Il «canto sospeso» delle commesse di un supermercato

di Carmelo Alberti

Data di pubblicazione su web 25/06/2024

Have a good day!

Nella sala del Teatro alle Tese all'Arsenale, passando attraverso le colonnine anti-taccheggio si entra nello spazio di un supermercato virtuale, contrassegnato da dieci pedane sulle quali commesse di ogni età fanno scorrere incessantemente il lettore elettronico che stabilisce il valore della merce in vendita. Il “bip-bip” dei dispositivi si coniuga con la gelida luce delle lampade posta sopra le teste degli spettatori. Così inizia la performance Have a good day! (opera per 10 cassiere, suoni del supermercato e pianoforte), ideata dalle artiste lituane Vaiva Grainytė, Lina Lapelytė, Rugilė Barzdžiukaitė e presentata nell'ambito della Biennale Teatro 2024 di Venezia.


Lentamente dal gruppo si leva il sussurro di frasi convenzionali: «Buongiorno! Grazie! Buona giornata!». I saluti si stemperano in commenti sconfortanti sulla ripetitività di un lavoro che divora l'arco di una giornata interminabile, tra il battere delle dita sulle tastiere, la paziente attenzione rivolta alle proteste della clientela scontenta, il rammarico per un mestiere inerte e anonimo che lascia trapelare l'invidia verso i padroni che con i loro guadagni trascorrono le vacanze a Portofino.


Le parole personali e le frasi corali si trasformano ben presto in una cantilena stridula che intona una nenia sacrale proiettata fuori dal tempo. Quel canto strozzato denota una condizione arcaica, che rimanda allo stadio di un'alienazione abissale. Non è solamente la ripetitività del lavoro a risultare disarmante, ma anche l'emergere delle crepe esistenziali nella vita di ciascuna protagonista. Gli squarci sulle difficoltà della vita familiare, sui contrasti e sulle rivalità, sugli errori e sui reclami scorrono inesorabilmente, ritmate dallo stridore dei codici a barre. Intanto, si alza e si spegne la sonorità di una situazione fuori dal tempo, che compone la struttura di un'opera lirica contemporanea.


Il “canto sospeso”, ora soffuso, ora crescente, ora intensissimo delle brave esecutrici – Indrė Anankaitė-Kalašnikovienė, Liucina Blaževič, Vida Valuckienė, Veronika Čičinskaitė-Golovanova, Lina Valionienė, Rima Šovienė, Milda Švelnienė, Rita Račiūnienė, Svetlana Bagdonaitė, Kristina Svolkinaitė, accompagnate al pianoforte da Kęstutis Pavalkis – accentua un sentimento di condivisione, che restituisce l'amarezza di fronte alle trappole del consumismo e uno sconforto più profondo che riguarda le disuguaglianze delle moderne società.




Have a good day!

Cast & Credits




Cast & credits

Titolo 
Have a good day!
Sotto titolo 
Opera per 10 cassiere, suoni del supermercato e pianoforte
Anno 
2013
Durata 
55’
Città rappresentazione 
Venezia
Luogo rappresentazione 
Biennale Teatro Venezia 2024
Libretto 
Vaiva Grainyté
Regia 
Rugilé Barzdžiukaité
Interpreti 
Indrė Anankaitė-Kalašnikovienė (Cassiera)
Liucina Blaževič (Cassiera)
Vida Valuckienė (Cassiera)
Veronika Čičinskaitė-Golovanova (Cassiera)
Lina Valionienė (Cassiera)
Rima Šovienė (Cassiera)
Milda Švelnienė (Cassiera)
Rita Račiūnienė (Cassiera)
Svetlana Bagdonaitė (Cassiera)
Kristina Svolkinaitė (Cassiera)
Produzione 
Operomanija
Scenografia 
Rugilé Barzdžiukaité
Costumi 
Daiva Samajauskaité
Suono 
Arūnas Zujus
Luci 
Eugenijus Savaliauskas
Lingue disponibili 
Lituano, Italiano
Note 
Spettacolo in lingua lituana sovratitolato; traduzione in lingua italiana Alessandra Cali