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Nanni Svampa

Scherzi della memoria
I peggiori sessant'anni della mia vita


Milano, Ponte alle Grazie, 2002; pp. 207, euro 13,50
ISBN 88-7928-611-0
Potremmo accontentarci di definire questo libro "biografia aneddotica"e riservargli così un posticino, fra tanti compagni gloriosi, nel pantheon delle memorie degli attori famosi. Ma sarebbe una scelta riduttiva, che non tiene conto della sua reale natura: Scherzi della memoria infatti è un libro-recital, un lungo spettacolo su carta a ruota libera in cui Svampa ci racconta come l'Italia si è trasformata dagli anni della seconda guerra mondiale ad oggi, un caleidoscopio ironico di personaggi surreali e allo stesso tempo estremamante rappresentativi della società: dalla balia friulana "col latte scaduto" della primissima infanzia, al candido parroco di Sangiano che riteneva che le mutande da donna appese ad asciugare inducessero "desideri peccaminosi", al Luigino - reduce immusonito del '68 e formidabile dietrologo da bar - a "ul Feltrin", proprietario-conduttore di Radio Pino International, che si gioca uno splendido appezzamento per il ripetitore presentandosi cos“ al proprietario del terreno: "Buongiorno, sono Feltrinelli e vorrei mettere un traliccio".

L'attenzione del pubblico è mantenuta viva da variazioni di ritmo amministrate con sapienza consumata: battute fulminee, strofette di canzoni e uscite di parte (le telefonate del "Carletto", che chiede consulenza a Svampa per i testi degli spettacoli di qualche nuovo comico-cabarettista, ottenendo in risposta delle freddure terrificanti e improponibili). 

In mezzo a tutto questo Svampa trova anche il modo di parlare della sua vita e della carriera, prima con i Gufi e poi solista, senza abbottonarsi (basta guardare quale interpretazione ha deciso di immortalare nella copertina del libro): le battaglie artistiche (come amavano definirle i Grandi Attori) si articolano così attraverso una interminabile teoria di trattorie da tournée che servono pasta "alla maniera della casa" (panna prosciutto e piselli), dalle farsesche vicende del processo ai Gufi per vilipendio (alla religione e agli oggetti di culto, con l'aggravante del turpiloquio) nella bigotta italietta anni Sessanta, al temino (anni Settanta) della figlia Lidia sul lavoro dei genitori, "Mio papà si alza a mezzogiorno, poi la sera si veste da donna e va a lavorare" - l'attore all'epoca intepretava parti comiche en travestì - fino agli anni Ottanta, che vedono uno smaliziato Svampa cavalcare l'onda della moda delle società di consulenze, delle convention aziendali e degli anglicismi "la mia attività era sdoppiata fra le funzioni di art-director e quelle di show-man nel post-congress" (vedi definizione di post-congress a p. 183).

Solo quando parla del cantante Georges Brassens, maestro amato, Svampa diventa più serio, perché sente il bisogno di farci capire il senso di un'opera che è stata per lui fonte di ispirazione costante. Dopo questa descrizione qualcuno potrebbe pensare che il libro, divertente quanto si vuole, abbia però il difetto di dirci ben poco su Svampa attore.

Niente di più sbagliato: mentre spesso i libri di memorie "ufficiali" sprecano pagine in elenchi di ricevimenti, festeggiamenti, incontri con teste coronate e dettaglio delle onorificenze acquisite - commenda, ordine di San Maurizio, Legion d'Onore ecc. - l'ex Gufo, che coltiva con soddisfazione una palese insofferenza verso le varie autorità riconosciute, ricorda solo le tappe veramente importanti del suo lavoro (dagli impresari pirata a Marcello Marchesi, dai teatrini scalcinati alla Bussola e agli studi Rai). 

Ma soprattutto, per il lettore del futuro, questo libro-spettacolo, trascrizione della recitazione di Svampa sarà un documento prezioso - accanto alle registrazioni audiovisive - per ricostruire, per quanto possibile, e studiare la sua tecnica. Cosa che purtroppo non accade sempre, perché spesso i grandi comici - ad esempio Antonio Gandusio con i suoi Cinquant'anni di palcoscenico - hanno deciso che quando ci si rivolge ai posteri bisogna comportarsi da persone serie, e mantenere un certo tono. Per chi vuole documentarsi più approfonditamente su Svampa, in appendice bibliografia e discografia completa dell'artista.

di Paolo Albonetti


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