La scena della crudeltà e della catarsi

di Carmelo Alberti

Data di pubblicazione su web 02/07/2024

Food Court

Il 52o Festival del Teatro della Biennale ospita per la prima volta in Italia il Back to Back Theatre, gruppo al quale è stato assegnato il Leone d'oro alla carriera 2024, dimostrando quanto sia considerata efficace una visione scenica totale che oltrepassa l'idea stessa di rappresentazione emotiva per legarsi alle pratiche espressive delle avanguardie storiche, da Artaud a Genet e a Beckett. La compagnia australiana, creata nel 2009 a Geelong nello stato di Victoria e costituita da un nucleo di attori neuroatipici e con disabilità cognitive, ha messo in scena al Piccolo Teatro Arsenale lo spettacolo Food Court, un'intensa creazione visionaria, accolta con attenzione e consenso dagli spettatori.

Lo schema narrativo risulta essenziale e diretto; sviluppa un episodio di acuto bullismo, un atto di prevaricazione che alcune persone esercitano nei riguardi di una donna indifesa, prostrata e incapace di reagire. L'azione è, intanto, strutturata sulle tracce delle improvvisazioni minimaliste eseguite in diretta dai bravissimi musicisti The Necks, Chris Abrahams (piano), Lloyd Swanton (basso), Tony Buck (batteria). 



         Un momento dello spettacolo © Biennale Teatro 2024

A cominciare da un reiterato insulto sulla grassezza della vittima gridato dalla ribalta dopo l'apertura del sipario si passa all'assalto fisico e al vilipendio sessuale. Ogni passaggio risulta avvolto dall'oscurità, che lascia intravedere sagome di individui silenti e ombre di voyeur inerti, attratti dalla ripetitività delle violenze su quel corpo già devastato dalla malattia.

Mark Deans, Rita Halabarec, Nicki Holland, Sarah Mainwaring, Scott Price, i cinque interpreti coordinati da Bruce Gladwin, agiscono in una sorta di capovolgimento di senso; il loro evidente svantaggio nel comportamento finisce per rendere la crudeltà sociale un fattore universale, quasi irreversibile. Anche lo sforzo di rialzarsi dopo la caduta fa affiorare nel personaggio-martire un riscatto paradossale, perché non solo ha il significato di un recupero della dignità personale, ma mostra anche quanta energia psicologica occorra per continuare a credere nei modelli predominanti delle società contemporanee. Sotto la spinta della resurrezione, che viene avvolta dal risveglio in controluce di una grande foresta alberata, tendono a sgretolarsi i pregiudizi e le remore verso chi è vittima di un complesso handicap. L'invito esplicito degli attori del Back to Back Theatre è teso a considerare la deformità, il balbettio e il passo incerto una dimensione rallentata del tempo, per superare lo sguardo stereotipato che trasmette modelli assurdi e irreali.



         Un momento dello spettacolo © Biennale Teatro 2024

Mentre si conclude il Festival intitolato «Niger et Albus», si scorge una trama sottile che lega tra loro varie performances, anzitutto quelle degli ospiti stranieri, sulla linea di una triangolazione necessaria tra l'atto creativo, l'esecuzione scenica e l'occhio dello spettatore. In tal modo, si moltiplicano i livelli dell'esposizione teatrale oltre la divisione dello spazio, oltre le pareti della sala, oltre le tendenze alle chiusure mentali. Meno incisivo, invece, è risultato il contributo delle compagini italiane, per lo più preoccupate a disarticolare le formule di genere o a specchiarsi nel groviglio della scrittura drammatica.



Food Court

Cast & Credits



Cast & credits

Titolo 
Food Court
Anno 
2024
Durata 
60 minuti
Data rappresentazione 
28 giugno 2024
Città rappresentazione 
Venezia
Luogo rappresentazione 
Piccolo Teatro Arsenale
Autori 
Back to Back Theatre
Regia 
Bruce Gladwin con: Sarah Gonino, Simone Laherty, Sarah Mainwaring, Scott Price, Tamika Simpson
Interpreti 
Sarah Goninon
Simon Laherty
Sarah Mainwaring
Scott Price
Tamika Simpson
Produzione 
Tanya Bennett, David Miller
Scenografia 
Mark Cuthbertson
Costumi 
Shio Otani
Effetti speciali 
Animazione: Rhian Hinkley
Suono 
Hugh Covill, Byron Scullin
Luci 
Andrew Livingston, Bluebottle
Musiche 
The Necks
Note 
Production manager: Bao Ngouansavanh Company manager: Erin Watson Produttore esecutivo Tim Stitz