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5-23 maggio 2009 Festival

La XVI edizione del Festival Fabbrica Europa, diretto da Maurizia Settembri (Danza e Multimedia), Roberto Bacci (Teatro) e Lorenzo Pallini (Musica), si terrà dal 5 al 23 maggio presso la Stazione Leopolda ed altri spazi di Firenze e Prato (Cango Cantieri Goldonetta, Casa della Creatività, Cantieri Culturali ex Macelli, Teatro Affratellamento, Istituto Francese, Tempo Reale, Osservatorio Astrofisico di Arcetri). Come l’edizione precedente, si incentrerà sullo scambio interculturale in ambito creativo approfondendo questa volta i nessi tra Europa, Mediterraneo ed Americhe: artisti italiani, europei e provenienti da Argentina, Brasile, Bolivia, Cile, Colombia, Messico, saranno protagonisti di un’indagine sul dialogo tra culture e identità, capace di esprimersi in linguaggi, procedure e prodotti originali. Uno sguardo privilegiato va a quegli artisti che hanno raccolto la sfida con le nuove tecnologie, oggi sempre più organiche ai linguaggi e capaci di sostanziare la creatività. Fabbrica Europa, con quasi un centinaio di eventi tra danza, musica, teatro, installazioni, workshop e incontri, apre un confronto tra artisti e professionisti da oltre venti Paesi e offre nuovi spazi di creazione, di pensiero e di visione.

La serata inaugurale spazierà dall’arte visiva alle videoistallazioni, dal teatro alla danza internazionale, dalla musica multietnica alla live performance. Nell’ambito del progetto Atti Democratici, ricerca aperta sul tema Arte & Democrazia a cura di Luigi Coppola e Marko Stamenkovic, nelle navate della Stazione gli artisti colombiani Carlos Motta e Juan Esteban Sandoval presenteranno rispettivamente La Buena Vida / The Good Life (un’investigazione sulle relazioni attive tra i processi politici, culturali e religiosi che interessano USA e America Latina) e Isola (un’indagine sulle differenze tra la cultura amazzonica e quella occidentale); Kinkaleri, nel piazzale esterno, proporrà in prima assoluta l’opera video completa (2003-2009) del progetto West con una live performance di apertura che vede coinvolto il pubblico. A Cango andrà in scena Mutando Riposa – per soli 20 spettatori a replica - di Roberto Bacci con la sua Compagnia Laboratorio di Pontedera, mentre evento di punta della serata sarà la prima nazionale alla Leopolda de La maison du sourd della coreografa francese Catherine Diverrès, un lavoro tra danza, musica dal vivo e video. A seguire il gruppo Fuentes con un sapiente mix di sonorità africane e jazz. Sempre nell’ambito di Atti Democratici, nei giorni successivi verranno presentate due performance di Yingmei Duan e Luigi Coppola, Breath in, Breath out e Me & Ghost e La Casa della Creatività ospiterà due incontri sullo stesso tema Arte e Democrazia e la maratona video Unmasked, progetto prodotto dal New Museum di New York e curato da Carlos Motta e Elise Youn: 10 ore di film e video girati da artisti in vari contesti geopolitici che pongono l’attenzione sul ruolo dell’artista come agente politico.

Per il settore Danza appuntamento con la compagnia brasiliana Membros, il cui tratto unificante è l’impegno sociale e l’uso della danza come strumento di critica sociale, e con il gruppo di Macaé che in Febre - un mix di modern dance, hip hop, street dance e capoeira su musica rap e classica - si focalizza sulla natura simbolica della violenza. Lavoro tra danza, musica e video Is you me della canadese Louise Lecavalier e Benoît Lachambre che hanno sviluppato un particolare stile di movimento capace di esprimere le profondità dell’anima. Tra Francia e Mediterraneo si inserisce Madame Plaza, la nuova creazione della Compagnia Anania di Marrakech della coreografa marocchina, cresciuta artisticamente in Francia, Bouchra Ouizguen e tra Francia e Italia si colloca invece Maria Donata d’Urso, coreografa e danzatrice siciliana da anni residente a Parigi, il cui nuovo lavoro Mem-brain è coprodotto da Fabbrica Europa: un’esplorazione, attraverso il movimento, delle molteplici caratteristiche del sistema delle membrane corporee. La Toscana è rappresentata da artisti che da tempo collaborano con Fabbrica Europa: Company Blu presenta Tell me di e con Alessandro Certini e Thirst di e con Charlotte Zerbey; Spazio Nu con Il teatrino di Rorschach sviluppa un percorso drammaturgico dove il corpo è chiamato a far emergere personalità dinamico-scheletriche più che personaggi; Marina Giovannini e Samuele Cardini presentano Pausa Paradiso: quattro danzatori si muovono alla ricerca di una congiunzione tra gli opposti; il Gruppo Nanou porta in scena Motel-Prima Stanza; Luisa Cortesi presenta Vivido.Trillo. Brillo, tre opere dove l’unicità strutturale del corpo diventa drammaturgica: un portamento cinematografico, uno pittorico-cinetico e uno scultoreo-pop; Cristina Rizzo presenta Tutto ciò che sta tra A e B. Rizzo con il Junior BdT, composto da 3 lavori che seguono una comune riflessione sulla pratica della danza.

Per il Teatro, nell’ambito delle relazioni tra Mediterraneo e America Latina si inscrive la produzione con il Teatro de Los Andes (Bolivia) diretto dal regista argentino César Brie che presenta a Firenze un’Odissea riletta attraverso le problematiche di oggi. Importante produzione europea è il pluripremiato spettacolo Sclavi / The song of an emigrant della compagnia Farm in the Cave di Praga, per la regia di Viliam Docolomansky. Presenza di rilievo è anche quella di François Kahn (attore e regista francese la cui ricerca teatrale è segnata dall’incontro con il grande maestro del novecento Jerzy Grotowski) che porta in scena I dormienti, costruito su varie poesie della raccolta Foglie d’Erba di Walt Whitman, in particolare sul poema Sleepers. Una produzione che vede coinvolte diverse strutture internazionali è Galileo Incatenato, un’opera corale che nasce dall’incontro/scontro tra Vita di Galileo di Bertold Brecht e Prometeo Incatenato di Eschilo, messo in scena da un cast multinazionale con la regia del croato Branko Brezovec, il più importante esponente della regia teatrale dell'est europeo di area balcanica. La pinacoteca di Eumolpo - primo capitolo è la prima tappa dell’indagine che la Compagnia Verdastro Della Monica sta conducendo sul Satytricon di Petronio Arbitro: Massimo Verdastro ha affidato a cinque autori tra i più significativi del panorama della drammaturgia italiana (Marco Palladini, Lina Prosa, Letizia Russo, Antonio Tarantino e Luca Scarlini) la riscrittura teatrale di cinque episodi del capolavoro della classicità latina. Fabbrica Europa ospita, inoltre, Studio n°5 per Woyzeck, drammaturgia di Rita Frongia, quinto capitolo degli studi che Claudio Morganti sta conducendo intorno a Woyzeck di Büchner.

Per il settore Musica, The Idan Raichel Project, esploso sulla scena musicale nel 2002 rivoluzionando il volto della musica popolare israeliana, e il progetto francese Mongolia Expedisound, un live audio-visual etno-electro al ritmo di dub step e trip-hop. Inoltre due eventi coprodotti da Fabbrica Europa dedicati a Mauricio Kagel e Karlheinz Stockhausen, padri della musica contemporanea recentemente scomparsi: per il primo Nem ha ideato un concerto-spettacolo, Tango Aleman. In memoria di Mauricio Kagel, molto rappresentativo della sua poetica e della sua opera compositiva; per l’altro Tempo Reale porta al festival l’evento Stockhausen!: uno spaccato della produzione elettronica con una presenza musicale recentissima (l’ultimo lavoro tecnologico) e una storica. Tempo Reale, inoltre, organizza nella propria sede Der Klang, due incontri sulla musica elettronica tedesca. Nell’ambito jazz: omaggio alla città di Berlino per il ventennale della caduta del Muro della Lydian Sound Orchestra di Riccardo Brazzale e le fotografie di Pino Ninfa e l’appuntamento con il cornettista e performer Rob Mazurek, esponente della scena new jazz contemporanea. Tra Vecchio e Nuovo Mondo si inserisce anche la III edizione del progetto di creatività multimediale City Mix, a cura di Andrea Mi in collaborazione con Intooitiv.

Altri progetti in programma: Interferencias – Toy Box, orientato alla creazione di nuovi contenuti al fine di far dialogare la narrativa cinematografica con la nuova drammaturgia e la danza contemporanea, ideato e diretto dal regista catalano Andrés Morte che coinvolge venti giovani creativi provenienti da sei paesi diversi; Moving_movimento (V edizione), dedicato a giovani performer attivi in Italia e all’estero; Cantieri Teatrali per Fabbrica Europa (II edizione), rivolto a giovani compagnie teatrali italiane che offre un’opportunità di creazione e di presentazione in contesti di alto profilo. Inoltre durante il festival verranno organizzati incontri con artisti, protagonisti della cultura, operatori e istituzioni, tra cui: Grotowski tra noi (a dieci anni dalla scomparsa l’Unesco ha proclamato il 2009 “L’Anno Grotowski”), La camera oscura. All’interno di un capovolgimento del reale (a cura di Silvia Pasello e Augusto Timperanza), Il tempo di Galileo (a cura della Società Ricreativa L’Affratellamento), La cosa “Dio” e La cosa “Anima” (due incontri con il Prof. Luigi Lombardi Vallauri). In ultimo l’incontro promosso dalla Fondazione Fabbrica Europa e la Fondazione Fitzcarraldo, occasione per riunire un qualificato gruppo di artisti e operatori in una discussione sul tema della mobilità, uno dei temi cardine nella programmazione della Commissione Europea.

 
Farm in the Cave in <i>Sclavi / The song of an emigrant<i/>

vedi il programma

 
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