Preziosa, intima e raccolta si preannuncia la mostra Virtù damore, pittura nuziale nel Quattrocento fiorentino, inaugurata pochi giorni fa presso la Galleria dellAccademia a Firenze; un percorso alla scoperta di uno dei luoghi più protetti e privati della casa rinascimentale, la camera, della moda e della ritualità che accompagnava il fidanzamento prima e le nozze poi, oltre che una testimonianza eccezionale sullattività delle botteghe fiorentine del Quattrocento. La mostra prende avvio dal ben noto Cassone Adimari della Galleria dellAccademia e si sofferma sul valore che questi cassoni istoriati avevano per la società del tempo: simbolo di festa, incitamento alla vita coniugale attraverso la pittura di exempla classici (come le nozze di Peleo e Teti) o trecenteschi (come la leggenda di Griselda nel Decameron di Boccaccio), elemento di celebrazione della famiglia o della casata (con storie che celebrano la fondazione di stirpi celebri, sulla scìa dei Trionfi petrarcheschi), preziosa testimonianza narrativa di momenti intimi ma anche pubblico- spettacolari della società rinascimentale. Lesposizione raccoglie anche numerosi deschi da parto, tavole circolari celebrative del lieto evento, oltre ad alcune opere eseguite da Botticelli, Filippino Lippi e Pesellino. Organizzata in collaborazione con il Museo Horne di Firenze, la mostra è arricchita da numerose opere provenienti da collezioni private.
di Giacomo Villa
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