Pubblichiamo la lista dei vincitori dei Premi Ubu per il teatro 2010:
Spettacolo dellanno (ex aequo in ordine alfabetico):
Finale di partita (regia di Massimo Castri, Ert-Emilia Romagna Teatro, Teatro di Roma, Fondazione Teatro Metastasio);
Lingegner Gadda va alla guerra (regia Giuseppe Bertolucci, Fabrizio Gifuni in collaborazione con Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti);
Roman e il suo cucciolo (regia di Alessandro Gassman, Teatro Stabile dAbruzzo, Società per Attori, Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni).
Miglior regia:
Armando Punzo (Alice nel Paese delle Meraviglie - Saggio sulla fine di una civiltà da Lewis Carroll)
Miglior scenografia:
Andris Freibergs (Le signorine di Wilko)
Miglior attore:
Fabrizio Gifuni (Lingegner Gadda va alla guerra)
Miglior attrice:
Francesca Mazza (West e Progetto Ravenhill)
Miglior attore non protagonista:
Francesco Colella (Dettagli e Il mercante di Venezia)
Miglior attrice non protagonista:
Ida Marinelli (Angels in America. Seconda parte: Perestroika)
Nuovo attore under 30:
Giovanni Anzaldo
Nuovo testo italiano o ricerca drammaturgica:
La borto di Saverio La Ruina
Nuovo testo straniero ex aequo in ordine alfabetico:
Bizarra di Rafael Spregelburd;
Immanuel Kant di Thomas Bernhard
Miglior spettacolo straniero presentato in Italia:
Lipsynch di Robert Lepage (Ex Machina e Théātre Sans Frontières)
Premi speciali:
Punta Corsara, la scena dei ragazzi di Scampia alla riprova di un teatro di apprendimento vissuto assieme alle persone di un territorio difficile, che hanno potuto trovare nelle forme dellesperienza artistica occasioni di vita ulteriore e strumenti di restauro morale. Un progetto coraggioso, capace di svolgere un lavoro sul territorio nazionale incrementando un ricambio generazionale, sia sul versante artistico che su quello tecnico e organizzativo.
Kilowatt Festival, attività di sguardi incrociati tra pubblico, artisti e critici. Coinvolto in questa gara popolare un gruppo di spettatori ribattezzati “Visionari”, cittadini appassionati ma non esperti, che partecipano alla scelta degli spettacoli e insieme a critici vecchi e nuovissimi si impegnano nella ricerca di un teatro da pensare e costruire.
Roberto Saviano, da “abusivo” del teatro si fa inatteso narrattore che coraggiosamente esce dal suo spazio di solitudine e conquista il pubblico con il suo monologo La bellezza e linferno, jaccuse contro la mafia e i altri mali del mondo.
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