Jean Desmarets de Saint-Sorlin
Europa

Con testo a fronte, a cura di A.L. Franchetti, traduzione di M. Caneschi, F. Debenedictis, A. Fei, R. Filosi, C. Gambacorti, S. Pecorini, M. Senesi, S. Vecci

Firenze, Alinea, 2002, pp. 177, euro 18,00
ISBN 88-8125-639-8

Data di pubblicazione su web 26/12/2002

Copertina del volume
È l'edizione - accompagnata da una traduzione realizzata da una équipe di giovani dottori di ricerca - di una delle sette commedie composte dal consigliere letterario di Richelieu, Jean Desmarets de Saint-Sorlin (1595-1676), tra il 1636 e il 1642. L'autore, un uomo assai versato nelle arti - fu pittore e ballerino, romanziere e musicista - scrive in alessandrini una pièce che mette in scena la Spagna e i principali stati coinvolti nella guerra dei Trent'Anni nel periodo compreso tra l'assedio di La Rochelle del 1627 e il 1642. Allegorici i personaggi (Europe, Francion, Ibère, Germanique, Ausonie, Austrasie eccetera), politico-propagandistico il contenuto (che ricorda quello di analoghi balletti dell'epoca, come il Ballet de la prosperité des armes de France) andato in scena nel 1641, evidente il regista occulto della produzione (lo stesso Richelieu).

Due le curiosità principali: l'allegoria della Spagna (Ibero) perde le caratteristiche dell'avido "matamoros" della più buffonesca tradizione antispagnola per diventare più ricco e sfumato: Don Giovanni avido di amore e di potere - secondo la tradizione comica - ma anche capace di un'introspezione che pare anticipare Racine; l'insieme dell'opera rivela debiti evidenti nei confronti del repertorio di corte (probabilmente alcune parti furono eseguite con l'accompagnamento di musiche e balli) di ispirazione neoplatonica e pastorale.

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