Il cinema nero di Takeshi Kitano
Con tre sceneggiature: Sonatine, Hana-Bi, Brother
A cura di Luciano Barcaroli, Carlo Hintermann, Daniele Villa
Introduzione di Shigehico Hasumi
Milano, Ubulibri, 2001, pp. 272, ill.; euro 30,99
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Il volume è criticamente molto accurato, e delle tre sceneggiature pubblicate fornisce sia la prima versione, sia l'ultima licenziata, offrendo così la possibilità di collazionare il work in progress del regista giapponese. Si tratta del primo organico contributo sul talentuoso uomo di spettacolo giapponese che dopo una gioventù trascorsa a improvvisare scenette comiche negli intervalli fra spogliarelli nel quartiere a luci rosse di Tokyo, ottenne un clamoroso successo come anchorman e intrattenitore televisivo, prima di approdare alla regia 'seria' sul piccolo e sul grande schermo.
Peccato che, per evidenti ragioni di spazio, non si possano qui leggere le altre sceneggiature tutte di alto livello (ma la forza di Kitano è tutta nell'immaginazione figurativa). Ricchissimo apparato di immagini (dai film e dai set), cui si aggiungono i dipinti di Kitano, imprescindibile percorso per comprendere le sfumature di una poetica artistica illustrata in un'ampia intervista (Scommessa sull'inconscio) all'autore di Hana-Bi.
In appendice la filmografia, i lavori televisivi e la bibliografia.
La redazione
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Kitano in un'immagine dal film ''Brother'' (2000)
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