L11
dicembre 2023, presso il Teatro Eleonora Duse di Genova, si è svolta la
cerimonia del Premio Internazionale Ivo Chiesa, istituito da Davide Livermoore, direttore del Teatro
Nazionale di Genova.
Il
Premio, articolato su dieci categorie, dà riconoscimento a ogni forma di
vissuto teatrale – dai registi agli impresari, dai costumisti agli scenografi,
dai compositori agli studiosi, dai tecnici ai pedagoghi – abbracciando prosa,
opera e danza e rimarcando la profonda adesione tra vita e teatro, tra identità
privata e ruolo pubblico, tra scelte esistenziali e artistiche.
Tra
le dieci categorie del Premio, quella intitolata al Museo Biblioteca
dellAttore è stata conferita dalla giuria presieduta da Gad Lerner al direttore della nostra rivista Siro Ferrone.
Queste le motivazioni:
«Siro Ferrone è uomo di
idee, ma anche uomo del fare, che riunisce in sé unapprofondita conoscenza del
teatro e unattitudine di organizzatore culturale. Professore Emerito
dellAteneo di Firenze, dal 1974 al 1982 è stato critico teatrale sulle pagine
de “lUnità”, autore di testi fondamentali sulla drammaturgia, da Goldoni a Verga, e sul teatro in generale, con particolare attenzione agli
attori e alle tecniche della recitazione dalla Commedia dellarte a oggi, Siro
Ferrone non è solo uno studioso di fama internazionale, ma anche drammaturgo:
suo Il sogno di Oblomov (1986),
adattamento dal romanzo di Gonçarov,
regìa di Beppe Navello, con Paolo Bonacelli e Gianni Galavotti; suo il libretto de Il Re Bello (2004), dal racconto di Palazzeschi, musiche e regìa di Roberto De Simone; autore di diversi altri testi, ha collaborato
con Luca Ronconi per lo spettacolo Amor
nello specchio (1996) di Giovan Battista Andreini. Tra i
fondatori del DAMS fiorentino, dal 1981 al 1989 ha prima ideato e poi diretto
il Centro Internazionale di Drammaturgia del Teatro Romano di Fiesole. Dal 1993
dirige la Collana “Storia dello spettacolo. Fonti, manuali e saggi” della casa
editrice Le Lettere. Dal 1994 dirige la rivista “Drammaturgia”, da lui creata,
sia nella versione cartacea, sia online. Dal 2001 è direttore del progetto
AMAti (Archivio Multimediale degli Attori Italiani)».
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