Venezia Musica e dintorni, a. VIII, n. 43, novembre-dicembre 2011



pp. 80, euro 5
ISSN 1971-8241

Data di pubblicazione su web 18/01/2012

La copertina

Nata nel novembre 2004, «Venezia Musica e dintorni» entra, con questo numero, nel suo ottavo anno di attività: ai fini di una maggiore maneggevolezza e polifonicità, diminuisce la quantità delle pagine (che passa da 96 a 80) e aumenta invece quella di giovani collaboratori e collaboratrici. A restare immutata – come spiega Leonardo Mello nel suo Editoriale – è però «l'impostazione di base, […] che ha tra i suoi obiettivi primari il racconto delle arti dal vivo, in un'epoca dove i confini tra forme espressive sono sempre più labili e in un territorio che giorno dopo giorno dimostra di essere fertile e vitale».  

 

Ad aprire il bimestrale è un inedito dell'Arcivescovo di Milano Angelo Scola, da lui scritto quando era ancora Patriarca di Venezia e dedicato a una riflessione sul rapporto fra esperienza estetica ed esperienza di fede. In Litania notturna di Ezra Pound si legge: «O Dio […] la mia strada hai segnato / E la bellezza di questa tua Venezia / M'hai rivelata, […] / O Dio, quale grande gesto di bontà / Abbiamo fatto in passato / E dimenticato, / Che tu ci doni questa meraviglia / Sì, la gloria dell'ombra / Della tua bellezza ha camminato / Sull'ombra delle acque in questa tua Venezia. / […] O Dio… / Illimpidisci il nostro cuore». Partendo da questi versi, il Cardinale, che cita fra gli altri il poeta Cyprian Norwid e il teologo Hans Urs von Balthasar, spiega come «la stoffa ultima della realtà» sia «il Mistero», come la bellezza sia in grado di destare «la nostra fame e sete di eternità» e come l'arte, «strumento fondamentale di auto-rivelazione dell'anima», costituisca una vera ancora di salvezza per l'uomo, «quest'essere segnato dalla finitudine eppure irriducibilmente assetato di infinito». L'opera d'arte, così, creando un legame indissolubile fra eterno e temporale, fra infinito e finito, fra totalità e spazio limitato, si fa eco potente di quella logica sacramentale che è il supremo metodo della rivelazione della Trinità (ossia del Mistero) agli esseri viventi. In conclusione, l'arte è la forma espressiva nella quale si manifesta, con un'acutezza che non è riscontrabile in nessun'altra esperienza umana, il paradosso che rappresenta il punto originario dell'estetica cristiana: vale a dire che Gesù Cristo è ciò che esprime, cioè Dio (possiede infatti la sua natura divina), ma non è Colui che Egli esprime (è diverso, come individuo, dalla persona del Padre). Una «insuperabile polarità» di cui è sostanziata anche l'arte, la bellezza: è ciò che esprime ma, nello stesso tempo, non è Colui che Ella esprime, ovvero «fons totius divinitatis».

 

Le pagine della sezione Focus on sono riservate alle recensioni di dieci giornalisti specializzati, differenti per età e orientamento culturale, che esprimono il loro giudizio sulle ultime Biennali, di Musica (alla sua quarta edizione) e di Teatro (alla quarantunesima), svoltesi fra settembre e ottobre e dirette rispettivamente da Luca Francesconi e Álex Rigola: cinque si occupano di quella musicale (intitolata Mutanti) e cinque di quella teatrale. Tecniche argomentative e opinioni, com'è giusto, non potrebbero essere più differenti: Dino Villatico, per esempio, coglie l'occasione offertagli dal titolo della Biennale Musica per lanciare il suo j'accuse contro la situazione di immobilità in cui, «da trenta o forse quarant'anni», versa la cultura in Italia. Alla fine degli ascolti, – si legge – a colpire di più è soprattutto l'impressione «di una specie di paralisi della fantasia, di una defezione del coraggio intellettuale, ma anche dello scatto emotivo, di una umiliante resa della voglia di rischiare, che sembrano possedere come un demone epidemico quasi tutti i giovani musicisti italiani […], divenuti spudoratamente timidi, impavidamente prudentissimi, esperti e raffinati calcolatori dello spazio più ridotto possibile, attenti a non travalicare la sensibilità ombrosa delle vecchie ma ancora agguerrite accademie, a non oltrepassare i limiti di un modello straconfermato dall'uso, i dogmi e i tic di un insegnamento testardamente subito da più di trent'anni». Del festival musicale, c'è chi critica l'eurocentrismo integralista (il vecchio vizio del «cordone sanitario eretto per tener lontani i compositori yankee»), chi la mancanza di un adeguato apparato informativo. E chi, infine, se ne mostra del tutto favorevolmente impressionato: era tanto tempo che in una rassegna di musica – scrive Enrico Giraldi – «non si sentivano sonorità così nuove, che non si vedevano nuove tecniche strumentali di produzione del suono, che non si percepiva uno sfruttamento così radicale delle tecnologie».

 

Quanto alla Biennale Teatro, se delude alcuni per l'assenza di nomi nuovi e scoperte inattese, piace  molto, però, agli amanti del teatro di regia. Renato Palazzi, per esempio, nota che Álex Rigola ha puntato «su un'offerta prestigiosa, sui risultati di una generazione teatrale oggi affermata, più che su un progetto meditato che […] evidenziasse soprattutto delle correnti di ricerca e suggerisse dei temi di riflessione su certe tendenze del teatro». Per Maria Grazia Gregori, invece, «l'incontro con una generazione di teatranti che va dai trentasette ai cinquantadue anni, che ha scelto, magari dopo qualche delusione, di stare giù dal palcoscenico invece che su, di filtrare le proprie idee attraverso un'invenzione critica piuttosto che attraverso un personalismo attoriale sfrenato», ha rivestito un'importanza decisiva per darle un'ulteriore conferma della «necessità indiscussa della regia a qualsiasi latitudine».     

 

Dopo le pagine dedicate alla presentazione della nuova stagione lirica e sinfonica del Teatro La Fenice e a brevi panoramiche retrospettive sull'attività di artisti rock, pop e jazz in concerto nell'aerea veneta fra novembre e dicembre (fra cui, per citarne solo alcuni, Bob Dylan e Mark Knopfler, Lenny Kraviz, Ivano Fossati, e Ryuichi Sakamoto), viene – e va evidenziata – la sezione prosa, composta da articoli in cui sono descritte le tante iniziative organizzate nell'ambito dell'edizione 2011-2012 del progetto Giovani a Teatro (al quale, lo scorso 17 ottobre, alla Pergola, l'Associazione Nazionale dei Critici di Teatro ha assegnato il Premio della Critica 2011): si tratta di un'edizione che, mirando a coinvolgere nell'esperienza culturale dello spettacolo dal vivo soprattutto le nuove generazioni, contempla la predisposizione di laboratori di teatro, musica e danza, in asili, scuole medie, licei e istituti. A proposito di questa edizione di Giovani a Teatro, significativamente intitolata Essere umani, Cristina Palumbo (consulente per le attività teatrali della Fondazione di Venezia) scrive che il progetto investe «nell'arte, nel pensare, nello scoprire, nell'inventare. Perseguendo una rinnovata idea di Cittadinanza Attiva di cui bambini, ragazzi e giovani – e con loro insegnanti e genitori – possono essere protagonisti trovando nell'incontro con le arti dal vivo la pratica e le regole dello stare insieme, il rispetto e la cura di sé e dell'altro, la solidarietà e la sussidiarietà di essere simili, lo stupore e la consapevolezza del bello e del vero, la forza e il coraggio dell'immaginazione e della creatività».

 

Segnaliamo infine, fra le altre cose, la recensione allo spettacolo Wordstar(s) di Vitaliano Trevisan, con Ugo Pagliai e Paola Gassman, alla mostra (allestita nella casa dei Tre Oci, alla Giudecca) delle opere e dei progetti delle giovani artiste Victoria Samuel Udondian e Tamlyn Young, alla rassegna (promossa dalla Fondazione Cini) dedicata al cinema di Jean Marie Straub e Danielle Huillet, e al libro La vita e il teatro di Carlo Goldoni di Siro Ferrone (Marsilio, 2011), saggio – «maneggevole e autorevole al tempo stesso» – «irrinunciabile per gli studiosi del settore» ma comunque «rivolto più estesamente a tutti gli appassionati di teatro».

 

Chiudono la rivista un ricordo del musicologo Giovanni Morelli (1942-2011) e uno del regista Luigi Squarzina (1922-2010), che ha donato la sua preziosa biblioteca alla Fondazione Cini, e un bel servizio (corredato da numerose fotografie) sulle tre casette, due nella campagna austriaca e una nella val Pusteria, in cui Gustav Mahler compose molti dei suoi capolavori nelle estati fra il 1893 e il 1910.

di Giulia Tellini

Venezia Musica e dintorni, a. VIII, n. 43, novembre-dicembre 2011

Indice




Indice

 

INDICE   

 

Editoriale

 

Illimpidisci il nostro cuore

Appunti su «esperienza estetica ed esperienza di fede»

Angelo card. Scola   

 

 

FOCUS ON:

 

Dieci racconti per la Biennale (Musica e Teatro)

di Leonardo Mello

 

Mario Messinis

 

Dino Villatico

 

Paolo Petazzi

 

Mario Gamba

 

Enrico Girardi

 

Maria Grazia Gregori

 

Renato Palazzi

 

Roberta Ferraresi

 

Antonio Audino

 

Roberto Canziani

 

 

ALL’OPERA:

 

La Fenice secondo Cristiano Chariot

a cura di Leonardo Mello

 

Ortombina: «La Fenice parte da Sinopoli»

a cura di Ilaria Pellanda

 

Il «Trovatore» onirico e surreale di Lorenzo Mariani

a cura di Giulia Zennaro

 

Riccardo Frizza dirige l’opera di Verdi

a cura di Veronica Tabaglio

 

Sul «Trovatore»

di Massimo Contiero

 

 

SINFONICA:

 

La stagione sinfonica della Fenice

di Ilaria Pellanda

 

Alexander Lonquich per la Società veneziana di concerti

di Vitale Fano

 

I concerti d’autunno degli Amici della Musica

di Paolo Cattelan

 

A Gidon Kremer il «Rubinstein – Una vita nella musica» 2011

di Ilaria Pellanda

 

L’ottava edizione di Ex Novo Musica

di Claudio Ambrosini

 

I nuovi concerti dell’Agimus Venezia

di Ilaria Pellanda

Le Sonate di Mozart per gli Amici della Musica di Padova

di Filippo Juvarra

 

Marc Minkowski dirige Bruckner e Poulenc

di Mirko Schipilliti

 

Continuano i «Virtuosismi» del Bru Zane

di Andrea Oddone Martin

 

«Castelli e Ville in Musica» da Manfredini a Beethoven

di Ilaria Pellanda

 

 

L’ALTRA MUSICA:

 

Bob Dylan e Mark Knopfler: un incontro in musica

di Guido Michelone

 

Il «soul» di Lenny Kraviz sbarca a Treviso

A cura di John Vignola

 

Ivano Fossati approda al Malibran

Un ritratto dell’artista firmato da Giò Alajmo

A cura di Leonardo Mello

 

Ai Frari è di scena Vinicio Capossella

di Giovanni Greto

 

Nella «Casa 69» dei Negramaro

di Tommaso Gastaldi

 

I trent’anni in musica di Calicanto

di Sergio Garbato

 

I Beatles secondo la Magical Mystery Orchestra

di Leonardo Mello

 

Sex Mob e Endangered Blood al Fondamenta Nuove

di Enrico Bettinello

 

Le mondariso di Anguillara

di Gualtiero Bertelli

 

Padova Jazz Festival 2011

di Ilaria Pellanda

 

 

PROSA:

 

Giovani a Teatro vince il Premio della Critica 2011

di Fabio Achilli

 

Le nuove Esperienze di Giovani a Teatro

di Leonardo Mello

 

Essere umani

di Cristina Palumbo

 

«Capire il teatro» affronta la scuola primaria

di Gianni De Luigi

 

Il Laboratorio di Musica Creativa

di Alvise Seggi

 

Alcuni pensieri su «Romeo e Giulietta»

di Massimo Munaro e Chiara Elisa Rossini

 

Copyleft/Copyright, strategie concrete per corpi e suoni

di Laura Moro

 

Il lavoro sul video di «Scratch»

di Elisa Dal Corso e Silvia Gribaudi 

 

Zanzotto e la genesi di «Parlami ancora»

di Stefania Felicioli

 

«Sonori sguardi», laboratorio per riflettere sul suono

di Paolo Calzavara

 

«La città che pianta gli alberi» di Tam Teatromusica

di Flavia Bussolotto

 

«Preparare i docenti»

di Mafra Gagliardi

 

Albe a Venezia

(tra «Avaro» e non scuola)

di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari

 

La poesia di Zanzotto si fa carne

di Ilaria Pellanda

 

Vitaliano Trevisan secondo Pagliai & Gassman

di Stefania Taddeo

 

«Orlando - Orlando» di Stefano Pagin vince il Premio Off

di Filomena Spolaor

 

Alcune note sullo spettacolo

di Stefano Pagin

 

 

DINTORNI - ARTE:

 

Pier Luigi Pizzi si divide tra teatro e arte

a cura di Leonardo Mello

 

Art Enclosures 2011

di Ilaria Pellanda

 

Gli «Artisti per Noto» a Palazzo Grimani

di Camilla Crosta

 

Ricardo Rico, scultore

a cura di Leonardo Mello

 

 

DINTORNI – CINEMA:

 

Strauboscopie all’Isola di San Giorgio

di Francesca Bianchi

 

 

CARTA CANTA – LIBRI:

 

Le recensioni

di Giuseppina La Face Bianconi

 

Il «Goldoni» memorabile di Siro Ferrone

di Leonardo Mello

 

 

COMMENTI:

 

Un territorio per Capitale

Per Venezia (con il Nordest) capitale europea della Cultura 2019

di Andrea Porcheddu

 

 

IN VETRINA:

 

Per Giovanni Morelli

interventi di Jean Starobinski e Massimo Contiero

 

Alla Cini la Biblioteca di Luigi Squarzina

a cura di Arianna Silvestrini

 

Gustav Mahler: tre casette per comporre

di Piero De Martini

 

Andrea Zanzotto (1921-2011)