Comandante
Allinizio della Seconda guerra mondiale Salvatore Todaro
comanda il sommergibile Cappellini della Regia Marina. Nellottobre del 1940,
mentre naviga nellAtlantico, nel buio della notte si profila la sagoma di un
mercantile che viaggia a luci spente, il Kabalo, che in seguito si scoprirà di
nazionalità belga e che apre improvvisamente il fuoco contro il sommergibile e
lequipaggio italiano. Scoppia una breve ma violenta battaglia nella
quale Todaro affonda la nave nemica a colpi di cannone. Ed è a questo punto
che il comandante prende una decisione destinata a fare la storia: salvare i
ventisei naufraghi belgi condannati ad affogare in mezzo alloceano per
sbarcarli nel porto sicuro più vicino, come previsto dalla legge del mare. Per
accoglierli a bordo è costretto a navigare in emersione per tre giorni,
rendendosi visibile alle forze nemiche e mettendo a repentaglio la propria vita
e quella dei suoi uomini. Quando il capitano del Kabalo, sbarcando nella
baia di Santa Maria delle Azzorre, gli chiede perché si sia esposto a un tale
rischio contravvenendo alle direttive del suo stesso comando, Salvatore Todaro
risponde con le parole che lo hanno reso una leggenda: “Gli altri non hanno,
come me, duemila anni di civiltà alle spalle”.
Proiezioni:
Mercoledì 30 agosto, ore 08:30, Sala Darsena Mercoledì 30 agosto, ore 10:45, PalaBiennale
Mercoledì 30 agosto, ore 19:00, Sala Grande
Mercoledì 30 agosto, ore 19:00, PalaBiennale
Mercoledì 31 agosto, ore 10:45, PalaBiennale Una scena di Comandante © Biennale Cinema
Edoardo De Angelis Edoardo De Angelis è un regista, sceneggiatore e produttore
napoletano. Nel 2006 si diploma in regia presso il Centro sperimentale di
cinematografia. Nel 2014, con la società fondata assieme a Pierpaolo Verga, la
O Groove, scrive dirige e produce il suo secondo lungometraggio: Perez,
presentato in selezione ufficiale fuori concorso alla 71ª Mostra del Cinema di Venezia.
Sempre nel 2016 firma la regia e la sceneggiatura di Indivisibili,
presentato alle Giornate
degli autori della Mostra
del cinema di Venezia, vincendo il Premio Pasinetti come miglior
film. Il film vince inoltre 6 David
di Donatello, 5 Nastri
dargento e 8 Ciak
doro. Dirige inoltre la serie tv tratta dal romanzo di Elena
Ferrante, La vita bugiarda degli adulti (2023).
El Conde
El Conde è una commedia dark/horror che
ipotizza un universo parallelo ispirato alla storia recente del Cile. Il film
ritrae Augusto Pinochet, un simbolo del fascismo mondiale, nei panni di un
vampiro che vive nascosto in una villa in rovina nella fredda estremità
meridionale del continente: nutre il suo desiderio di malvagità al fine di
perpetuare la propria esistenza. Dopo duecentocinquanta anni di vita, Pinochet
decide di smettere di bere sangue e di abbandonare il privilegio della vita
eterna. Non può più sopportare che il mondo lo ricordi come un ladro. A
dispetto della natura deludente e opportunistica della sua famiglia, trova una
nuova ispirazione per continuare a vivere una vita di passione vitale e
controrivoluzionaria attraverso una relazione inaspettata.
Proiezioni:
Mercoledì 30 agosto, ore 19:30, Sala Darsena
Mercoledì 30 agosto, ore 21:45, Sala Perla
Giovedì 31 agosto, ore 16:30, Sala Grande
Venerdì 1 settembre, ore 17:30, PalaBiennale Una scena di El Conde © Biennale Cinema Pablo Larraín
Pablo Larraín è un regista, sceneggiatore e produttore
cinematografico cileno. Ha esordito nella regia con il lungometraggio Fuga (2006), grazie al quale ha ottenuto
importanti riconoscimenti internazionali, confermando il successo di pubblico e
critica con Tony Manero (2008,
miglior film al Torino Film Festival) e No
(2012), film politico di cui è stato anche produttore e che gli è valso la
nomina allOscar. Tra le sue opere più recenti abbiamo Ema (2019) e nel 2021 la serie tv Liseys story e il docufilm Spencer.
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