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Teatro Stabile di Torino. Stagione 2004-2005 Cartelloni

Per la stagione 2004-2005 lo Stabile di Torino - attivo principalmente sui palcoscenici dei teatri Carignano per i grandi testi, Alfieri per la 'rilettura' dei classici della drammaturgia e Gobetti per le 'riscritture' originali e sperimentali - propone un ampio programma che prevede, oltre ai numerosi spettacoli ospiti, la messinscena di tredici proprie produzioni, secondo una precisa linea articolata su tre tematiche principali: il testo, con il repertorio classico di qualità, la scena e la figura dell'attore-regista/attore-mattatore.

Fra le produzioni del TST, Claudio Longhi firma in novembre la regia e l'adattamento drammaturgico di uno dei testi più importanti di Albert Camus, La peste (1947), una realizzazione affidata ad un cast numeroso con nomi di grande rilievo, fra cui Franco Branciaroli e Warner Bentivegna, mentre in collaborazione con il Teatro Nazionale di Bordeaux, di cui è direttore, Dominique Pitoiset cura la versione scenica e la regia de La comédie humaine, di Honoré de Balzac, con la messinscena dei due racconti Il talismano (La peau de chagrin) e Il capolavoro sconosciuto (Etudes philosophiques). A gennaio, in prima assoluta, debutta La donna del mare di Henrik Ibsen nell'edizione realizzata da Mauro Avogadro, già cimentatosi con il drammaturgo norvegese nel ruolo di attore, come Osvald, per la celebre versione de Gli spettri diretta da Luca Ronconi; ancora, in prima nazionale, lo Stabile di Torino presenta Lo zio (Der Onkle), un lavoro firmato e interpretato da Franco Branciaroli, testo dall'autore stesso definito una "farsa" sul mito tragico di Eracle, per la regia di Claudio Longhi, con Ivana Monti e Debora Caprioglio nel ruolo di comprimarie. In tuor nei principali teatri italiani, arriva a febbraio il Woyzeck di Giancarlo Cobelli, che affida la realizzazione del suo lavoro al vitalissimo gruppo di giovani attori della XII edizione dell'Ecole des Maîtres, il corso di perfezionamento teatrale internazionale diretto da Franco Quadri, di cui Cobelli è stato direttore per l'edizione 2003.

Tra febbraio e marzo debutta in prima nazionale, per la regia di Davide Livermore, L'impresario delle Smirne di Carlo Goldoni, una parodia amara e grottesca del mondo del belcanto composta nel 1789 e raramente rappresentata sui palcoscenici teatrali, qui interpretata da un prestigioso cast di cantanti d'opera, fra cui Claudio Desderi, Daniela Mazzuccato, Luciana Serra e Giuseppe De Vittorio; per il mese di marzo poi, accanto al Goldoni del Carignano, la Cavallerizza Reale propone per il secondo anno consecutivo William Shakespeare, tradotto da Luca Fontana, con l'edizione di Pene d'amore perdute diretta da Dominique Pitoiset per i giovani attori del TST. Da segnalare in giugno al Teatro Astra, dopo il debutto nazionale al Teatro Argentina di Roma previsto per gennaio 2005, La persecuzione e l'assassinio di Jean-Paul Marat rappresentati dai ricoverati del manicomio di Charenton sotto la guida del marchese De Sade di Peter Weiss, un allestimento curato da Walter Le Moli e strutturato sulla partitura de Le quattro stagioni di Antonio Vivaldi, nell'esecuzione dell'Orchestra Europa Galante diretta da Fabio Biondi.

Per quanto riguarda gli spettacoli-ospiti, il Teatro Stabile di Torino inaugura la stagione il 5 ottobre al Teatro Alfieri con L'uomo dai 1000 sogni, "one-man show" di Arturo Brachetti, in collaborazione con Serge Denoncourt, su testi di Arthur Kopit. Ancora Goldoni e Shakespeare affiancati in ottobre nelle proposte del Carignano e dell'Alfieri: lo storico allestimento di Giorgio Strehler per Arlecchino servitore di due padroni, con Ferruccio Soleri, e Coriolano, interpretato da Alessandro Gassman e Magda Mercatali, per le regia di Roberto Cavosi. Il Teatro Garybaldi di Settimo Torinese propone, per novembre, la Compagnia Rossotiziano con due spettacoli, L'imbecille di Luigi Pirandello, adattamento, scene e regia di Francesco Saponaro, e L'offesa di Vitaliano Brancati, drammaturgia e regia di Alessandro Postiglione, oltre ad Andromaca da Euripide, uno spettacolo di Massimiliano Civica con Andrea Cosentino. Al Carignano ancora Pirandello con la Compagnia Gianrico Tedeschi in Tutto per bene, mentre il Teatro Gobetti presenta Giulietta, l'unico racconto pubblicato da Federico Fellini - probabilmente la prima idea-soggetto di Giulietta degli spiriti – per l'adattamento teatrale di Giuliano Trevisan, la regia di Walter Malosti e l'interpretazione di Michela Cescon, 'affiancata' dalle marionette di Gianni Busso.

Da segnalare, in cartellone per dicembre alla Cavallerizza Reale, Elettra di Hugo von Hofmannsthal, ispirata a Sofocle e scritta nel 1904, qui realizzata da Andrea De Rosa in collaborazione con Hubert Westkemper per il TST e il Mercadante Teatro Stabile di Napoli; la proposta del Teatro Gobetti è invece, nello stesso periodo, per Edoardo II di Cristopher Marlowe, regia di Antonio Latella, con Danilo Nigrelli e Matteo Caccia. A concludere l'anno, in dicembre, la riduzione di Jean Lounay delle Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar, con Giorgio Albertazzi nel ruolo dell'imperatore romano e Fabio Correnti in quello di Antinoo, per la regia di Maurizio Scaparro; a gennaio si riprende con Roberto Herlitzka interprete di Re Lear di Shakespeare, coprotagonisti Daniela Giovannetti e Luca Lazzareschi nell'allestimento curato da Antonio Calenda.

Giorgio Albertazzi ritorna in febbraio, questa volta affrontando il Pirandello di Quando si è qualcuno, un testo praticamente inedito per le scene che Massimo Castri ripropone a settant'anni dalla prima italiana diretta dall'autore stesso, mentre a marzo il Teatro Gobetti ospiterà la riduzione teatrale del racconto gotico di Henry James Il giro di vite, presentato come progetto "Work in progress" dal Teatro Litta di Milano e che vede impegnato il giovane regista Carmelo Rifici sotto la 'tutela' artistica di Antonio Syxty. Glauco Mauri affronterà, in veste di protagonista e di regista con la sua compagnia, un testo goldoniano, Il bugiardo, presentato in marzo al Teatro Alfieri e che vedrà il grande attore marchigiano nei panni di Pantalone, affiancato da Roberto Sturno nel ruolo del protagonista; sempre in marzo il Teatro Vittoria ospiterà Clitennestra, un ritratto femminile ritagliato dalla regista Maria Luisa Bigai per Antonia Bartolucci, dall'opera Fuochi di Marguerite Yourcenar. L'ultimo spettacolo-ospite in programma per la stagione del Teatro Stabile di Torino sarà dedicato a Giorgio Gaber: Il grigio, spettacolo nato nel 1988 dalla collaborazione di Gaber con Sandro Luporini, verrà rappresentato in maggio al Teatro Gobetti, per la regia di Serena Sinigaglia, le musiche interpretate da Carlo Cialdo Capelli al pianoforte e Corrado Dado Sezzi alle percussioni, per l'interpretazione del giovane attore Fausto Russo Alesi, vincitore del Premio della Critica Teatrale e del Premio Ubu 2002.

 
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Teatro Stabile
di Torino


Il programma
della stagione 2004-2005





 

 


 

 
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