Lubo
Lubo è un nomade, un artista di strada che nel 1939 viene chiamato
nellesercito elvetico a difendere i confini nazionali dal rischio di
uninvasione tedesca. Poco tempo dopo scopre che sua moglie è morta nel
tentativo di impedire ai gendarmi di portare via i loro tre figli piccoli, che,
in quanto Jenisch, sono stati strappati alla famiglia, secondo il programma di
rieducazione nazionale per i bambini di strada (Hilfswerk für die Kinder der
Landstrasse). Lubo sa che non avrà più pace fino a quando non avrà ritrovato i
suoi figli e ottenuto giustizia per la sua storia e per quella di tutti i
diversi come lui.
Proiezioni
Giovedì 7 settembre, ore 08:15, Sala Darsena
Giovedì 7 settembre, ore 10:45, Sala Grande
Giovedì 7 settembre, ore 18:45, Sala Grande
Giovedì 7 settembre, ore 19:45, PalaBiennale
Venerdì 8 settembre, ore 10:15, PalaBiennale

Una scena di Lubo © Biennale Cinema Giorgio Diritti
Formatosi in ambito prettamente italiano, sotto la guida di autori come
Pupi Avati, Federico Fellini ed Ermanno Olmi, realizza il suo primo
cortometraggio nel 1990, prima di debuttare, dopo altri quattro corti, un film
per la televisione e due documentari, dietro la macchina da presa di un
lungometraggio nel 2005, Il vento fa il suo giro che ottiene cinque
candidature ai David di Donatello nel 2008. La sua opera seconda, Luomo che
verrà (2009), vince tre premi al Festival Internazionale del Film di Roma,
ed altrettante candidature – e una vittoria – ai Nastri dArgento del 2010. Successivamente
gira Un giorno devi andare (2013) e Volevo nascondermi (2020),
interpretato da Elio Germano, la cui performance gli vale lOrso dArgento al
Festival del cinema di Berlino.
Kobieta Z…
Sullo sfondo della trasformazione della Polonia nel passaggio dal comunismo
al capitalismo, Kobieta z... attraversa quarantacinque anni della vita
di Aniela Wesoły, raccontando il suo percorso alla ricerca della libertà come
donna trans. La protagonista affronta difficoltà in famiglia e situazioni
complicate nellambiente dove vive. Quali scelte dovrà fare Aniela per
diventare chi è veramente?
Proiezioni
Giovedì 7 settembre, ore 19:45, Sala Darsena
Giovedì 7 settembre, ore 21:45, Sala Perla
Venerdì 8 settembre, ore 16:15, Sala Grande
Sabato 9 settembre, ore 14:30, Sala Casinò

Un'immagine da Kobieta Z... © Biennale Cinema
Małgorzata Szumowska
Laureatasi presso la Scuola
nazionale di cinema, televisione e teatro Leon Schiller di Łódź – che tra i
suoi alumni annovera Roman Polanski e Krysztof Kieslowski – realizza il
suo primo lungometraggio nel 2001, Szczęśliwy człowiek (Happy Man), che
le vale una candidatura agli European Film Award, oltre allingresso
allAccademia del Cinema Europeo divenendone membro. Tra i suoi film, 33
sceny z ycia (2008), con il quale vince quattro premi ai Polish Film
Awards, Elles (2011), In the name of (2013) e Cialo (Corpi,
2015), che le conferisce lOrso dArgento alla miglior regia alla Berlinale.
Michał Engler
Laureato alla Scuola
nazionale di cinema, televisione e teatro Leon Schiller di Łódź, è il direttore
della fotografia di Małgorzata
Szumowska dal 2013, che ha affiancato alla regia dallultimo film del 2020 Non
cadrà più la neve.
Holly
La quindicenne Holly chiama la scuola dicendo che quel giorno resterà a
casa. Poco dopo nellistituto scoppia un incendio in cui muoiono diversi
studenti. Lintera comunità, colpita dalla tragedia, si riunisce per cercare
consolazione. Anna, una delle docenti, è affascinata dalla strana premonizione
di Holly e la invita a far parte del suo gruppo di volontari. La sola presenza
di Holly trasmette tranquillità, calore e speranza. Presto però tutti
vogliono incontrarla e sentire lenergia catartica che emana da lei, chiedendo
alla ragazza sempre di più.
Proiezioni
Giovedì 7 settembre, ore 08:30, Sala Grande
Giovedì 7 settembre, ore 11:45, Sala Darsena
Giovedì 7 settembre, ore 16:30, Sala Grande
Giovedì 7 settembre, ore 22:45, PalaBiennale
Venerdì 8 settembre, ore 08:00, PalaBiennale

Una scena di Holly© Biennale Cinema
Fien Troch
Dopo essersi diplomata alla LUCA School of Arts di Bruxelles nel 2000,
debutta alla regia di un lungometraggio nel 2005 con Someone Elses
Happiness, nominato e premiato in vari festival internazionali, così come
le sue opere successive Unspoken (2008) e Kid (2012). Home (2016),
presentato alla 73^ Mostra internazionale darte cinematografica, ha vinto il
premio per la Miglior regia nella sezione Orizzonti.
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