Umani, troppo umani

di Giuseppe Mattia

Data di pubblicazione su web 17/10/2024

Vittoria

Il cinema a quattro mani di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman torna a far parlare di sé dopo le brillanti pellicole Butterfly (2018) e Californie (2021). Co-prodotto dalla Sacher Film di Nanni Moretti e presentato nel 2024 all’ultima Mostra del cinema di Venezia nella sezione Orizzonti Extra (relegazione alquanto incomprensibile), Vittoria è l’ennesima prova del talento degli autori che tornano nuovamente a Torre Annunziata – luogo a detta dei due ancora non contaminato dal cinema – per portare sul grande schermo un’altra storia realmente accaduta, un’odissea interpretata tra l’altro dai diretti protagonisti della vicenda.



Una scena di Vittoria
© Biennale Cinema

Proprietaria di un piccolo salone di bellezza, madre quarantenne di tre figli e moglie del burbero ma sensibile falegname Gennaro (Gennaro Scarica), Jasmine (Marilena Amato) conduce la propria esistenza senza apparenti privazioni o vuoti, fino al giorno in cui non erompe un desiderio impellente, vivificato da un sogno ricorrente in cui il padre – venuto a mancare poco prima in seguito alla pluriennale esposizione all’amianto presso l’Ilva di Bagnoli – le “consegna” in maniera profetica una bambina bionda. Dopo tre cesarei la donna non è però più disposta né interessata a intraprendere una nuova gravidanza, fattore che la porta giorno dopo giorno a maturare un pensiero che si trasforma nel logorante anelito – bollato come irrazionale da amici e parenti – di adottare una bambina. Ad attendere lei e la sua famiglia un labirinto lastricato di innumerevoli ostacoli di natura burocratica, economica, sanitaria ma anche affettiva. Basterà tuttavia un abbraccio catartico a recidere il nodo gordiano e a liberare tutti.

Il film va a toccare, non senza qualche rischio, numerosi temi, alcuni dei quali veri e propri tabù: dal matrimonio al rapporto con i figli, dalle adozioni internazionali alla disumanità della burocrazia, dalle psicopatologie infantili allo scendere a compromessi con il potere e con gli affetti per la ferrea volontà di prendere in casa una figlia femmina, arrivando addirittura al tentativo di corrompere figure preposte affinché ciò avvenga. Cos’è dunque morigerato? Cosa è socialmente accettabile? Seguire il proprio istinto o la fredda ragionevolezza? È giusto mettere a repentaglio la stabilità della propria famiglia pur di soddisfare una necessità individuale insopprimibile? Di fronte a tutte queste domande viene messo anche il pubblico stesso, chiamato a confrontarvisi e a identificarsi nelle scelte, talvolta contraddittorie, di Jasmine.



Una scena di Vittoria
© Biennale Cinema

Quello degli sceneggiatori e registi Kauffman e Cassigoli è un cinema liberatorio, consapevole dei propri obiettivi e delle proprie potenzialità; i due gestiscono in maniera soddisfacente e sovente geniale quel delicato equilibrio tra finzione e documentario, tra drammaturgia classica e vita reale. I due riescono infatti con garbo a insinuarsi tra le mura domestiche degli Scarica optando per una troupe ridotta all’osso proprio per guadagnare la fiducia di tutti i membri, esortandoli ad aprirsi dinanzi alla loro discreta e riservata macchina da presa. Se la commovente musica del sodale Giorgio Giampà e il montaggio di Cassigoli sono funzionali a un opportuno alternarsi di tensione e distensione – anche grazie a una frenetica e onnipresente camera a mano – la virtuosa direzione della fotografia di Melissa Nocetti consente di imbastire un vibratile dialogo tra il fuoco e il fuori fuoco, tale da garantire allo spettatore un’immedesimazione nelle travagliate prove a cui sono (stati) sottoposti i protagonisti.

Vittoria si presenta dunque come un film onesto e spontaneo ma anche energico e diretto, lontano da facili retoriche o da trovate tese al forzato coinvolgimento patetico dello spettatore. Quelli che a fine visione escono dalla sala privi di brividi sulla pelle dovrebbero senz’altro rivolgersi a un bravo analista.



Vittoria

Cast & Credits



La locandina

Cast & credits

Titolo 
Vittoria
Origine 
Italia
Anno 
2024
Durata 
80 min.
Colore 
Regia 
Alessandro Cassigoli, Casey Kauffman
Interpreti 
Marilena Amato
Gennaro Scarica
Vincenzo Scarica
Anna Amato
Nina Lorenza Ciano
Produzione 
Zoe Films (Lorenzo Cioffi, Giorgio Giampà), Sacher Film (Nanni Moretti), Scarabeo Entertainment (Alessandra Stefani), LaDoc (Lorenzo Cioffi)
Distribuzione 
Distribuzione internazionale: Intramovies; Distribuzione italiana: Teodora Film
Scenografia 
Marcella Mosca
Sceneggiatura 
Alessandro Cassigoli, Casey Kauffman
Montaggio 
Alessandro Cassigoli
Fotografia 
Melissa Nocetti
Suono 
Marco Saitta, Rosalia Cecere
Musiche 
Giorgio Giampà
Lingue disponibili 
Italiano