Mé el Aïn (Who
Do I Belong To)
Aïcha
è dotata di sogni profetici. Vive in una fattoria nel nord della Tunisia con il
marito Brahim e i loro tre figli. Il mondo di Aïcha e Brahim viene stravolto
quando i due figli maggiori, Mehdi e Amine, partono per la guerra. Dopo aver
vissuto fino a quel momento solo per i loro figli, i genitori si trovano ora in
una nuova e dolorosa realtà. Qualche mese dopo, Mehdi torna a casa con una
moglie incinta di nome Reem, il cui niqab
e il cui silenzio turbano profondamente Brahim. Aïcha, invece, accoglie Mehdi e
Reem nella casa di famiglia e giura di proteggerli ad ogni costo. Il ritorno di
Mehdi scatena strani eventi nel villaggio. Aïcha è talmente presa dalla
protezione del figlio che, allinizio, si accorge a malapena della crescente
paura della comunità. Deve affrontare i limiti del suo amore materno per
contrastare la crescente oscurità.
Proiezioni:
giovedì
22 febbraio, ore 15:45, Berlinale Palast
venerdì
23 febbraio, ore 12:30, Zoo Palast 1
venerdì
23 febbraio, ore 18:00, Verti Music Hall
sabato
24 febbraio, ore 21:30, Cineplex Titania
domenica
25 febbraio, ore 14:30 Zoo Palast 2 Una scena di Mé el Aïn (Who Do I Belong To) © Tanit
Films, Midi La Nuit, Instinct Bleu
Meryam
Joobeur
Mé
el Aïn
è il primo lungometraggio della regista. I suoi cortometraggi Gods, Weeds
and Revolutions e Born in the Maelstrom sono stati proiettati in
festival internazionali. Il suo cortometraggio Brotherhood, candidato
allOscar, è stato selezionato da oltre centocinquanta festival e ha vinto settantacinque
premi internazionali. Secondo le sue stesse parole, crede fermamente nel potere
trasformativo della narrazione e spera che i suoi film possano catturare la
bellezza, la complessità e la natura universale della condizione umana.
Vogter (Sons)
Lidealista
guardia carceraria Eva si trova di fronte al dilemma della sua vita quando un
giovane del suo passato viene trasferito nel carcere in cui lavora. Senza
rivelare il suo segreto, chiede di essere trasferita nel suo blocco, il più
duro e violento del carcere. Inizia così un inquietante thriller psicologico in
cui il senso di giustizia di Eva mette in gioco la sua moralità e il suo
futuro.
Proiezioni:
giovedì
22 febbraio, ore 22:00, Berlinale Palast
venerdì
23 febbraio, ore 09:30, Verti Music Hall
venerdì
23 febbraio, ore 13:00, HKW 1 - Miriam Makeba Auditorium
sabato
24 febbraio, ore 19:00, Verti Music Hall
domenica
25 febbraio ore 21:45, Verti Music Hall Una scena di Vogter (Sons) © Nikolaj Moeller
Gustav
Möller
Nato a Göteborg (Svezia)
nel 1988, si è diplomato alla National Film School of Denmark nel 2015 con il
cortometraggio In Darkness. Il suo debutto nel lungometraggio, The
Guilty, è stato presentato in anteprima al Sundance dove ha vinto il premio
del pubblico. Il film ha poi vinto tre Danish Film Awards nelle categorie
miglior film, miglior sceneggiatura e miglior regia ed è stato inserito nella
rosa dei candidati agli Oscar 2019. In collaborazione con lo sceneggiatore Oskar Söderlund, ha co-creato la serie The
Dark Heart, un dramma psicologico in cinque parti, anchesso presentato in
anteprima al Sundance e premiato con diversi riconoscimenti.
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