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Festival Internazionale di Edimburgo Cartelloni

Dal 14 agosto al 4 settembre 2005 Edinburgo sarà il palcoscenico dell'Edinburgh International Festival 2005, il cui direttore, Brian McMaster, ha da qualche settimana reso noto il programma. La capitale scozzese diverrà importante palcoscenico sul quale si alterneranno teatro, opera, balletto, concerti, con molte partecipazioni, fra le quali Philippe Jordan, Ingo Metzmacher, Edward Gardner, Garry Wlker e Jonathan Nott. In primo piano sei nuove produzioni, tre delle quali rappresenteranno delle prime mondiali. Come ha dichiarato Brian McMaster, lo scopo del festival è chiaro: offrire agli spettatori, non solo scozzesi, ma di qualunque nazionalità, spettacoli allestiti appositamente per questa occasione.

Le tre prime di livello mondiale riguardano le opere commissionate dal festival a scrittori scozzesi. Dal 15 al 24 agosto verrà rappresentato, al King’s Theatre, Blackbird, scritto da  David Harrowe, e diretto da uno dei più influenti ed apprezzati registi, Peter Stein, noto per le sue rappresentazioni tratte da Checov. Dal 22 al 28 agosto Paul Miller dirigerà, al Royal Lyceum Theatre, Prayer Room, di Shan Kahn.Dal 31 agosto al 3 di settembre, al Royal Lyceum Theatre, Mauriel Romanes dirigerà  Three Thousand Troubled Threads, opera commissionata allo scrittore Chiew Siah Tei, e portata sul palcoscenico dalla Stellar Quines Theatre Company, in collaborazione con il festival Internazionale di Edinburgo e con il Byre Theatre, St Andrews.

Da menzionare anche Nuts CocoNuts, opera nata per il festival e diretta da Jordi Milán, che rappresenta una nuova versione inglese di uno show della compagnia di Milán, La Cubana (15 agosto - 3 settembre).

Il festival offrirà inoltre l'opportunità di presentare all'interno di un'unica cornice l'intero corpus teatrale dello scrittore irlandese J. M. Synge, portato in scena dalla Druid Theatre Company, presso il King’s Theatre.

I direttori teatrali del Festival del 2004, Anthony Neilson e Olivier Py tornano in scena. Anthony Neilson dirige la prima britannica dell'opera di John Adam, The Death of Klinghoffer, in collaborazione con la Scottish Opera. Olivier dirigerà una produzione del festival di Benjamin Britten, Curlew River, basata su una piece di Noh Theatre. Il play che ha ispirato Curlew River, verrà messo in scena dalla Association of Japanese Noh Theatre per creare una coincidenza con la rappresentazione dell'opera.

Il 23, 25, 27 e 29 di agosto verrà rappresentata, all’ Edinburgh Festival Theatre, The Death of Klinghoffer, diretto da Anthony Neilson, per la direzione orchestrale di Edward Gardner e la scenografia di Miriam Buether, basata sul dirottamento della Achille Lauro nel 1985 e sull'omicidio di uno dei passeggeri.

A completare il cartellone della prosa La clemenza di Tito il 16 agosto alla Usher Hall,  Adelaide di Borgogna (19 agosto alla Usher Hall), Ariadne auf Naxos (23 agosto Usher Hall), di George Benda e Zaide, di Wolfang Amadeus Mozart, entrambi alla Usher Hall per la regia di Sir Charles Mackerras, che sono una rara occasione di assistere alla combinazione di musica e discorso.

In occasione del festival viene presentata una eccezionale collaborazione, Christopher Wheeldon presenta la sua nuova acclamata produzione, Swan Lake, (dal 15 al 19 agosto, Edinburgh Festival Theatre) rappresentata dal Pennsylvania Ballet insieme alla Tchaikovsky Symphony Orchestra of Moscow Radio, per la direzione di Vladimir Fedoseyev.

Ad accompagnare il festival saranno i numerosi concerti allestiti, a cominciare da quello inaugurale il 14 agosto presso la Usher Hall, in cui Donald Runnicles dirigerà la BBC Scottish Symphony Orchestra con Violetta Urmana (Soprano), Leandra Overmann (Mezzo soprano), Salvatore Licitira (Tenore), John Relyea (Basso) e David Jones condurrà l’Edinburgh Festival Chorus per il Requiem di Verdi.

Il 15 agosto prende il via una serie di concerti denominata Queen’s Hall Series, dal nome della sala dove avranno luogo le esecuzioni, inaugurati il 15 agosto da Llŷr Williams (piano), che eseguirà Piano Sonata in B flat D960 di Schubert e 24 Preludes Op 28 di Chopin.

Presso la National Gallery of Scotland, Weston Link saranno inoltre allestite conferenze con i protagonisti del Festival: Lisa Milne e John Relyea (15 agosto), Sasha Waltz (16), Belcea Quartet (17), Sir Charles Mackerras (18), Jordi Milán (19), Jennifer Larmore (19), The Seagull (21), David Harrower (23), Shan Khan (24), Anthony Neilson (25), Ralph Kirshbaum (26), Ashley Page (27) Druid Theatre Company and IM Synge (30), The Power of Performance (31), Jörg Widmann (1 settembre), Kuss Quartet (2).


 
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