Luigi Dallapiccola nel suo secolo
A cura di Fiamma Nicolodi
Firenze, Olschki, 2007, pp. 538 con es. mus. e 2 figg. n.t. e 1 tav. f.t. a col., euro 56,00
ISBN 978 88 222 5637 9
Data di pubblicazione su web 13/11/2007
![Luigi Dallapiccola nel suo secolo](../recensioni/img/cat3/1311_dallapiccola_big.jpg)
Esce, presso l'editore Olschki, nella collana «Historiae Musicae Cultores» diretta da Lorenzo Bianconi il volume Luigi Dallapiccola nel suo secolo, a cura di Fiamma Nicolodi, che raccoglie, in 536 pagine, gli atti del convegno internazionale tenutosi a Firenze nel dicembre
L'iniziativa giunge quanto mai opportuna. La figura di Dallapiccola, infatti, è ancora troppo poco conosciuta e studiata nella sua complessità artistica e culturale. La raccolta dei trentadue contributi mette a disposizione del lettore una serie di saggi che permettono di conoscere e approfondire molti aspetti di una personalità tra le più complesse del Novecento italiano, e la cui musica è, oggi, troppo poco eseguita in rapporto alla sua altissima qualità formale.
Nato a Pisino d'Istria nel 1904, Dallapiccola visse a Graz e Trieste, per giungere a Firenze nel 1922 dove, dopo gli studi al Conservatorio, tenne per anni l'insegnamento di pianoforte complementare. Nel suo itinerario creativo si sono saldate, in un nodo indissolubile, la cultura mitteleuropea con la formazione musicale italiana, la dodecafonia e il melodramma, l'ammirazione per Schoenberg e quella per Giuseppe Verdi. Iniziata molto presto, l'attività di compositore accompagnò Dallapiccola sino alla morte, avvenuta nel 1975. Nel passaggio dalla libera tonalità all'adozione del metodo dodecafonico, a cavallo tra gli anni trenta e quaranta, Dallapiccola praticò quasi tutti i generi della musica sinfonica e da camera, segnalandosi per alcuni capolavori soprattutto nel campo della lirica corale e da camera: I Cori di Michelangelo Buonarroti il giovane, i Canti di prigionia, i Canti di liberazione, le Liriche greche sono alcuni dei capolavori ascrivibili, insieme a parecchi altri, alla produzione più eccelsa del Novecento. In campo teatrale, Dallapiccola compose Volo di notte, Il prigioniero e Ulisse tre opere legate ai temi della sofferenza, della libertà, e della conoscenza umana in cui la tradizione vocale italiana si fonde a quella strumentale mitteleuropea in una sintesi nuova per complessità e intensità di espressione.
Nell'impossibilità di dar conto, in questa sede, di ogni contributo, dirò che il volume risulta complessivamente indispensabile per la comprensione dell'artista e del suo mondo e per la conoscenza di un periodo fondamentale nella musica italiana del Novecento. Questa, grazie ad artisti come Dallapiccola e Petrassi, usciva dall'angusto provincialismo del melodramma verista e, facendo tesoro delle acquisizioni operate dalla generazione dell'Ottanta (Casella, Pizzetti e Malipiero) restituiva alla nostra tradizione un respiro europeo. Su questo doppio aspetto è giocato il volume che offre motivi di riflessione sia al lettore musicalmente più preparato sia al semplice ascoltatore che può trovare, nelle relazioni di carattere estetico e culturale, una guida sicura alla scoperta di uno dei massimi compositori del Novecento.
Luigi Dallapiccola nel suo secolo
Indice
Simone Siliani
Premessa
Fiamma Nicolodi
Luigi Dallapiccola: un Maestro ancora da esplorare
Programma del convegno
Abbreviazioni bibliografiche
Quirino Principe
Luigi Dallapiccola e
David Osmond-Smith
Prove di fede. Appunti sulla formazione ideologica di Luigi Dallapiccola
Giuseppe Nicoletti
Le occasioni letterarie di Luigi Dallapiccola (rileggendo «Parole e musica»)
Franco Serpa
Dallapiccola e i Greci
Wolfang Osthoff
Liriche musicali a mo' di miniature nell'ambito novecentesco. I «Cinque frammenti di Saffo»
Virgilio Bernardoni
Dallapiccola e le radici della coralità novecentesca
Cesare Orselli
Nascita della vocalità dallapiccoliana
Leonardo Pinzauti
Dallapiccola e l'Europa
Arrigo Quattrocchi
Dallpiccola e Petrassi: percorsi paralleli
Daniela Tortora
Danza-Pittura-Musica: intorno al balletto «Marsia»
Bruno Bartoletti
Luigi Dallapiccola, Maestro
Julian Budden
Dallapiccola e Verdi
Paolo Fabbri
Dallapiccola all'opera: la "legge del terzo verso"
Raymond Fearn
Dallapiccola and Wagner
Giordano Montecchi
Dallapiccola, la scrittura e l'istanza dell'ascolto
Giuliano Toraldo di Francia
Ricordo
Luigi Pestalozza
Dallapiccola e la musica russa
Pier Paolo De Martino
Dallapiccola revisore e trascrittore
Mario Luzi
Testimonianza
Jürg Stenzl
Luigi Dallapiccola "neuer Weg"? Von den «Tre Laudi» zur Oper «Volo di Notte»
Simone Ciolfi
La creazione di «Job»
Roberto Illiano-Luca Sala
«Guardare, meravigliarsi e tornar a guardare». Note per un'analisi della testualità in Luigi Dallapiccola
Romano Pezzati
Strutture musicali e drammatiche di «Ulisse»
Mario Ruffini
L'«Ulisse» "incompiuto" come omaggio a Schoenberg
Ivanka Stoianova
Dallapiccola-Berio. Esthétiques et stratégies opératiques dans «Ulisse» et «Outis»
Dietrich Kamper
Spazio immenso e infiniti monsi: le relazioni tra Nono e Dallapiccola
Misha Donat
Dallapiccola e l'arte della memoria. Pensieri su «Sicut umbra»
Pierre Michel
About Some Harmonic and Textural Choices by Dallpiccola in «Commiato»
Gianfranco Vinay
Il «Gran Trattato», op.10 di Berlioz e l'orchestrazione "assoluta"
Sandra Bonsanti
Testimonianza
Sergio Sablich
Una possibile fonte per il teatro di Dallapiccola
Jacopo Pellegrini
«Un po' d'aria nuova»
Indice dei nomi