Il volume, edito da Bulzoni a cura di Pier Pietro Brunelli e Luisa Tinti, è ledizione italiana, ampliata e aggiornata, del libro Podróż. Rena Mirecka aktorka Teatru Laboratorium (Viaggio. Rena Mirecka attrice del Teatro Laboratorio), pubblicato dal Centro Grotowski di Wroclaw nel 2005 a cura di Zbigniew Jędrychowski, Zbigniew Osiński e Grzegorz Ziółkowski, ed è un omaggio alla figura e allattività di Rena Mirecka, attrice tra le più impegnate della ricerca teatrale del secondo Novecento.
Nata nel 1934 ad Aulnay-sous-Bois presso Parigi, Mirecka trascorre linfanzia nella terra dorigine dei genitori e nel 1959, dopo aver terminato gli studi alla Scuola di recitazione di Cracovia, raggiunge Grotowski ad Opole, cittadina universitaria nel sudovest della Polonia, dove risulta già attiva nei primi esperimenti nel Teatro delle 13 File, chiamato così per via delle tredici file di poltrone che lo costituivano. Il lavoro a fianco del regista polacco segna indelebilmente la sua carriera dattrice e negli anni successivi interpreta i principali personaggi femminili in tutte le opere del Teatro Laboratorio di Wrocław (Akropolis, Il Principe Costante, Apocalypsis cum figuris), tanto da diventarne uno dei punti di riferimento. Negli anni Settanta, sempre a fianco di Grotowski, aderisce con entusiasmo alla fase “parateatrale” inaugurata dal maestro polacco. Proprio la riflessione sullutilizzo della recitazione a fini educativi e pedagogici, arricchita da frequenti soggiorni in India, proseguirà anche dopo il 1984, anno dello scioglimento ufficiale del Teatr Laboratorium, quando Mirecka inizia a condurre seminari in molti paesi del mondo, prima da sola e poi in collaborazione con Ewa Benesz e Mariusz Socha, anchessi attori formatisi con Grotoswi.
Il libro, approvato dallattrice medesima e dotato di un ricco apparato iconografico, raccoglie fonti e testimonianze sparse sulla carriera di Mirecka. Meritano certamente una menzione lintenso ritratto scritto dal critico teatrale e co-fondatore del Teatro Laboratorio, Ludwik Flaszen, le lettere inviate tra il 1965 e il 1969 da Rena alla sua “amata professoressa”, nonché modello di attrice e persona, Halina Gallowa, così come gli scritti poetici redatti dalla stessa Mirecka. Allocchio dello storico del teatro il documento più interessante è pero senzombra di dubbio la pubblicazione di un estratto dei quaderni di appunti redatti tra il 1959 e il 1964 e custoditi gelosamente dallattrice fino al 2004. Si tratta di annotazioni, resoconti e riflessioni che Mirecka compose per lo più su foglietti occasionali, tovaglioli o pagine strappate di giornale, durante i momenti di pausa dallattività teatrale. Con un tono talvolta intimistico, essi raccontano tratti inediti della vita in comune che accomunò i protagonisti della stagione del teatro di ricerca di quegli anni: dalle relazioni sul lavoro ai problemi pratici (la mancanza di alloggi e di denaro, il problema dellalcool), dalla descrizione degli “esercizi plastici” ai rapporti con gli attori.
Rispetto alla versione polacca del volume, ledizione Bulzoni, promossa dal Centro Teatro Ateneo dellUniversità La Sapienza di Roma, contiene anche alcuni inediti tra cui una lettera di Mirecka a Pier Pietro Brunelli, psicoterapeuta che con lattrice pedagoga ha iniziato un percorso di collaborazione a Pedrusiligu, sulle colline della Nurra sarda, a partire dal 1988. Resta il rammarico per lassenza di un saggio critico introduttivo in grado di analizzare e contestualizzare i molti documenti citati anche alla luce dellesemplare carriera dellattrice.
di Leonardo Spinelli
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