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Theaterheute


n.3, marzo 2008, € 9,80
ISSN 0040-5507

L’apertura della rivista tedesca spetta al ritratto ("Porträt") di Margit Bendokat, prestigiosa attrice berlinese attiva dal 1965 nella compagnia del Deutschen Theater. Tra le interpretazioni di maggior successo spiccano Stella di Johann Wolfgang Goethe per la regia di Alexander Lang (1986) e Über Tiere di Elfried Jelinek a cura di Nicolas Stemann, per il quale era stata protagonista in Death of a salesman di Arthur Miller nell’edizione del 2003. Di rilievo risulta il contatto con le opere di Heiner Müller, Die Lohndrücker e Hamletmachine nelle versioni di Dimiter Gotscheff. Il connubio artistico con il regista ha prodotto altri spettacoli di qualità, ultimo dei quali I persiani di Eschilo con la Bendokat nella parte del coro, affiancata da Almut Zilcher, Samuel Finn, Wolfram Koch.

La sezione "Aufführungen" presenta il panorama delle principali novità prodotte dalla scena tedesca. Nella Schaubühne di Berlino Falk Richter ha trasferito la rappresentazione di Vesnevji sad (Il giardino dei ciliegi) di Anton Cechov nella contemporaneità, trasformando gli echi della rivoluzione russa in tensioni interne al capitalismo globale. L’interpretazione adombra la poesia del testo, sacrificata anche da un uso a tratti smisurato di musiche techno e rock. Tra gli attori principali figurano Bruno Cathomas (Lopachin), Eva Meckbach (Anja), Bibiana Beglau (Ranjewskaja), Stefan Stem (Jascha), Mark Waschke.

Dal repertorio dello scrittore russo attinge anche Jürgen Gosch, regista di Djadja Vanja (Zio Vanja) nel berlinese Deutsches Theater. Il palco è chiuso da una grande scatola vuota di cartone, entro la quale si muovono gli attori con gesti grotteschi e nervosi, segno di sentimenti infranti e di crisi indelebili nella comunicazione e nell’interiorizzazione di sentimenti positivi. Il ruolo del titolo compete ad Ulrich Matthes, affiancato da Jens Harzer, Christine Schorn, Gudrun Ritter, Bernd Stempel, Christian Grashof, Constanze Becker.

Ricca di novità si presenta la scena amburghese. Nello Schauspielhaus il regista Roger Vontobel ha realizzato la messinscena di Haemaendene paa Helgeland (I condottieri a Helgeland), rappresentando i sentimenti di odio e amore in modo ora drammatico ora ironico. Vicino ai protagonisti, Jana Schulz e Hans-Caspar Gattiker, si sono distinti Janning Kahnert, Julia Nachtmann, e Martin Wolf. Nel Thalia Theater Jorinde Dröse ha curato la messinscena di Schimmelreiter, commedia ricavata dall’omonima novella di Theodor Storm. Nell’interpretazione del testo, inquietante e drammatico, si sono misurati, tra gli altri, Peter Jordan, Helmut Mooshammer, Ole Lagerparsch. Lo stesso teatro ha ospitato il debutto di Das letzte Feuer di Dea Loher. I protagonisti sono persone che vivono nel vuoto, senza soddisfazioni e prospettive, sempre a contatto con la morte. La regia di Andreas Kriegenburg mantiene le caratteristiche del testo, sospeso tra realismo e astrazione, malinconia e tiepido umorismo. Tra gli attori figurano Katharina Matz, Jörg Pose, Lisa Hagmeister, Hans Löw, Susanne Wolf.

Si prosegue con l’allestimento di Motortown di Simon Stephens, testo scandaloso dedicato alla guerra irakena già rappresentato in Austria Svizzera e Germania nel 2006, ora in scena nell’Akademietheater di Vienna per la regia di Andrea Breth, che sceglie un’impostazione surreale, a tratti barocca, con gli attori simili a marionette. La versione dello stesso testo, firmata da Dieter Giesing per i Kammerspiele di Bochum, si orienta verso il realismo e trasforma l’opera in dramma storico.

La sezione "Aufführungen" si conclude con le recensioni di Breaking News – Ein Tagesschauspiel di Rimini Protokoll, esilarante viaggio nel mondo della produzione e diffusione delle notizie televisive, in scena a Düsseldorf, e di Ich bin Hamlet, monologo di Laurent Chétouane interpretato da Fabian Hinrichs per il pubblico dello Schauspielhaus di Colonia. In "Akteure" si legge il ritratto di Josef Bierbichler secondo la trasposizione filmica ideata da Regina Schilling, in cui racconta la vita privata e artistica dell’attore.

Nell’intervista a Jürgen Berger si parla dei dieci spettacoli finalisti dell’edizione "Theatertreffen 2008" e si spiegano i criteri adottati dalla giuria. "Der zweite Blick" traccia il bilancio artistico dello Schauspielhaus di Graz, teatro guidato per il secondo anno consecutivo da Anna Badora.




Massimo Bertoldi


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