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Prossima fermata…

di Benedetta Colasanti
  Versiliadanza, Prochain Arrêt
Data di pubblicazione su web 25/07/2023  

In occasione del trentennale di Versiliadanza – nota compagnia in residenza dal 2012 presso il Teatro Cantiere Florida di Firenze – va in scena Prochain Arrêt, una performance dal sapore corale che vuole rendere omaggio al passato per poter guardare con consapevolezza verso il futuro.

Il palcoscenico del Teatro Grande de La Versiliana (Marina di Pietrasanta, Lucca) è cosparso di sedie. Dalle quinte scure compaiono diversi danzatori armati di valigia, ognuno con una diversa attitudine: chi corre, chi cammina, chi si guarda intorno, chi si ferma, chi si incontra e chi si scontra. Mentre sul fondale scorrono immagini di archivio a cura di Raffaele Sicignano, Prochaine Arrêt denuncia fin da subito il suo intento: riflettere simbolicamente sullo status del viaggiatore.

© Paolo Bonciani per Versiliana Festival
Un momento dello spettacolo
© Paolo Bonciani per Versiliana Festival

Angela Torriani Evangelisti, direttrice artistica di Versiliadanza, firma la coreografia di questo suo ultimo lavoro unitamente a una schiera di collaboratori e colleghi (Sonia Bertin, Michela Caccavale, Luisa Guicciardini, Ilaria Landi, Francesca Malacarne, Alessandro Pucci, lo stesso Sicignano). Il titolo dello spettacolo – dal francese “prossima fermata” – rimanda sì al viaggio ma con un’accezione fortemente metaforica: quello della vita o quello, in particolare, dell’artista performativo, sempre pronto a fare la valigia e a partire, facendo di tournée e peregrinazioni la sostanza pulsante della propria vita.

Gesti quotidiani e ordinari vengono integrati in un impianto coreografico esteticamente misurato, simbolico, che può contare su tecniche acquisite e riferimenti tangibili tra i maestri della danza contemporanea internazionale. Nel raccontare questi trent’anni di impegno artistico, Versiliadanza richiama infatti alla memoria “classici” come Pina Bausch, Martha Graham, Anne Teresa De Keersmaeker, Micha van Hoecke. Più che di danza, è opportuno parlare di “teatrodanza”: non solo coreografia come visualizzazione della musica o espressione di un concetto ma felice sposalizio tra varie forme di espressione artistica.

© Paolo Bonciani per Versiliana Festival
Un momento dello spettacolo
© Paolo Bonciani per Versiliana Festival

Le voci fuori campo di Gianluigi Tosto e Franco Di Francescantonio dialogano con la musica e con l’azione coreutica. Centrali in Prochain Arrêt alcuni testi letterari (da José Saramago, Antonio Tabucchi, Leonardo da Vinci), tra i quali spicca il Congedo del viaggiatore cerimonioso (1965) di Giorgio Caproni: «credo che sia meglio per me cominciare a tirar giù la valigia. Anche se non so bene l’ora d’arrivo, e neppure conosca quali stazioni precedano la mia, sicuri segni mi dicono, da quanto m’è giunto all’orecchio di questi luoghi, ch’io vi dovrò presto lasciare». Tante anche le allusioni a eventi storici o di pressante attualità: si pensi ad esempio al pericolo atomico e all’atmosfera di Guerra fredda a cui accennano sia le proiezioni sia l’allestimento. L’insieme propone un mondo in bilico tra sogno e realtà simile a quello della protagonista del film pluripremiato di Guillermo del Toro The Shape of Water (Leone d’oro e Premio Oscar nel 2017).

© Paolo Bonciani per Versiliana Festival
Un momento dello spettacolo
© Paolo Bonciani per Versiliana Festival

I costumi di Antonio Musa, capaci di superare le mode e il passare del tempo, si fanno promotori di un racconto universale in cui ognuno si può ritrovare. La scenografia (di Nina Donatini) non è fissa ma viene costruita dai danzatori via via, quadro per quadro. Sedie e valige rimandano prima a una stazione ferroviaria per poi formare il vagone di un treno che ammicca all’autobus degli Exercices de style (1947) di Raymond Queneau. Anche il comparto musicale è camaleontico e stratificato: dalle composizioni barocche di Georg Friedrich Händel al minimalismo di Steve Reich, fino alla musica eseguita dal vivo da Stefano Agostini. Il flauto traverso di Agostini emette sonorità talvolta lontane da una canonica musicalità: ora si fa percussione, ora simula gocce di pioggia, ora imita i passi più impercettibili. La colonna sonora, imprevedibile e sperimentale, è d’altronde parte integrante e inafferrabile del viaggio. Prochain Arrêt è un’esperienza piacevole, un lavoro meta-teatrale forse necessario prima della prossima fermata.  



Prochain Arrêt
cast cast & credits
 

© Paolo Bonciani per Versiliana Festival

© Paolo Bonciani per Versiliana Festival

Spettacolo visto a La Versiliana (Marina di Pietrasanta, Lucca) 
il 15 luglio 2023

 
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