drammaturgia.it
Home | Cinema | Teatro | Opera e concerti | Danza | Mostre | Varia | Televisioni | Libri | Riviste
Punto sul vivo | Segnal@zioni | Saggi | Profili-interviste | Link | Contatti
cerca in vai

Monica fra passato e presente

di Isabella Auzino*
  Mi fanno male i capelli
Data di pubblicazione su web 12/11/2023  

Mi fanno male i capelli (2023) di Roberta Torre è la storia di Monica, una giovane donna che pensa di essere Monica Vitti (Alba Rohrwacher). Monica sta perdendo la memoria e confonde i suoi ricordi personali con quelli dei personaggi interpretati dalla Vitti: in un mondo in cui tutto si dissolve, la donna trova il modo di ridare senso alla propria vita prendendo in prestito i ricordi di un’altra Monica, quella più famosa, vivendo in una bolla sotto la vigile protezione del compagno Edoardo (Filippo Timi).

Nel corso della narrazione la protagonista dialoga con Monica Vitti, e successivamente con Alberto Sordi, ripercorrendo così i momenti più iconici della storia del cinema italiano, dai capolavori di Antonioni con la cosiddetta tetralogia dell’incomunicabilità (L’avventura 1960, La notte 1961, L’eclisse 1962 e Il deserto rosso 1964), fino a Polvere di stelle (1973) dello stesso Sordi.


Una scena del film

Mi fanno male i capelli diventa difatti un omaggio al cinema italiano che stiamo dimenticando, una storia nella storia nella quale l’attuale Monica si relaziona con lo schermo attraverso una verace intimità tentando di unificare i due mondi. La pellicola, intimamente meta-cinematografica, è un omaggio struggente e poetico a un cinema classico di qualità oramai scomparso, di cui la Vitti è emblema. Attrice dal talento straordinario, la Vitti parla ancora oggi raccontando una fragilità che non va intesa come debolezza, ma come forza e come possibilità per ogni spettatore di identificarsi in tutte quelle donne che lei ha interpretato nel corso della sua carriera. 

La regista Roberta Torre rende centrale il tema della memoria ispirandosi alla storia di Johnny Rotten (cantante britannico del gruppo punk rock dei Sex Pistols) sposato con Nora Foster, venuta a mancare lo scorso aprile. Nora F., a un certo punto della sua vita inizia ad avere vuoti di memoria e il marito Johnny si dedica a lei in maniera totalizzante ponendola al primo posto (proprio come accade nel film tra Edoardo e Monica), al punto che non si ricorda di nessun’altro se non di lui. È proprio questo atto d’amore silente che porta la regista a raccontare una storia di coppia in cui l’uomo è colui che accudisce e protegge (come dichiarato dalla stessa Torre alla prima del film in un’intervista ad Andrea Morandi direttore del cinema Barberini di Roma).


Una scena del film 

Il titolo del film riprende la celebre battuta del film di Michelangelo Antonioni («Mi fanno male i capelli, gli occhi, la gola, la bocca») pronunciata proprio da Monica Vitti ne Il deserto rosso, Leone d’oro alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia del 1964. Tale battuta è ispirata a sua volta da un capoverso di una poesia di Amelia Rosselli: «La gorgiera mi stringe i capelli, la ingordigia nasconde / il vizio di stralunare gli occhi castani», pubblicata su «Il menabò di letteratura» nel 1963 e presentata da Pier Paolo Pasolini.

Nel film di Antonioni la protagonista interpretata dalla Vitti si chiama Giuliana e la sua vicenda personale, ovvero la depressione con tentato suicidio e ricovero in un ospedale psichiatrico, rivela la difficoltà di adattarsi alla realtà di anime sensibili che vedono in modo diverso dagli altri il mondo. La citazione del descrive il malessere esistenziale che accomuna queste protagoniste di ieri e di oggi.


* Studentessa di Digital Humanities per la Storia dello Spettacolo nel corso di Scienze dello Spettacolo del Dipartimento SAGAS.




Mi fanno male i capelli
cast cast & credits
 



La locandina

 
Firenze University Press
tel. (+39) 055 2757700 - fax (+39) 055 2757712
Via Cittadella 7 - 50144 Firenze

web:  http://www.fupress.com
email:info@fupress.com
© Firenze University Press 2013