Ad aprire la 68° edizione del Maggio Musicale Fiorentino è la Tosca di Giacomo Puccini diretta da Zubin Mehta per la regia di Giorgio Barberio Corsetti che ne cura anche l'allestimento scenografico. Ruggero Raimondi, di ritorno a Firenze dopo dieci anni di lontananza, è Scarpia. Nessun altro se non Zubin Mehta potrebbe poi dirigere la seconda opera di questo Maggio Musicale, vale a dire il Don Giovanni di Mozart per la storica regia di Jonathan Miller - ripresa da David Ritch - e l'interpretazione di una straordinaria triade femminile: Mariella Devia, Barbara Frittoli e Veronica Cangemi che sono rispettivamente Donna Anna, Donna Elvira e Zerlina. Chiude la sezione operistica il dramma musicale popolare Boris Godunov di Modest Musorgskij (in programma il 17, 20, 23, 25 e 28 giugno): il direttore d’orchestra è, questa volta, Semyon Bychkov mentre il regista è il maestro lituano Eimuntas Nekrosius. Tra gli interpreti, oltre a Ferruccio Furlanetto nel ruolo del protagonista, compaiono Tove Dahlberg (Feodor) e Julia Kleiter (Ksenija). In occasione del primo concerto che è previsto per il 13 maggio, Zubin Mehta dirige di nuovo l'Orchestra e il Coro del Maggio Musicale Fiorentino: viene eseguita la Sinfonia di Luciano Berio e i Quattro pezzi sacri di Giuseppe Verdi. Per quanto riguarda il secondo concerto, è un vero e proprio regalo per gli amanti del violino: Mehta, insieme all'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, e il violinista Gil Shaham presentano i Sei pezzi op. 6 per orchestra di Anton von Webern, il Concerto n. 4 in re maggiore (K. 218) per violino e orchestra di Mozart e il Concerto per violino e orchestra in re maggiore op. 77 di Brahms.
Il 25 maggio, il duo pianistico composto da Bruno Canino e Antonio Ballista, oltre a esibirsi nella trascrizione per due pianoforti - firmata da Franz Listz - della Nona Sinfonia di Beethoven, suona (in prima assoluta) Boulevard promenade di Paolo Castaldi.
Spetta quindi all'Orchestra Sinfonica Verdi di Milano diretta da Riccardo Chailly chiudere il mese di maggio con un concerto che contempla Brahms (la Prima Sinfonia in do minore op. 68), Beethoven (l'Ouverture del ballo Le Creature di Prometeo) e Skrjabin (Le poème de l'extase op. 54). Dal 7 al 13 giugno (domenica 12 esclusa) avrà luogo alla Pergola l'unico balletto in programma, il classico Giulietta e Romeo di Sergej Prokof'ev con le coreografie curate da Giorgio Mancini. Sempre alla Pergola, domenica 12 giugno – sul podio Claudio Abbado – l'Orchestra Mozart esegue la Sinfonia n. 33 in si bemolle maggiore (K. 319) e la Serenata “Haffner” in re maggiore (K. 250).
Intende rendere omaggio ad Alberto Savinio il recital di quest'anno: si tratta di un melologo per voce recitante e pianoforte intitolato Anna dei pianoforti, ispirato a un testo dell'eclettico scrittore, pittore e musicista ateniese. L'Anna del titolo è una nubile cinquantenne che, eseguendo continuamente al pianoforte le arie del Don Giovanni di Mozart, tenta di esorcizzare la dolorosa solitudine della sua vita. Tenta di trovare nella musica – complice il proprio strumento - la chiave per schiudere quegli "Alti Eldoradi" di leggerezza altrimenti, da lei, irraggiunti. Altrimenti, per lei, irraggiungibili. La protagonista è Anna Proclemer: ad accompagnarla al pianoforte è Antonio Sardi de Letto. Per il ciclo "La memoria del Maggio", il 18 giugno, il pianista Aldo Ciccolini ripropone il programma (Debussy e Musorgskij) eseguito da Tullio Macoggi il 14 novembre 1962.
Il 30 giugno, Semyon Bychkov dirige l'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino nel concerto di chiusura che prevede il Concerto n. 1 in sol minore op. 25 per pianoforte e orchestra di Mendelssohn e la Quinta Sinfonia di Mahler.
Per il Concerto Straordinario, che si terrà in Piazza della Signoria l'8 luglio, torna sul podio Zubin Mehta: saranno le note della Nona Sinfonia in re minore op. 125 di Beethoven ad accompagnare verso la conclusione questa LXVIII edizione del Maggio.
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