L’arte che ritrae lo spettatore
Creation (Pictures for Dorian) è la realizzazione con cui il collettivo Gob Squad, ha inaugurato nel Teatro Piccolo Arsenale il 52° Festival Internazionale del Teatro della Biennale di Venezia, diretto da Stefano Ricci e Gianni Forte (ricci/forte). Al gruppo anglo-tedesco è stato assegnato il Leone d'argento 2024, anche in virtù della loro trentennale attività, iniziata nel 1994 e caratterizzata dall'interazione tra recitazione, video-riprese e coinvolgimento del pubblico; lo spettacolo Creation trae ispirazione da Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde allo scopo di sviluppare una riflessione sulle dinamiche della comunicazione artistica.
Come sostengono i creatori sulla scia dello stesso Wilde nell'introduzione del
suo romanzo, «è lo spettatore, non la vita, che l'arte rispecchia
veramente», poiché ogni gesto, ogni
parola e ogni racconto che approdano sulla scena sono
moltiplicati dallo sguardo di ogni
individuo che li osserva. La loro visione diviene un insistente gioco di
triangolazione sulla natura dell'espressività performativa, un atto che s'inoltra in maniera un po' ripetitiva nella declinazione dell'esperienza di sé stessi
e, soprattutto, di sei attori “veneziani”. Sul palcoscenico il soggetto A è visto dal soggetto
B, ma la loro “azione” si completa solamente nell'occhio del
soggetto-osservatore C.
Entro la cornice di un'accurata composizione floreale, sfruttando i riflessi multipli di specchi e di cornici, ciascun protagonista è guidato lungo la rete dei ricordi e nel pensiero delle aspettative future, definendo una drammaturgia originale che si propone come un'antologia di condizioni esistenziali. Saranno, poi, i presenti in sala a ricollocare le varie tracce narrative nell'alveo di una partecipazione attiva. Le domande riguardano, ad esempio, l'accettazione o il rifiuto della loro fisionomia, la memoria della prima esibizione pubblica, il gesto che si tende a reiterare o a evitare, oppure come s'immagina la vita di domani, e così via.
La sfida del protagonista wildiano impegnato a scombinare il
disegno statico del mondo attraverso una trasgressione “magica” che
pretende di spezzare lo scorrere del tempo si trasferisce, dunque, nel
desiderio di ogni interprete di possedere la vitalità assoluta. I
travestimenti fisici, le simulazioni vocali, la fissità delle pose si
traducono nel tentativo di smontare le differenze generazionali, tra giovani e
vecchi artisti, e di sospendere le mutazioni del corpo in base all'età, per affermare la
necessità primaria di ogni
artefice, che è sempre quella di essere guardati. Infine, sembra profilarsi
il destino non eludibile di diventare un reperto inerte, avvolto dalla coltre
dell'oblio, al pari di
quegli oggetti spesso inutili o superflui che segnalano i passaggi di una vita
spezzata dalla morte.
Sono da considerare apprezzabili le qualità recitative di Sean Patten, Berit Stumpf e Bastian Trost, che hanno condotto l'esibizione, insieme a quelle dei coraggiosi attori ospiti Alessandro Bressanello, Guido Laurjni, Manuel Nakhil, Margherita Piantini, Pierandrea Rosato e Yoko Yamada.
Intanto a Mestre, nello spazio del Padiglione 30 di Forte Marghera, Gob Squad ha disposto un'istallazione video a schermi multipli dal titolo Elephants in rooms (visitabile fino al 30 giugno) che illustra le situazioni emozionali di quattordici personaggi colti a osservare il mondo dietro una finestra delle loro case a Bangalore, Bayrischzell, Berlino, Bombay, Brandenburg, Devon, Fuerteventura, New York, Shanghai, Sheffield e Shenzhen; la condizione dell'attesa si propone come un elemento trasversale, segnalato dalla necessità di accogliere il trascorrere del tempo, sorseggiando una tazza di tè.
Creation (Pictures for Dorian)
Cast & credits
Titolo
Creation (Pictures for Dorian) |
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Anno
2024 |
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Data rappresentazione
15 giugno 2024 |
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Città rappresentazione
Venezia |
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Luogo rappresentazione
Teatro Piccolo Arsenale |
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Evento
prima italiana |
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Autori
Gog Squad |
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Regia
Gog Squad |
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Interpreti
Sean Pattern Berit Stumpf Bastian Trost Alessandro Bressanello Manuel Nakhil Margherita Piantini Pierandrea Rosato Yoko Yamada Guido Laurjni |
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Produzione
Gob Squad, HAU Hebbel am Ufer Berlin con il sostegno di Center Theatre Group, Los Angeles, CA Coproduzione: Münchner Kammerspiele, Schauspiel Leipzig, Wiesbaden Biennale, Schlachthaus Theater Bern |
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Scenografia
Lena Mody |
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Costumi
Ingken Benesch |
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Fotografia
Video: Miles Chalcraft (Noam Gorbat) |
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Suono
Sebastian Bark, Jeff McGrory (Torsten Schwarzbach) |
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Luci
Chris Umney |
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Note
Drammaturgia: Christina Runge un progetto: Imagine 2020 (2.0) sostenuto da Creative Europe Programme of the European Union finanziato da Arts Council of England, State of Berlin, Chancellery of the Berlin Senate for Culture and Europe |