Il Teatro Mercadante di Napoli, di cui il direttore artistico è Ninni Cutaia, organizza la propria seconda stagione in modo da proporre, all'interno dell'intero programma, sei nuovi allestimenti - fra cui La Piramide! di Copi, esempio di "metateatro dell'assurdo" messo in scena dal giovane Arturo Cirillo; Il signore di Pouceaugnac di Molière diretto e interpretato da Carlo Cecchi; La tabernaria di Giambattista della Porta per la regia di Renato Carpentieri - e tre progetti originali. Dal 6 al 17 ottobre, come anteprima della stagione teatrale, viene riproposto il brillante adattamento, curato da Toni Servillo, del classico eduardiano Sabato, Domenica e lunedì.
Nella seconda metà di novembre (dal 17 al 28) è prevista la "rivoluzionaria"– per la sua disperata e speranzosa vitalità - versione strehleriana dei Giorni felici di Samuel Beckett andata in scena per la prima volta nel 1972 e ripresa con successo da Carlo Battistoni a partire dal 2000: ormai da un trentennio ad interpretare Winnie, con risoluta e straniante finezza, è Giulia Lazzarini. In gennaio (19-26) va in scena l'Elettra, scritta da Hugo von Hoffmannsthal nel 1904 ispirandosi all'originale tragedia sofoclea (425 a.C.); in questo allestimento del regista Andrea De Rosa e del direttore del suono Hubert Westkemper, il pubblico ascolta lo spettacolo attraverso una cuffia stereofonica, per creare «una sensazione di immersione totale nello spazio scenico». Il 12 e 13 febbraio il Mercadante ospiterà l'ultra sperimentale B. #03 Berlin (terzo episodio della Tragedia Endogonidia): a occuparsi della regia, delle scene, delle luci e dei costumi è il proteiforme Romeo Castellucci. Dal 17 febbraio al 20 marzo, la stagione offre le ultime tre regie, rispettivamente, di Federico Tiezzi (l'obitoriale Antigone di Sofocle di Brecht, dominata dal lugubre e titanico Creonte di Sandro Lombardi), di Antonio Latella (una rilettura filologicamente esatta e folgorante dell'Enrico II di Marlowe) e di Valerio Binasco (il dramma generazionale Cara professoressa di Ljudmila Razumovskaja, interpretato da cinque giovani fra cui l'immancabile Claudia Coli, ex Nina nel Gabbiano del 2002).
In maggio, a chiudere la stagione è lo spettacolo di teatro-danza Urlo, di Pippo Delbono: «un grido di collera scagliato contro i potenti, ma anche un grido d'amore, lanciato a chi vuole ancora ascoltare». Gli "eventi" previsti in cartellone sono due: L'opera segreta di Enzo Moscato, lavoro diretto da Mario Martone e concepito come un «omaggio all’universo poetico-espressivo» della grande scrittrice Anna Maria Ortese; in secondo luogo, la tragedia d'ambiente africano Tierno Bokar, che Peter Brook trae dal libro Il saggio di Bandiagara dell'autore peul Amadou Hampaté Bâ. Proposta dal Mercadante in prima nazionale (dall'1 al 6 febbraio), quest'ultima rappresentazione, condanna sovra-storica e sovra-temporale dell'intolleranza e della violenza, è una lucida rievocazione del colonialismo e delle lotte intestine che dilaniarono l'Africa alle soglie della seconda guerra mondiale.
Pulcinella al Mercadante, A Est - drammaturgie della nuova Europa, Maggio dei nuovi teatri 2005: sono questi i titoli dei tre progetti che completano la stagione 2004-2005 del Teatro stabile di Napoli. Il primo, a cura di Renato Carpentieri, comprende quattro "pulcinellate" (attinte da un infinito repertorio al cui incremento hanno contribuito personaggi come Silvio Fiorillo e Antonio Petito) allestite nel rinnovato Ridotto del Mercadante e dirette da Renato Carpentieri, Lucio Allocca, Lello Serao, Tonino Taiuti. Il secondo, a cura di Roberta Carlotto, accoglie adattamenti di testi inediti in Italia e tradotti per l'occasione, elaborati da autori appartenenti a paesi dell'Europa centrale e centro-orientale: gli stessi autori, in compagnia di alcuni giovani registi italiani, metteranno in scena le proprie opere. Maggio dei nuovi teatri 2005, alla sua seconda edizione, si configura infine come una rassegna internazionale di teatro contemporaneo e arti di confine, il cui programma si andrà definendo nel corso dell'anno.
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