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ADE teatro
Revista de la Asociación de Directores de Escena de España

n. 136, Julio-Agosto 2011, 9.50 euro
ISSN 1133-8792
                                 

Il primo dossier è dedicato al XIV Premio Europa per il teatro che si è tenuto dal 12 al 17 aprile 2011 a S. Pietroburgo, assieme al XII Premio europeo per le nuove realtà teatrali. La giuria, presieduta da Franco Quadri, ha premiato Peter Stein in lizza con La brocca rotta di Kleist e Fausto Fantasia, un suo recital personale su testi di Goethe con musiche di Arturo Annechino. Il premio speciale è andato a Yuri Lubimov, per Honey (Miele) tratto da alcuni testi di Tonino Guerra.

 

Jean-Pierre Han, Irene Sadowska-Guillon, Irina Gogobéridzé e Juan Antonio Hormigón presentano il bilancio delle varie giornate del Premio di cui sopra. Oltre ai già citati vincitori, si fa riferimento a: Fausto di Gisli Orn Gardarsson su testo di Goethe; Happiness (felicità) di Andrey Moguchy ispirato a L’uccellino azzurro di Meaterlinck; Tre sorelle di Checov messo in scena da Lev Dodin; Daniel Stein, translator di Andrzej Buben tratto da un’opera di Lyudmila Ulitskaya; Moscow Petrushki di Andrey Zholdak e Your Gogol di Valery Fokyn. Conclude questa sezione l’Entrevista con Alessandro Martínez (segretario generale del Premio Europa para il Teatro) di Laura Zubiarrain. Martinez fa il punto della situazione sul presente ed esprime le sue idee ottimistiche sul futuro del festival, che continuerà a vivere nonostante la crisi economica in atto.

 

Il secondo dossier raccoglie quattro paper di altrettanti interventi tenuti al XVI Congreso de la Asociación de Directores de Escena, ospitato nell’ottobre 2010 a Cáceres. Gli autori relazionano su quattro realtà teatrali iberiche nate in ambito privato o sostenute da residenze teatrali e dall’associazionismo culturale e che lavorano al servizio della comunità sociale alla ricerca di un pubblico con cui comunicare: Guirigai Teatro; Tranvía Teatro-Teatro de la Estación; La Machina Teatro e La Fundición de Sevilla. In apertura Alex Ruiz Pastor cerca di dare alcune risposte al quesito su quali possono essere i motivi «per los cuales una compañía teatral asume el riesgo de abrir una sala».

 

Ampio spazio è dato alle riflessioni sulla pedagogia teatrale. Jorge Saura propone una serie di considerazioni sul senso e le finalità dell’insegnamento teatrale nel suo complesso, senza tenere conto delle sue varie declinazioni pratiche; a chiusura dell’intervento propone siete principios elementales de pedagogía teatral. Manuel F. Vieites si occupa di una sorta di catalogazione de «las muy diversas manifestaciones de lo que cabría denominar “educación teatral» e propone una disamina induttiva: definisce le varie discipline che si devono occupare dell’analisi teorico-pratica dell’oggetto di studio; evidenzia le varie aree di riferimento all’interno delle quali situare le diverse discipline; e evidenzia quali debbano essere le specialità di studio per la formazione degli educatori.

 

In occasione del 55° anniversario della morte di Bertolt Brecht è stato pubblicato Vida de ultratumba de Brecht Coito Resurrección en Berlín di Heiner Müller. Il dramma è preceduto da un saggio dello stesso Müller sul suo rapporto con l’opera del grande artista tedesco ed è seguito da un saggio di Ángel Ferrero: “La novela de los tuis”: El intelectual como arrendador del intelecto en la obra de Brecht.

 

In Texto Teatrales si può leggere Pedazos de mí della pluripremiata Immaculada Alvear. Le Notas de dirección sono dedicate a La Barraca del Zurdo (di Emilio Goyanes) e a Memoria das Mamorias dun Neno Labrego (di Cándido Pazó). Le Notas de escenografía riguardano La fiestas de los jueces (di Ernesto Caballero) tratto da La brocca rotta di Kleist.

 

Per la sezione Internacional: José Gabriel López Antuñano relaziona su alcune realtà del centro Europa (in particolare Amsterdam e Berlino) in cui nonostante la crisi economica in atto, il sistema teatrale vigente permette di poter avere in cartellone un’offerta variegata e sostanziosa, alternando produzioni proprie a quelle ospitate; Alicia-E. Blas Brunel parla del Frankenstein messo in scena dal National Theatre di Londra diretto da Danny Boyle; Irene Sadowska-Guillon propone un’intervista a Fausto Paravidino.

 

 

di Diego Passera


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