fotografie) sulle tre casette, due nella campagna austriaca e una nella val Pusteria, in cui Gustav Mahler compose molti dei suoi capolavori nelle estati fra il 1893 e il 1910.
di Giulia Tellini
Venezia Musica e dintorni, a. VIII, n. 43, novembre-dicembre 2011
Indice
INDICE
Editoriale
Illimpidisci il nostro cuore
Appunti su «esperienza estetica ed esperienza di fede»
Angelo card. Scola
FOCUS ON:
Dieci racconti per
di Leonardo Mello
Mario Messinis
Dino Villatico
Paolo Petazzi
Mario Gamba
Enrico Girardi
Maria Grazia Gregori
Renato Palazzi
Roberta Ferraresi
Antonio Audino
Roberto Canziani
ALLOPERA:
a cura di Leonardo Mello
Ortombina: «
a cura di Ilaria Pellanda
Il «Trovatore» onirico e surreale di Lorenzo Mariani
a cura di Giulia Zennaro
Riccardo Frizza dirige lopera di Verdi
a cura di Veronica Tabaglio
Sul «Trovatore»
di Massimo Contiero
SINFONICA:
La stagione sinfonica della Fenice
di Ilaria Pellanda
Alexander Lonquich per
di Vitale Fano
I concerti dautunno degli Amici della Musica
di Paolo Cattelan
A Gidon Kremer il «Rubinstein – Una vita nella musica» 2011
di Ilaria Pellanda
Lottava edizione di Ex Novo Musica
di Claudio Ambrosini
I nuovi concerti dellAgimus Venezia
di Ilaria Pellanda
Le Sonate di Mozart per gli Amici della Musica di Padova
di Filippo Juvarra
Marc Minkowski dirige Bruckner e Poulenc
di Mirko Schipilliti
Continuano i «Virtuosismi» del Bru Zane
di Andrea Oddone Martin
«Castelli e Ville in Musica» da Manfredini a Beethoven
di Ilaria Pellanda
LALTRA MUSICA:
Bob Dylan e Mark Knopfler: un incontro in musica
di Guido Michelone
Il «soul» di Lenny Kraviz sbarca a Treviso
A cura di John Vignola
Ivano Fossati approda al Malibran
Un ritratto dellartista firmato da Giò Alajmo
A cura di Leonardo Mello
Ai Frari è di scena Vinicio Capossella
di Giovanni Greto
Nella «Casa 69» dei Negramaro
di Tommaso Gastaldi
I trentanni in musica di Calicanto
di Sergio Garbato
I Beatles secondo
di Leonardo Mello
Sex Mob e Endangered Blood al Fondamenta Nuove
di Enrico Bettinello
Le mondariso di Anguillara
di Gualtiero Bertelli
Padova Jazz Festival 2011
di Ilaria Pellanda
PROSA:
Giovani a Teatro vince il Premio della Critica 2011
di Fabio Achilli
Le nuove Esperienze di Giovani a Teatro
di Leonardo Mello
Essere umani
di Cristina Palumbo
«Capire il teatro» affronta la scuola primaria
di Gianni De Luigi
Il Laboratorio di Musica Creativa
di Alvise Seggi
Alcuni pensieri su «Romeo e Giulietta»
di Massimo Munaro e Chiara Elisa Rossini
Copyleft/Copyright, strategie concrete per corpi e suoni
di Laura Moro
Il lavoro sul video di «Scratch»
di Elisa Dal Corso e Silvia Gribaudi
Zanzotto e la genesi di «Parlami ancora»
di Stefania Felicioli
«Sonori sguardi», laboratorio per riflettere sul suono
di Paolo Calzavara
«La città che pianta gli alberi» di Tam Teatromusica
di Flavia Bussolotto
«Preparare i docenti»
di Mafra Gagliardi
Albe a Venezia
(tra «Avaro» e non scuola)
di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari
La poesia di Zanzotto si fa carne
di Ilaria Pellanda
Vitaliano Trevisan secondo Pagliai & Gassman
di Stefania Taddeo
«Orlando - Orlando» di Stefano Pagin vince il Premio Off
di Filomena Spolaor
Alcune note sullo spettacolo
di Stefano Pagin
DINTORNI - ARTE:
Pier Luigi Pizzi si divide tra teatro e arte
a cura di Leonardo Mello
Art Enclosures 2011
di Ilaria Pellanda
Gli «Artisti per Noto» a Palazzo Grimani
di Camilla Crosta
Ricardo Rico, scultore
a cura di Leonardo Mello
DINTORNI – CINEMA:
Strauboscopie allIsola di San Giorgio
di Francesca Bianchi
CARTA CANTA – LIBRI:
Le recensioni
di Giuseppina
Il «Goldoni» memorabile di Siro Ferrone
di Leonardo Mello
COMMENTI:
Un territorio per Capitale
Per Venezia (con il Nordest) capitale europea della Cultura 2019
di Andrea Porcheddu
IN VETRINA:
Per Giovanni Morelli
interventi di Jean Starobinski e Massimo Contiero
Alla Cini
a cura di Arianna Silvestrini
Gustav Mahler: tre casette per comporre
di Piero De Martini
Andrea Zanzotto (1921-2011)