La fascinazione delle Notti romane di Dior

di Gabriella Gori

Data di pubblicazione su web 26/08/2024

Le notti romane di Dior


È un dittico di pregio che coniuga musica, danza e haute couture, Le notti romane di Dior messo in scena al Teatro Grande delle Terme di Caracalla ad opera del Corpo di Ballo dell'Opera di Roma, della direttrice ed étoile Eleonora Abbagnato e di Friedemann Vogel, primo ballerino del Balletto di Stoccarda e guest internazionale. Uno spettacolo suggestivo, presentato nell'ambito del Caracalla Festival, che nel titolo si richiama alla Nuit dansée di Giorgio Mancini, in prima italiana, e alla Nuit romaine di Angelin Preljocaj al suo debutto a Caracalla dopo la première al Teatro Costanzi a settembre 2022. Due coreografie assemblate in una serata in cui risplendono le vestigia della romanità architettonica, la bravura dei tersicorei, la scelta di musiche immortali e l'inconfondibile glamour della Maison Dior. Atelier che firma gli splendidi costumi disegnati dalla couturier Maria Grazia Chiuri, direttrice artistica della Christian Dior Couture, e realizzati in collaborazione con la sartoria del Teatro dell'Opera di Roma. Una sinergia artistica che crea un evento in cui “la grande bellezza” della città eterna accoglie “la grande bellezza” dell'arte e la fa sua in una onirica fascinazione. 



Una scena dello spettacolo
© Fabrizio Sansoni


Le Notti romane di Dior hanno debuttato ad aprile scorso al Palais des Congrès di Parigi, a maggio sono state ospitate alla Dubai Opera e ora, dopo i successi esteri, arrivano nell'allestimento pensato ad hoc per le Thermae Antoninianae con le scene di Andrea Miglio, i video di Igor Renzetti e Lorenzo Bruno e le luci rispettivamente di Stefano Laselva per il lavoro di Mancini e di Eric Soyer per quello di Preljocaj. 


Nuit dansée di Giorgio Mancini apre la soirée e si snoda sulle note del e il 2° Movimento del Tirol Concert for piano e orchestra di Philip Glass, eseguito dall'Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma e dal pianoforte di Lucio Perotti, diretti da Carlo Donadio. Mancini, coreografo indipendente dal 2008 con all'attivo committenze internazionali e forte della passata esperienza direttiva del Ballet du Grand Théâtre de Genève e di MaggioDanza, ha stretto con Eleonora Abbagnato e il suo organico un fecondo sodalizio di cui questa Notte danzata è, in ordine di tempo, l'ultimo prodotto. Fulcro di Nuit dansée è il duetto nella forma del pas de deux classico e neoclassico, impreziosito da un fluire incessante di legati che sottolineano il carattere astratto della creazione e sono un omaggio alla danse d'ècole e alla sua imperitura capacità di rinnovarsi. 


Una coppia principale, l'étoile Rebecca Bianchi e il primo ballerino Michele Satriano, conduce le danze a cui si uniscono le altre sei coppie: la prima ballerina Marianna Suriano e il solista Giuseppe Depalo; Eugenia Brezzi e l'étoile Alessio Rezza; la solista Giorgia Calenda e Massimiliano Rizzo; i solisti Sara Loro e Walter Maimone; Arianna Tiberi e Valerio Marisca insieme ad Annalisa Cianci e Giovanni Castelli del corpo di ballo.  



Una scena dello spettacolo
© Fabrizio Sansoni

A salvaguardia dei volteggi si ergono i due “torrioni” di Caracalla animati dalle video proiezioni, mentre l'andamento sinusoidale di un'enorme onda argentea, al centro della scena, contrasta con la rigida verticalità dei maestosi ruderi e fa da sfondo alle entrate e uscite degli ensambles e alla vaporosità degli stupendi costumi dai toni azzuro-grigio di Maria Grazia Chiuri. Questa Nuit de rêve, nuit d'amour ha le caratteristiche di un raffinato “centone” in cui è possibile ravvisare enchaînements della più alta scuola accademica, che scorrono leggeri e fugaci, e dotte citazioni di grandi maestri del calibro di Neumeier e Forsythe fino al recupero di Giselle, in una continua sollecitazione visiva che cattura il pubblico.


Di tutt'altra natura è la Nuit romaine di Angelin Preljocaj. Una pièce che nasce nel 2022 come un film girato nelle sale di palazzo Farnese a Roma, sede dell'Ambasciata di Francia in Italia, e sancisce la collaborazione tra il Teatro dell'Opera di Roma, la Maison Dior e l'Ambasciata francese. La Nox, la dea della Notte della mitologia classica interpretata da Eleonora Abbagnato e accompagnata da Friedemann Vogel e dal corpo di ballo, si aggira nel palazzo tra gli affreschi dei Carracci e le ineffabili presenze di duchi, papi, gentildonne, sfoggiando i preziosi vestimenti disegnati da Chiuri per Dior. 


Trasmesso in occasione della Giornata Internazionale della danza il 29 aprile sul canale YouTube di Dior e su altre piattaforme digitali, questo "film onirico" ha poi avuto la sua trasposizione teatrale al Costanzi e ora arriva alle Terme di Caracalla con una messinscena en plein air che sottolinea ancora una volta il fascino di una “visita guidata” ispirata alle opere dei Carracci e immortalata da una scaenae frons con i porticati di palazzo Farnese. Maestro della coreografia contemporanea del secondo Novecento e del nuovo Millennio, osannato dalla critica e autore acclamato, Preljocaj crea un balletto incomparabile fatto di quadri viventi sulle note di Vivaldi, Händel, Bach, Rossini, Beethoven, Schubert, Wagner fino alla musica elettronica dei Daft Punk, e abbelliti dagli abiti della Maison parigina. Un'elegante messe di drappeggi, volant, plissettature, jabot, ricami che fasciano i ballerini ed esaltano il linguaggio poliedrico e lo stile dinamico della danza di Preljocaj.


Ad aprire Nuite romaine è il quadro intitolato Angeli in cui le coppie Angeli Sonata, Angeli Neri e Angeli Bianchi, capitanate dall'ètoile Alessio Rezza, il primo ballerino Michele Satriano e i solisti Giorgia Calenda e Flavia Stocchi, volteggiano sulla Sonata al chiaro di luna di Beethoven mentre sui bastioni appaiono le immagini di Palazzo Farnese in un ideale connubio tra passato e presente.


Appare poi il “dipinto” Les Tapis su La stravaganza di Vivaldi, una sequenza corale di sedici elementi che, su enormi tappeti, si uniscono in dolci amplessi favoriti dalla pronuba notte romana. Grottesco è il quadro successivo de Les trois Papes sull'Overture de L'italiana in Algeri di Rossini con Francesca Bertaccini, Manuel Zappacosta e Valerio Marisca che, su enormi poltrone dorate e in rosso, si muovono come marionette e danno vita a una scena esilarante e dissacrante. 


Danse en blanc, su Musica 79D, è un intrigante duo maschile in cui risplendono le doti dell'étoile Alessio Rezza e del primo ballerino Claudio Cocino, a cui fa seguito New Dance, un pezzo guidato dalla Nox, l'étoile Eleonora Abbagnato, che imprime grande dinamismo agli insiemi.



Una scena dello spettacolo
© Fabrizio Sansoni

Nella Grande corde sul Movimento dall'Autunno di Vivaldi i danzatori si divertono a saltare sulla corda tra risa e acrobazie ma il clima festoso è interrotto dal tableau de Les Perles sulla Primavera di Vivaldi con le étoile Eleonora Abbagnato e Alessandra Amato. Un seducente duetto femminile che lascia senza parole e precede l'energico gruppo delle Filles Vermeer sulle sonorità elettroniche di Recognizer dei Daft Punk con le soliste Giorgia Calenda e Sara Loro. 

 

Notevole e di gran classe è il successivo Les jarres dorées in cui sei uomini fanno da corteggio a tre donne, le étoile Alessandra Amato e Rebecca Bianchi e la prima ballerina Marianna Suriano, che si esibiscono su enormi giare dorate su Im Treibahaus dei Wesendonk Lieder di Wagner in una fusione totale tra musica, danza e poesia. 


La musica barocca fa da sfondo al quadro Les combinaisons sull'aria dell'Oratorio Alexander Balus di Händel in cui l'Abbagnato, alla testa di un sestetto al femminile, si muove eterea e ineffabile nei fruscianti e setosi costumi.



Una scena dello spettacolo
© Fabrizio Sansoni

Una vera epifania è L'homme solo di Friedemann Vogel e in egual misura lo è il Pas de deux dégligué eseguito in coppia con l'Abbagnato su Musica 79D. Un conturbante passo a due che ammalia lo spettatore e si replica sulla Sonata per pianoforte n.21 di Schubert. Un capolavoro di danza e interpretazione di due artisti sopraffini e di indubbia maestria e talento.  


Il quadro Quattuor Vivaldi vede in azione un potente quartetto maschile con l'étoile Alessio Rezza, il primo ballerino Claudio Cocino e i danzatori Valerio Marisca e Antonello Mastrangelo sull'aria De torrente in via bibet di Vivaldi, mentre la coralità torna nella Danza dei pellegrini su Musica 79D con cappucci bianchi e maschere nere. Seguono Les flammes con le étoiles Amato, Bianchi e Rezza e i primi ballerini Marianna Suriano, Michele Suriano e Claudio Cocino che ballano sulla Sarabanda dalla Partita per violino n. 2 di Bach.


L'ultimo “dipinto” di questa “galleria” vivente è Les Grands Robes su Disc Wars dei Daft Punk e chiama a raccolta il corpo di ballo capitolino e l'Abbagnato per un mirabile congedo in cui la Nox celebra il suo trionfo prima dell'apparire della luce del giorno. 


Alla fine applausi calorosi e scroscianti decretano il successo delle Notti romane di Dior e riconfermano la lungimiranza artistica di Eleonora Abbagnato, direttrice dell'ottimo corpo di ballo romano e magnifica ballerina.



Le notti romane di Dior

Cast & Credits



Una scena dello spettacolo visto il 9 luglio 2024 alle Terme di Caracalla
© Fabrizio Sansoni

Cast & credits

Titolo 
Le notti romane di Dior
Anno 
2024
Data rappresentazione 
9 luglio 2024
Città rappresentazione 
Roma
Luogo rappresentazione 
Terme di Caracalla, Teatro Grande
Prima rappresentazione 
settembre 2022; aprile 2024
Evento 
Roma Caracalla Festival
Interpreti 
Eleonora Abbagnato
Friedemann Vogel
Rebecca Bianchi
Michele Satriano
Marianna Suriano
Giuseppe Depalo
Eugenia Brezzi
Alessio Rezza
Giorgia Calenda
Massimiliano Rizzo
Sara Loro
Walter Maimone
Arianna Tiberi
Valerio Marisca
Annalisa Cianci
Giovanni Castelli
Francesca Bertaccini
Manuel Zappacosta
Claudio Cocino
Alessandra Amato
Antonello Mastrangelo
Michele Suriano
Costumi 
Maria Grazia Chiuri Christian Dior Couture
Coreografia 
Giorgio Mancini; Angelin Preljocaj
Corpo di ballo 
Corpo di Ballo dell’Opera di Roma
Luci 
Stefano Laselva; Eric Soyer
Musiche 
Tirol Concert for piano e orchestra 1° e 2° Movimento di Philip Glass Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Carlo Donadio, Pianoforte Lucio Perotti; Vivaldi, Händel, Bach, Rossini, Beethoven, Schubert, Wagner, Daft Punk.