Rumori di scena
Novemila sere a teatro con gli Attori & Tecnici
A cura di Rita Cirio
Roma, Bulzoni, 2003, euro 20,00
ISBN 88-8319-819-0
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Edito da Bulzoni nel 2003, Rumori di scena – a cura di Rita Cirio – esce in occasione delle Nozze d'Argento della Compagnia Attori & Tecnici. Attilio Corsini, Viviana Toniolo, Stefano Altieri, Annalisa di Nola & company festeggiano venticinque anni di esami e provini, "maestri" e Accademie, successi e sacrifici, lunghe tournée e lunghissimi sodalizi, molti ostacoli superati e altrettante battaglie vinte, premi ricevuti e istituiti, rassegne organizzate nazionali e internazionali ma soprattutto «una sommatoria – come scrive il "Commendatore" Stefano Altieri - di lavoro continuo, tenace, lottando strenuamente contro una routine paralizzante e la sempre fervida speranza di continuare a vivere la straordinaria vita del teatro». Venticinque anni di teatro scanditi in (circa) sessanta spettacoli e novemila serate. Venticinque anni di situazioni comiche e tragiche, amicizie che vengono e vanno, amicizie che durano, luoghi, persone, parole, incontri e scontri, risate e pianti. Venticinque anni di vita dal 1977 al 2003.
I newyorkesi (1998),
Attilio Corsini, Annalisa Di Nola, Viviana Toniolo
Presiede al volume un rigoroso indice volto a contenere in spazi adeguati un contenuto piuttosto spumeggiante: Bene gli altri, loro di più (I critici ricordano); Brindisi di spettatori eccellenti (Negli anni fedeli); Quando ero in compagnia con… (Gli attori ricordano); Fotò a colori; Nozze d'argento e (circa) sessanta figli (Cronologia degli spettacoli). Proprio la materia di cui il libro è fatto – la stessa dopotutto di cui sono fatti i sogni – istiga a non "leggerlo di seguito" ma ad "aprirlo a caso", direbbe Federigo Tozzi, e a sfogliarlo come se si trattasse di uno di quegli album dell'Ottocento che si vedono ogni tanto nei film in technicolor: un variopinto collage di documenti, foto di scena in bianco e nero, tavole a colori, vignette (di Altan), disegni (di Luttazzi), locandine, stampe, ritagli di giornali, lettere, recensioni (di Renzo Tian, Franco Cuomo, Paolo Emilio Poesio, Leonardo Sciascia, Masolino d'Amico, Siro Ferrone e molti altri), cimeli e anche un gioco dell'oca sui generis ideato da Pietro Favari. Ben lungi dall'essere un nostalgico que reste-t–il, o un impettito catalogo da museo, il libro si configura come un omaggio alla Compagnia in forma di travolgente carosello teatrale oltre che come un caloroso abbraccio - più che un applauso - d'incoraggiamento e di invito a "continuare così".
Fra uno spettacolo e l'altro, fra una recensione e l'altra, fra una foto di scena e l'altra, nell'ultima parte del libro (pp. 49-194) fanno capolino articoli di cronaca relativi alla "vita fuori scena" degli Attori & Tecnici, alla loro «storia difficile – come scrive Ivo Chiesa – spesso dura e sempre rischiosa»: la prematura scomparsa dell'attrice Maria Sciacca avvenuta nel marzo del 1984; le percosse subite da alcuni attori, nell'agosto dello stesso anno, dopo una replica in provincia di Seguirà una bellissima farsa; la tempestiva sostituzione, in occasione della prima di La nonna alla Pergola, di Gerolamo Alchieri - colpito quel giorno da un infarto - con Renato Scarpa, arrivato nel pomeriggio in qualità di spettatore; la disputa legale con Zuzzurro e Gaspare (1997) per i diritti di rappresentazione di Rumori fuori scena, storico cavallo di battaglia della Compagnia a partire dal 1983; i festeggiamenti – raggiunte ormai le 2200 repliche - per i vent'anni compiuti dal testo di Michael Frayn nel 1991; la restaurazione e la riapertura, nel quartiere Testaccio di Roma, del Teatro Vittoria, destinato a diventare la casa della Compagnia e, nel 1999, la manifestazione di tutti i "veri testaccini", chiamati a raccolta da Attilio Corsini, per salvare il Teatro – che rischiava di vedersi trasformato in multisala – dallo sfratto.
La prima parte del volume è dedicata invece alle "lettere aperte" rivolte dai critici alla Compagnia, dagli amici e dai colleghi al "fondatore" Attilio Corsini e infine dai membri della Compagnia a se stessi. E quindi ad aneddoti e ricordi riguardanti la formazione di Corsini, che – scrive Arnaldo Bagnasco - «non si accontentava di entrare nel mondo del teatro aspettando che gli altri si accorgessero di lui. Aveva l'atteggiamento di chi aggredisce la realtà: perché adeguarsi ad essa?». Alla valorizzazione del suo teatro che, secondo Maurizio Del Ministro, è «soprattutto un invito continuo alla riflessione sull'angoscia esistenziale e storica che sempre più ci ramifica accanto». Alla gratitudine dimostrata a tutta la Compagnia: «Fenomeno unico – scrive Mauro Manciotti - nel percorso della nostra scena di prosa, Attori & Tecnici. Dobbiamo esser loro grati per averci mostrato come sia possibile agire un mix vincente di bravura e di allegria». E, un po', a dichiarazioni d'amore d'altri tempi: «Porto sempre con me – confida la leggendaria Valentina Cortese - il ricordo di questi meravigliosi compagni, di questi miei amici, di questi attori, di questi teatranti di cui ho fatto parte e di cui il mio sangue e il mio spirito sono impregnati nel ricordo di quei palcoscenici, di quelle assi, di quella polvere, di quei momenti magici. Quella sublime poesia del Teatro che tanto mi manca…».
Giulia Tellini
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Rumori fuori scena, 1983, Viviana Toniolo
La nonna, 1986,
Nestor Garay
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