drammaturgia.it
Home | Cinema | Teatro | Opera e concerti | Danza | Mostre | Varia | Televisioni | Libri | Riviste
Punto sul vivo | Segnal@zioni | Saggi | Profili-interviste | Link | Contatti

cerca in vai


David Rosen - Marinella Pigozzi

Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi


Ricordi, Milano, Musica e spettacolo, Collana di Disposizioni sceniche diretta da Francesco Degrada e Mercedes Viale Ferrero, 2002, pp.266, euro 35.00
ISBN 88-7592-490-2
Il livret de mise en scène, conosciuto e diffuso in Italia dalla metà del secolo XIX fino ai primi anni del Novecento con il termine di disposizione scenica, era un libro che descriveva il modello canonico della messa in scena di un'opera lirica (l'interpretazione musicale, la dimensione gestuale e dell'azione, le scene e i costumi) secondo la concezione degli autori.

Lo scopo era quello di consentire che tutti gli elementi dello spettacolo potessero essere riprodotti adeguatamente in ciascun teatro dove sarebbe stata messa in scena l'opera. I testi erano arricchiti da indicazioni drammaturgiche: precisi diagrammi delle posizioni e dei movimenti dei cantanti, bozzetti delle scene, figurini dei costumi. In particolare, in quelle curate da Giulio Ricordi (appartenente alla nota casata di editori musicali, ma anche compositore e quindi particolarmente attento alle esigenze di prassi esecutiva), non mancavano le indicazioni circa lo stile specifico di canto, le modalità di dizione, unite saldamente al gesto, e il rapporto tra voce e orchestra.

Tutti questi elementi ci tramandano oggi quello che era il pensiero, il gusto e la visione spettacolare degli autori. Legato alla prassi esecutiva dell'Opéra di Parigi, il livret de mise en scène decadde all'inizio del Novecento, con l'avvento della regia teatrale, quando si fece strada una nuova concezione dell'interpretazione dell'opera lirica che si discostava, in alcuni casi in modo profondamente diverso, dal progetto originario degli autori, abbandonando il concetto di fedele riproduzione del modello proposto.

L'editore Ricordi ha proposto da qualche tempo una collana dedicata alle disposizioni sceniche, ripubblicando i livrets de mise en scène riguardanti Simon Boccanegra, Otello e Mefistofele. David Rosen e Marinella Pigozzi propongono l'edizione di Un ballo in maschera, dividendo l'argomento in due momenti: Rosen concentra il suo attento e prezioso lavoro, partendo dalle fonti e dalla genesi dell'opera, sulle caratteristiche generali della disposizione scenica, dando una interpretazione di cio' che accadde o doveva accadere al Teatro Apollo nel febbraio del 1859, riuscendo a fornire una guida esaustiva alla messincena dell'opera verdiana.

Ponendo i riflettori su alcuni temi che percorrono il melodramma quali l'ambientazione e le scene, l'illuminazione, i costumi, Marinella Pigozzi analizza le disposizioni sceniche per il Teatro Apollo di Roma del 1859 e il Teatro alla Scala di Milano del 1862 creando un interessante confronto. Anch'essa ripercorre l'opera fermando l'attenzione su momenti salienti o su particolari dell'allestimento adattato al palcoscenico dei due teatri. Immagini a colori degli allestimenti scenici (disegni, illustrazioni coeve e bozzetti), affiancano i testi.

di Antonella Bartoloni


Copertina del volume

cast indice del volume


 



 
Firenze University Press
tel. (+39) 055 2757700 - fax (+39) 055 2757712
Via Cittadella 7 - 50144 Firenze

web:  http://www.fupress.com
email:info@fupress.com
© Firenze University Press 2013