La monografia di Maria Pia Pagani, pubblicata in occasione del terzo centenario della nascita di Carlo Goldoni, si inserisce in un progetto di ricerca sulle culture popolari venete promosso dalla Regione del Veneto. Attraverso un percorso che dallItalia alla Russia si dipana in un arco temporale che va dalle origini ai primi decenni del Novecento, la Pagani tenta unindagine sulla maschera di Pantalone, svelando spunti e suggestioni profonde.
Lintroduzione al testo di Sisto Dalla Palma immette il lettore nel tema che lautrice andrà a trattare offrendo uno sguardo di ampio respiro sullinfluenza del teatro italiano su quello russo.
Nel primo capitolo, I volti del magnifico, lautrice ci offre uninteressante rassegna di studiosi russi, che hanno dedicato una particolare attenzione alla Commedia dellArte e alla maschera di Pantalone. Attraverso le loro opere si delineano non solo le principali caratteristiche della maschera, ma anche le possibili ipotesi per unindagine sulle sue origini a partire dalletimologia del nome. Ampio spazio è dedicato alla personalità di Michajlovič Miklaševskij la cui opera La Commedia dellArte o Il teatro dei commedianti italiani dei secoli XVI, XVII, XVIII, nata in occasione della sua collaborazione con lo Starinnyj Teatr (Teatro Antico), fondato nel 1907 da Nikolaevič Evreinov, si apre proprio con il ritratto di Pantalone. Si ripercorrono poi le tappe della vita di Miklaševskij e le sue appassionate ricerche sulla Commedia dellArte che proseguirono nei suoi anni di esilio trascorsi a Parigi insieme a Nikolaevič Evreinov e lo accompagnarono fino agli ultimi istanti di vita. Altro studioso russo cui lautrice dedica rilievo è Aleksej Karpovič Dživelegov, (noto in Italia con la grafia occidentalizzata Givelegov) il quale, rispetto a Miklaševskij, fu anche traduttore di Goldoni e di diversi scenari della Commedia dellArte. La Pagani affronta lindagine sullarrivo di Pantalone in Russia anche da unottica italiana, sottolineando linteresse per largomento in una conferenza degli anni Cinquanta - Sessanta di Ettore Lo Gatto intitolata: Linfluenza del teatro italiano sul teatro russo, e suddivisa in due parti: Dalle origini alla Commedia dellArte, e Dal teatro dellopera allarte drammatica. Attraverso il pensiero dello studioso italiano, si affrontano le delicate questioni delle reciproche influenze tra teatro italiano, e più in particolare tra la Commedia dellArte, e teatro russo. In questottica acquista particolare rilievo la figura del filologo Nikolaevič Peretc che nel 1917 per lAccademia delle Scienze di Pietrogrado, pubblicò una raccolta intitolata Commedie e Intermezzi italiani alla corte dellimperatrice Anna Ioannovna negli anni 1733-1735, più nota come Raccolta Peretc.
Nei successivi tre capitoli la Pagani si dedica più specificatamente alle origini di Pantalone.
Nel capitolo Il giullare Pantalone, lautrice, ricollegandosi agli studi di Allardyce Nicoll e A. G. Bragaglia, analizza la possibilità che Pantalone sia stato il nome di un attore dellantichità ereditato e usato dai giullari e dai Comici dellArte. Più interessante lanalisi dellopera Il giullare Pantalone (1887), un racconto storico in 29 capitoli di Nikolaj Semënovič Leskov ambientato nellimpero bizantino di Teodoro il Grande, dove appare un Pantalone giullare, generoso e amante di Dio.
Nel capitolo Far orecchie da mercante, la Pagani, attraverso il saggio di Aleksandr Valentinovič Amfiteatrov, LItalia nella poesia russa, ci informa sui riflessi della cultura letteraria italiana in Russia nei componimenti dellantico epos eroico. E proprio un veneziano è il protagonista di una bylina (canto eroico popolare), intitolata Solovej Budimirovič, riconducibile al XII secolo, tramandata nelle corti e nelle piazze dai giullari, che, come afferma Amfiteatrov, “oltre ad essere quasi lunico completo romanzo damore, ha per eroe un Italiano”. Dal racconto emergono affascinati somiglianze tra il protagonista Solovej Budimirovič e Pantalone legate alla professione di mercante e al suo contrastato rapporto con il denaro. Suggestivo anche il forte rimando alla goldoniana Una delle ultime sere di Carnovale: Budimirovič come Messer Anzoletto lavora nel settore delle stoffe pregiate ed è costretto come lui a lasciare Venezia per la Moscovia.
Il capitolo successivo, San Pantaleone, medico dei bisognosi, dedica ampio spazio allipotesi della derivazione del nome di Pantalone da quello di San Pantaleone. Dopo aver ribadito lavarizia di Pantalone e aver introdotto laltra figura di vecchio, il Dottore, attraverso le pagine di Miklaševskij e Givelegov, lautrice trova riscontro del legame tra Pantalone e il Dottore nella figura di san Pantaleone da Nicomedia, giovane medico cristiano, che per questo ricevette il martirio nellanno 305 d.C.
Nellultimo capitolo, Il celebre veneziano, la Pagani porta a fondo lanalisi sul ruolo di Pantalone quale vettore di una nuova spettacolarità in Russia. In tal senso, per un riscontro documentario, grande valore assume la Raccolta Peretc poiché in essa il nome di Pantalone ricorre in tutte le 31 commedie di cui è costituita e nellintermezzo La finta tedesca. Lautrice procede ad unanalisi comparata tra i testi della Commedia dellArte della Raccolta Peretc e quelli propri del teatro dilettantesco russo presenti nella Raccolta Tichanov, che ebbero notevole fortuna in Russia nel corso del XVIII secolo, allindomani delle rappresentazioni dei Comici alla corte di Anna Ioannovna.
Le ultime pagine dellultimo capitolo sono interamente dedicate alla figura di Amfiteatrov, alla sua vita desilio, e a quella della moglie Illarija Vladimirovna Sokolova, e alle suggestioni che i suoi studi sul teatro di Goldoni hanno generato in intellettuali italiani quali Edgardo Maddalena, Attilio Gentile, Cesare Musatti o Ettore Cozzani.
In appendice, oltre ad una prima traduzione italiana de La finta tedesca della Raccolta Peretc e dellIntermedio n°7 della Raccolta Tichanov, lautrice ripropone alcune lettere di goldonisti italiani e russi conservate nellArchivio di Stato di Trieste e nella Biblioteca di Casa Goldoni, e una importante selezione di monografie russe dedicate a Goldoni.
Emblematica chiave di lettura la scelta della Pagani di affidare la conclusione del suo testo ad un ricordo di Erik Amfiteatrov, nipote di Aleksandr e Illarija. Dopo aver ripercorso la vita dei coniugi Amfiteatrov, anche lui non può fare a meno di tornare a parlare di Goldoni attraverso lesperienza dello scrittore americano William Dean Howells che proprio dallantico maestro apprese larte di scrivere con tocco “leggero e spesso ironico”.
Roberta d'Errico
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