Omaggio a Pessoa
![PESSOA - Since I've been me](../recensioni/img/cat6/0524_pessoa-since-I_ve-been-me_big.jpeg)
Dopo le note e rivoluzionarie sperimentazioni avanguardistiche del primo Novecento – si pensi soprattutto all'impegno della danza libera nel tentativo di svincolarsi dall'accademismo –, a partire dagli anni Cinquanta i confini tra i diversi stili si fanno sempre più labili: il modern, oltre a regolarsi secondo canoni precisi, si integra alla tecnica classica, al jazz, alle nuove tecnologie.
I tecnicismi non vengono più rigettati ma anzi mescidati con nuove idee performative, calibrati alla luce dei tempi, degli eventi e delle tendenze più contemporanei. È proprio in questo clima, tra il visionario e il manierismo, che si collocano il regista Robert Wilson e le relative opere: il texano classe 1941, magistralmente in grado di gestire tutti gli aspetti dello spettacolo dal vivo – performance, scene, luci – propone esperienze sempre rinnovate non tanto nella forma quanto nella capacità di mixare elementi eterogenei, sperimentando soluzioni capaci di attrarre un vastissimo e variegatissimo pubblico internazionale.
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Dopo il caleidoscopico Jungle Book (2022), l'artista statunitense propone ai suoi numerosi spettatori toscani un omaggio al poeta portoghese: PESSOA – Since I've been me, coprodotto dal Teatro della Pergola e dal Théâtre de la Ville di Parigi. Adottando un accattivante multilinguismo, nonché un idioma multimediale fatto di suoni, parole, movimenti e seducenti quadri visivi – Wilson riflette su ciò che c'è di più semplice nella poesia del poeta di Lisbona Fernando Pessoa.
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Sul palco sette performer si alternano o agiscono coralmente recitando, cantando o proponendo momenti cabarettistici, con un abbigliamento che ammicca vistosamente ai vagabondi chapliniani (con tanto di iconico baffetto). I versi dello scrittore portoghese vengono declamati in lingue diverse (portoghese, francese, inglese, italiano) provocando un effetto di straniamento a chi si abitua facilmente alla musicalità di un idioma specifico. La parola è ridotta alla sua pura forma esteriore, mentre le scenografie evocano sogni, terre lontane e viaggi per mare; queste ultime si rivelano in effetti cifra stilistica preponderante dell'autore, che dichiara: «una volta creato lo spazio, comincio a riempirlo. Il mio lavoro è questo: una costruzione di tempo e spazio. Niente di più».
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Lo spazio scenico si trasforma in svariati paesaggi: ambiente boschivo con tanto di animali semoventi, i cui cipressi rimandano a certi quadri di René Magritte; scene marittime con barche e piccole isole, fino alla scena costituita da una serie di tavoli posti in fila che un po' echeggia Einstein on the Beach, spettacolo realizzato in collaborazione col musicista Philip Glass (1976). La luce, in particolare, è palpabile ed evocativa; i colori fortemente simbolici; i suoni talvolta aggressivi e disturbanti, in contrasto sia con la semplicità del verso poetico sia con la leggerezza dei movimenti in scena. Insomma, una rappresentazione composita e non di facile fruizione, nonostante la relativamente breve durata (circa 80 minuti); tuttavia va dato atto al tentativo di raggiungere un pubblico eterogeneo che, ogni sera, ha risposto con scroscianti applausi il lavoro di Wilson e la produzione tutta.
PESSOA - Since I've been me
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Cast & credits
Titolo
PESSOA - Since I've been me |
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Anno
2024 |
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Luogo rappresentazione
Teatro della Pergola |
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Autori testo d'origine
Fernando Pessoa |
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Regia
Robert Wilson |
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Interpreti
Maria de Medeiros Aline Belibi Rodrigo Ferreira Klaus Martini Sofia Menci Gianfranco Poddighe Janaìna Suaudeau |
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Produzione
Teatro della Pergola Firenze; Thèâtre de la Ville Parigi |
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Scenografia
Robert Wilson; Annick Lavallèe-Benny |
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Costumi
Jacques Reynaud |
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Suono
Nick Sagar |
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Luci
Robert Wilson; Marcello Lumaca |