In occasione del secondo convegno della Società italiana per lo studio della storia contemporanea (SISSCO) sui "cantieri" della ricerca storica in Italia (Lecce, 23-25 settembre 2003) si è costituito un gruppo di studiosi coordinato da Carlotta Sorba, docente di Storia contemporanea e Storia del Risorgimento allUniversità di Padova, con lobiettivo di aprire un terreno di ricerca "che assumesse come luogo di indagine la teatralità e i suoi ingranaggi, accostando in un medesimo sguardo generi e ambienti diversi come sono il teatro in musica e il teatro di parola". Il volume propone sette contributi, frutto delle relazioni lette al convegno, in cui dal punto di vista dello storico si tenta di misurare il ruolo giocato dal teatro in alcuni aspetti della vita sociale, politica e culturale nellItalia di fine Ottocento, nella volontà di leggere lItalia fin de siècle attraverso la lente del mondo teatrale.
Nel saggio di Carlotta Sorba, che fa da introduzione e precisa le intenzioni della pubblicazione, si evidenzia come il periodo preso in considerazione sia molto probabilmente lultimo in cui "far interagire teatro-cultura-società nei modi che uno sguardo da storico consente" costituisca davvero unoperazione significativa, dato che successivamente altre pratiche culturali, altre forme di intrattenimento e di spettacolo (innanzitutto il cinema, poi la televisione) innescheranno una serie di trasformazioni e conferiranno alla sala teatrale "e al processo comunicativo che vi si svolge un rilievo sociale di tuttaltro tipo". LItalia di fine secolo è pertanto lultima fase in cui, sebbene in maniera diversa dal primo Ottocento, la cultura dellandare a teatro ha una forte presa sulla società italiana e il teatro riveste "un ruolo centrale nelluniverso della sociabilità, prima ancora che in quello culturale".
Compagnia Bellotti Bon in Una partita a scacchi di Giuseppe Giacosa, 1873 circa
(Roma, Biblioteca e Raccolta teatrale del Burcardo)
Gli altri saggi affrontano molteplici argomenti. Francesca Socrate accosta in maniera convincente la commedia borghese e la sua rappresentazione della fragilità del nucleo familiare al diffuso e generale senso di crisi che caratterizzò il dibattito intellettuale alla fine del XIX secolo. Lo studio di Irene Piazzoni ricostruisce invece gli interventi statali a favore del teatro e il dibattito parlamentare sulla censura e sul diritto dautore. Marco Santoro illustra le trasformazioni del ruolo sociale e culturale del Teatro alla Scala di Milano tra Otto e Novecento. Michele Nani ripercorre la storia e la tormentata vita scenica dellatto unico di Giovanni Bovio Cristo alla festa di Purim. Larticolo di Simona Urso si occupa della ricezione del teatro di Ibsen sui palcoscenici italiani. Matteo Mainardi, infine, si appoggia allimportante fonte costituita dal "Catalogo Generale delle edizioni G. Ricordi & C." per proporre alcune riflessioni sul gusto musicale di fine Ottocento.
Tommaso Assennato
|
 |