La scena della crudeltà e della catarsi
Lo schema narrativo risulta essenziale e diretto; sviluppa un episodio di acuto bullismo, un atto di prevaricazione che alcune persone esercitano nei riguardi di una donna indifesa, prostrata e incapace di reagire. L'azione è, intanto, strutturata sulle tracce delle improvvisazioni minimaliste eseguite in diretta dai bravissimi musicisti The Necks, Chris Abrahams (piano), Lloyd Swanton (basso), Tony Buck (batteria).
Un momento dello spettacolo © Biennale Teatro 2024
A cominciare da un reiterato insulto sulla grassezza della vittima gridato dalla ribalta dopo l'apertura del sipario si passa all'assalto fisico e al vilipendio sessuale. Ogni passaggio risulta avvolto dall'oscurità, che lascia intravedere sagome di individui silenti e ombre di voyeur inerti, attratti dalla ripetitività delle violenze su quel corpo già devastato dalla malattia.
Mark Deans, Rita Halabarec, Nicki Holland, Sarah Mainwaring, Scott Price, i cinque interpreti coordinati da Bruce Gladwin, agiscono in una sorta di capovolgimento di senso; il loro evidente svantaggio nel comportamento finisce per rendere la crudeltà sociale un fattore universale, quasi irreversibile. Anche lo sforzo di rialzarsi dopo la caduta fa affiorare nel personaggio-martire un riscatto paradossale, perché non solo ha il significato di un recupero della dignità personale, ma mostra anche quanta energia psicologica occorra per continuare a credere nei modelli predominanti delle società contemporanee. Sotto la spinta della resurrezione, che viene avvolta dal risveglio in controluce di una grande foresta alberata, tendono a sgretolarsi i pregiudizi e le remore verso chi è vittima di un complesso handicap. L'invito esplicito degli attori del Back to Back Theatre è teso a considerare la deformità, il balbettio e il passo incerto una dimensione rallentata del tempo, per superare lo sguardo stereotipato che trasmette modelli assurdi e irreali.
Un momento dello spettacolo © Biennale Teatro 2024
Mentre si conclude il Festival intitolato «Niger et Albus», si scorge una trama sottile che lega tra loro varie performances, anzitutto quelle degli ospiti stranieri, sulla linea di una triangolazione necessaria tra l'atto creativo, l'esecuzione scenica e l'occhio dello spettatore. In tal modo, si moltiplicano i livelli dell'esposizione teatrale oltre la divisione dello spazio, oltre le pareti della sala, oltre le tendenze alle chiusure mentali. Meno incisivo, invece, è risultato il contributo delle compagini italiane, per lo più preoccupate a disarticolare le formule di genere o a specchiarsi nel groviglio della scrittura drammatica.
Food Court
Cast & credits
Titolo
Food Court |
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Anno
2024 |
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Durata
60 minuti |
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Data rappresentazione
28 giugno 2024 |
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Città rappresentazione
Venezia |
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Luogo rappresentazione
Piccolo Teatro Arsenale |
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Autori
Back to Back Theatre |
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Regia
Bruce Gladwin con: Sarah Gonino, Simone Laherty, Sarah Mainwaring, Scott Price, Tamika Simpson |
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Interpreti
Sarah Goninon Simon Laherty Sarah Mainwaring Scott Price Tamika Simpson |
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Produzione
Tanya Bennett, David Miller |
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Scenografia
Mark Cuthbertson |
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Costumi
Shio Otani |
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Effetti speciali
Animazione: Rhian Hinkley |
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Suono
Hugh Covill, Byron Scullin |
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Luci
Andrew Livingston, Bluebottle |
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Musiche
The Necks |
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Note
Production manager: Bao Ngouansavanh Company manager: Erin Watson Produttore esecutivo Tim Stitz |