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EXIT ABOVE - after the tempest e le dérèglement della danza

di Gabriella Gori
  EXIT ABOVE - after the tempest
Data di pubblicazione su web 20/10/2023  

È una danza libera e liberatoria quella che Anne Teresa De Keersmaeker propone nell’applauditissimo EXIT ABOVE – after the tempest al teatro Valli di Reggio Emilia con la sua compagnia Rosas, la giovane cantautrice fiamminga di origini etiopi Meskerem Mees, il sound designer del gruppo rock TC Matic Jean-Marie Aerts e il chitarrista blues Carlos Garbin. Un’occasione per vedere gli ultimi sviluppi della creatività di questa agguerrita esponente della danza internazionale che, a sessantatré anni, riesce ancora a sorprendere per il piglio libertario con cui azzera i codificati codici espressivi e riscopre il valore primario del movimento senza infingimenti e condizionamenti. Dunque una danza tutta sua, deregolamentata ed espressione del suo personale sentire all’interno di una “pratica coreografica” caratterizzata dal gusto per la meticolosa ripetizione di passi e sequenze, dall’accumulazione di una gestualità quotidiana e comportamentale e dal naturale e istintivo dialogo con la musica.

Presentato in prima mondiale a maggio 2023 al Théâtre National Wallonie di Bruxelles, EXIT ABOVE – after the tempest arriva al Festival Aperto emiliano e può considerarsi un vero e proprio manifesto dell’ultima De Keersmaeker e della sua voglia di stupire coinvolgendo artisti e pubblico con una sorta di Gesamtkunstwerk – opera d’arte totale – del nuovo millennio. Il titolo rimanda alla Tempesta di Shakespeare. Lo spettacolo si basa su un gesto primordiale come il camminare che la coreografa belga definisce «la ricollocazione orizzontale della nostra verticalità, la colonna vertebrale, la nostra antenna tra cielo e terra». Per lei il girovagare, l’andare, lo stare da soli e il ricongiungersi per muoversi all’unisono sono antidoti all’isolante efficienza dell’iper-produttività odierna e solo la semplice azione di porre un piede davanti all’altro può preservare la nostra identità di esseri pensanti e marcianti.


Un momento dello spettacolo
©Anne Van Aerschot

Nella pièce l’atto del camminare interagisce con il blues partendo dalle radici della musica pop occidentale con la canzone Walking Blues di Robert Johnson, per arrivare a Der Wanderer di Schubert e passare attraverso una serie di variazioni e adattamenti delle walking songs composte da Meskerem Mees. Una vocalist dotata di un timbro limpido e cristallino accompagnata dalla potente chitarra elettrica di Carlos Garbin e dalle musiche composte da lei stessa, da Garbin e Jean-Marie Aerts. Un formidabile trio affiancato dai componenti della compagnia Rosas: Abigail Aleksander, Jean Pierre Buré, Lav Crnčević, José Paulo dos Santos, Rafa Gadino, Carlos Garbin, Nina Godderis, Solal Mariotte, Meskerem Mees, Mariana Miranda, Adriadna Navarrete Valverde, Cintia Sebők, Jacob Storer.

In EXIT ABOVE – after the tempest i quadri, ideati da Michel François e illuminati dai bagliori di Max Adams, si sommano senza sosta e fagocitano lo spettatore in un vortice di emozioni che originano proprio dall’osservare il “tripudiare”, ovvero il muoversi ballando dei protagonisti vestiti in modo casual da Aouatif Boulaich.  Suggestiva è la visionaria scena iniziale in cui un setoso telo argenteo fluttua come un’onda e accoglie la performance di un ballerino che entra ed esce da questa sorta di cavallone, mentre una musica dissonante lo asseconda. All’improvviso appare il gruppo che si riversa sotto il velo fino a che questo cade e con le luci si stagliano dei grandi pannelli scuri che delimitano lo spazio d’azione. La compagnia, compatta, balla sulle canzoni di Meskerem Mees fino a sciogliersi per passeggiare, per spostarsi avanti e indietro sulle note “chitarrate” di Garbin e seguire ritmici passaggi di stop and go. Tale e tanta è la frenesia che dei conati di vomito, forse un po’ esagerati ma realistici, simulano la resa a un ballo travolgente e sfiancante. 


Un momento dello spettacolo
©Anne Van Aerschot

È però a questo punto che la coreografica della De Keersmaeker passa dalla primordialità cinetica alla teatralità contemporanea e il movimento diventa arioso, libero e liberato con pennellate di break dance e hip hop tra soli, duetti ed ensemble. Malioso è il solo femminile in rosso giocato sull’improvvisazione e su un retaggio “duncaniano” e l’energia esplode senza freni dando vita a un happening percussivo ed esaltante nella forma replicata del cerchio. Il contest tra gli interpreti si fa frenetico e trascina il pubblico con un’affabulazione coreico-musicale incontenibile.

Il buio sembra calmare gli animi ma, in modo inaspettato, tutto ricomincia e questa volta è il sound da discoteca a tenere banco e si balla fino allo sfinimento. La danza, eccitata dalla musica, diventa liberatoria in un crescendo esponenziale che spinge gli spettatori a ballare da seduti. Alla fine, come per incanto, l’atmosfera si placa e i protagonisti in fila salutano, sommersi da scroscianti applausi. EXIT ABOVE è uno spettacolo particolare, forse per alcuni aspetti eccessivo ma certo capace di risvegliare in ognuno di noi il desiderio di danzare anche solo partendo da una semplice camminata perché – come dice Anne Teresa De Keersmaeker – «My Walking is my dancing».




EXIT ABOVE - after the tempest
cast cast & credits
 


Un momento dello spettacolo
©Anne Van Aerschot

Un momento di EXIT ABOVE - after the tempest tenutosi al Teatro Municipale Valli di Reggio Emilia l'8 ottobre 2023
©Anne Van Aerschot




 
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