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Giacinto Gallina

Così va il mondo, bimba mia

A cura di Piermario Vescovo

Venezia, Marsilio, 2002, pp. XX+84, euro 16,00
ISBN 88-317-8182-0
Professore - Che cosa è mai un fanciullo, signor Giavini?
Giavini - è un uomo che non ha perduta l'ingenuita del sentimento, signor professore.
(Atto I, scena II)
 
In occasione del 150° anno dalla nascita dello scrittore veneto, viene riesumato un testo oggi dimenticato, ma che ottenne allâepoca della stesura un grande successo di critica e pubblico. Così va il mondo, bimba mia fu scritto espressamente per unâattrice-bambina, Gemma Cuniberti, prima interprete della commedia nel 1880, a soli otto anni. La Cuniberti, 'bruciata' dal successo precoce, si ritirò dalle scene ancora adolescente e la sua fama restò quindi legata alle interpretazioni infantili, di cui questa è considerata una delle più belle.

Gallina volle evitare i clichès che già allora funestavano gli spettacoli dei divi in erba: la sua protagonista non canta, non balla, non sgomina bande di delinquenti, non combina matrimoni fra i grandi, e soprattutto non bamboleggia. L'autore descrive una Tranche de vie borghese, dalle tinte certo gentilmente sentimentali, ma che non concede scarti dal realismo. Marietta è una piccola donna con una propria personalità, che mostra anche tratti comportamentali antipatici, e che si ribella a quelle necessarie ipocrisie del sentimento che gli adulti hanno imparato ad accettare.

La trama dell'opera è semplice. L'orfana Marietta scopre che la madre, che ha visto disperarsi al momento della morte del marito, si è innamorata di un altro uomo. La bambina rifiuta di accettare il cambiamento e con la sua ostilità non disponibile a compromessi mette seriamente a rischio la relazione dei due. Solo l'intervento di un vecchio amico di famiglia, che pazientemente riesce a farle capire che per vivere è necessario essere disponibili ad accettare il lento attenuarsi dei sentimenti legati a persone scomparse e il sorgere di nuovi affetti, allontana Marietta dalla inconscia 'cupio dissolvi' che le fa sognare una vita solitaria accanto alla madre, nell'attesa di raggiungere il padre in paradiso.
''personaggi della commedia''
''personaggi della commedia''


Come si può capire, già la tematica di quest'opera, che si pone come prototipo di un fortunato filone drammaturgico che affronta il problematico rapporto fra il bisogno di valori assoluti dei bambini e l'ambiguità del comportamento degli adulti, ne fa un testo molto interessante. Ma se si analizza l'opera in relazione alla distribuzione per ruoli, allora consueta, delle parti, altrettanto degno d'attenzione è il personaggio di Giavini, il vecchio amico e confidente di Marietta e di sua madre Giulia. Gli altri caratteri sono perfettamente definiti: Giulia è parte da prima attrice, come da primo attore giovane è quella del suo innamorato Alberto. Il burbero zio Antonio, senilmente invaghito della bella Giulia, è palesemente un caratterista, mentre il professore suo compagno, connotato dalla ossessiva e pedantesca mania di interloquire per domande insulse, non pu˜ che essere un brillante. Il cast si completa affidando la vecchia serva Luigia alla caratteristica.

Giavini invece non è così facilmente incasellabile. E', con un notevole anticipo (trenta-quarant'anni) rispetto a Pirandello e ai grotteschi, un raisonneur. I suoi tratti comici, da brillante o caratterista, sono attenuati dalla serietà di fondo, dall'humour malinconico di uomo arrivato al finale dellâesistenza che proprio per questo capisce meglio degli altri Marietta (''i vecchi amano i fanciulli, perchè si rassomigliano tra loro in tante cose; come si rassomigliano le tinte dell'aurora e quelle del tramonto''). Anche la tecnica con cui riesce a illuminare la bambina sul senso dell'esistenza, servendosi di un teatrino di marionette con cui effettua la mise en abìme della commedia, anticipa in una certa misura la predilezione dei drammaturghi novecenteschi per il metateatro
''Scena del teatrino''
''Scena del teatrino''


Tratti di notevole modernità drammaturgica che rendono encomiabile la riproposta di questo breve testo. Rimandiamo inoltre, per una attenta collocazione di questa opera nel contesto della produzione di Gallina e una ampia disamina delle vicende della sua genesi, alla bella introduzione di Piermario Vescovo. L'edizione, condotta in collaborazione con l'Università degli Studi e i Musei Civici di Venezia, è la ristampa anastatica della prima (Milano, Treves, 1882), arricchita dalle illustrazioni di Edoardo Ximenes di cui riportiamo alcuni esempi.

Paolo Albonetti


copertina del volume

cast indice del volume


 

Gemma Cuniberti, la prima interprete della commedia
Gemma Cuniberti, la prima interprete della commedia



 




 
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