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Il primo convegno canadese su Antonio Gramsci Convegni
Nonostante si stia lavorando all'edizione nazionale delle opere di Antonio Gramsci – meritoria iniziativa, oltre che dovuta – c'è da constatare che i sentimenti e il portato culturale e ideologico, ma anche morale, di uno dei più grandi pensatori del secolo passato, in Italia godono di alterne fortune. A volte riscontriamo singolari umori e atteggiamenti, per cui sulle pagine del giornale da lui fondato, ĞL'Unitàğ, un noto scrittore contemporaneo apostrofa un professore per aver citato Gramsci, come se ciò fosse quasi un peccato mortale in un'epoca in cui i comunisti, anzi gli ex-comunisti, paiono più solerti dei revisionisti storici di destra nel voler imporre a certi personaggi una damnatio memoriae.

Questa la cronaca spicciola di un gustoso e illuminante episodio italiano. L'evento canadese, invece, è di ben altra rilevanza. Si tratta infatti del primo convegno internazionale organizzato in Canada sulla figura di Antonio Gramsci e dal titolo Gramsci. Materialism and Culture.

Contrariamente a quanto si può 'volgarmente' immaginare, Gramsci è studiatissimo non solo in Europa, ma anche negli Stati Uniti. Da questo punto di vista il convegno assume un'importanza ancora maggiore, essendo il primo incontro internazionale che in Canada si occupa sistematicamente della figura e del pensiero di Gramsci e delle sue interpretazioni materialistiche della storia e della cultura.

Principale ideatore e promotore di questo evento è stato il prof. Domenico Pietropaolo, chair del Department of Italian Studies della University of Toronto. All'avvenimento - perché tale è stato - hanno collaborato altri dipartimenti e istituzioni (tra cui l'Istituto Italiano di Cultura di Toronto, la Emilio Goggio Chair in Italian Studies, il Department of French, German and Italian of University of Toronto at Mississauga e altri).

Il convegno è stato aperto in maniera illuminante e precisa dal prof. Romano Luperini dell'Università di Siena. Luperini ha unito rigore storico, critico, metodologico e analitico a una rara chiarezza comunicativa ed espositiva delineata attraverso un decalogo del pensiero di Gramsci e delle sue posizioni circa problemi e temi della storia, della cultura, dell'economia, della società. Dieci punti – ognuno dei quali preceduto da una vera e propria rubrica (brillante escamotage retorico che se poteva ricordare le rubriche del Boccaccio, in realtà era più vicino, seppur breve, alla metodologia 'puntuale' di Wittgenstein, si pensi al Tractatus diviso per punti, dal numero uno al celebre e antimetafisico numero sette) – che hanno spiegato, con nitida consequenzialità, i rapporti tra Gramsci e la Terza Internazionale (con cui Gramsci dissentì); tra Gramsci e il problema della 'verità' (che lo portò, seppure dalle sue posizioni, a guardare con interesse a Pirandello – e Gramsci fu, credo, uno dei pochi a non farsi prendere dai facili pirandellismi in cui posavano molti intellettuali coevi); sul pensiero di Gramsci circa mondializzazione e fordismo; sulla rivoluzione e le società democratiche occidentali (fluide ma impenetrabili a una possibile opzione rivoluzionaria); sull'egemonia vista attraverso varie declinazioni (e anche alla luce del dissenso con la Terza Internazionale, che, lo ricordiamo, fu tappa fondamentale e fondante del comunismo sovranazionale e si svolse dopo la Prima Guerra Mondiale).

Non possiamo riportare qui temi e analisi di Luperini, ma vogliamo rilevare che il suo intervento è stato non solo lungamente applaudito dal numeroso pubblico presente all'Istituto Italiano di Cultura di Toronto (diretto da Carlo Coen), ma è stato anche una sorta di breve ma puntualissima e, appunto, rigorosa chiave interpretativa (e consuntiva) attraverso cui lo studioso italiano ha 'ordinato', anzi riordinato il pensiero gramsciano in relazione a varie tematiche essenziali.

Dopo l'intervento di Luperini, che definirei un inarrivabile termine di paragone e una sorta di 'la' metodologico, studiosi di diversi paesi hanno parlato di vari aspetti dell'attività intellettuale di Gramsci, nel corso di giornate articolate in sezioni tematiche che si sono svolte tra l'Istituto Italiano di Cultura e il Dept. of Italian Studies. Dalla teoria del linguaggio e della egemonia politica alla concezione del romanzo popolare; dai rapporti di Gramsci con la Francia alla nascita della edizione nazionale delle opera di Gramsci a cura della Fondazione Gramsci di Roma (è stato annunciato il raggiunto accordo con l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana per la pubblicazione dell'opera e l'inizio, nel 2007, delle pubblicazioni); da un interessante intervento sulle riviste torinesi "L'Ordine nuovo" e "La rivoluzione liberale" e il problema della cultura, alla nozione di libertà in Gramsci; dalla sua visione del 'problema' dei gesuiti ad aspetti teorico-linguistici.

Molti argomenti presentati in maniera rigorosa e originale, tranne qualche, per altro marginale, nota disomogenea rispetto all'alto livello delle relazioni. L'iniziativa – che ha riscosso un lusinghiero successo di pubblico, e ha ottenuto un positivo riscontro intellettuale, nella misura in cui il convegno ha stimolato domande, interventi, contraddittori – è stata meritevole ben oltre l'aspetto 'pionieristico' (per il Canada) del convegno nato nell'ambito di una delle più importanti università del Nord America e di uno dei più antichi e prestigiosi dipartimenti di studi italiani.

University of Toronto, Dept. of Italian Studies
Gramsci. Materialism and Culture. An International Symposium
Toronto, 13-15 Ottobre
co-sponsored by Istituto italiano di Cultura, Toronto; INCA Canada; Trentagiorni; Department of French, German and Italian, U of T at Missisauga; Emilio Goggio Chair in Italian Studies)

Programma

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giovedì 13 ottobre
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Keynote Address
Romano Luperini (Univ. di Siena, Italia)
L’ermeneutica e il pensiero gramsciano

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venerdì 14 ottobre
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Massimo Verdicchio (Univ. of Alberta, Canada)
Gramsci’s Theory of Language and Political Egemony

Francesco Fernández Buey (Univ. Pompeu Fabra, Spagna)
La nozione di materialismo in Gramsci

Rocco Capozzi (Univ. of Toronto, Canada)
Eco, Gramsci e il romanzo popolare

Dario Ragazzini (Univ. di Firenze, Italia)
Processi e rapporti sociali e materiali nella concezione dell’individuo e della personalità

Stefano Bellucci (Univ. di Pavia, Italia)
L’applicazione delle concezioni gramsciane di materialismo ed egemonia

Mark Neufeld (Trent University, Canada)
Gramsci on / and Intellectuals

Paul Laurendeau (York University, Canada)
The Crypto-Marxist Legacy of a Resistant

Gert Sørensen (Univ. di Copenaghen, Danimarca)
“Realtà effettuale” e cultura nel progetto antimetafisico di Gramsci

Fabio Rizzi (studioso indipendente)
La risposta liberale al giudizio di Gramsci sul Risorgimento come rivoluzione agraria mancata

Francesco Giasi (Fondazione Istituto Gramsci, Italia)
L’edizione nazionale delle opere di Antonio Gramsci

Anna Makolkin (Univ. of Toronto, Canada) Antonio Gramsci, Berti and Candeloro: Marxism and Modernist Historiography

Peter Mayo (Univ. of Malta, Malta)
“In and against the State”: Gramsci, War of Position, and Adult Education

Lawrin Amstrong (Univ. of Toronto, Canada)
Hegemonic Ideology and Organic Intellectuals in Early Renaissance Florence

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sabato 15 ottobre
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Carlo Coën (Istituto Italiano di Cultura, Toronto)
"L’Ordine nuovo" e "La Rivoluzione liberale" - Gramsci, Gobetti e l’organizzazione della cultura

Rosemary Heijmans (Univ. Federal de Minas Gerais, Brasile)
La proposta di Gramsci sulle “riviste tipo” e il problema della cultura

Bruno Magliocchetti (Univ. of Toronto, Canada)
Gramsci e la nozione di libertà

Derek Boothman (Univ. di Bologna, Italia)
The Philosophy of Praxis in the Prison Notebooks

Kathleen Eamon (Vanderbilt University, Stati Uniti)
The Role of Cultural and Other Contradictions in Gramsci’s Philosophy of Praxis

Giovanni Semeraro (Univ. Federal Fluminense, Brasile)
La filosofia della prassi di Gramsci e il neopragmatismo di R. Pottry

Emilia Castorina (York University, Canada)
The Importance of the political in Gramsci’s notebooks

Jessy Pagliarioli (Univ. of Toronto, Canada)
Popular Religion in the Digital Age: A Gramscian Perspective

Giulio Silano (Univ. of Toronto, Canada) Gramsci and the Jesuits

Peter Ives (Univ.of Winnipeg, Canada)
Global English and Gramsci’s Materiliasm Approach to Language

Rocco Lacorte (Univ. of Chicago, Stati Uniti)
‘Language’ and ‘Translations’; ‘Praxis’ and ‘Culture’ in Gramsci’s Prison Notebooks

Stefano Selenu (Brown Universiity, Stati Uniti)
Aspetti teorici intorno all’idea di grammatica e storia di Antonio Gramsci


 
Antonio Gramsci

University of Toronto, Department of Italian Studies

 

Gramsci. Materialism and Culture.

An International Symposium

 

Toronto, 13-15 Ottobre

 

Dept. of Italian Studies at University of Toronto

 

 

University of Toronto





































 
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