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La danza adrenalinica di Forsythe

di Gabriella Gori
  Serata William Forsythe - Blake Works V
Data di pubblicazione su web 07/06/2023  

È adrenalina pura la danza di William Forsythe e proietta lo spettatore in un universo performativo esaltante, appagante e coinvolgente. Questo il “sentire” di fronte a Serata William Forsythe – Blake Works V, l’applauditissimo spettacolo in scena al Teatro alla Scala di Milano con il Corpo di Ballo diretto da Manuel Legris

Fiore all’occhiello della stagione di balletto, questa Serata vede il ritorno di Forsythe al Piermarini e rinsalda un legame iniziato nel 1998 (quando il Balletto scaligero interpretò Approximate Sonata) e proseguito negli anni con l’interpretazione di storici pezzi come Quartetto, In the Middle Somewhat Eleveted, Quintett, Artifact Suite, Herman Shermann fino a The Vertiginous Thrill of Exacitude nel 2021.


Un momento dello spettacolo
© Brescia e Amisano Teatro alla Scala 

Ora questo sodalizio si rinnova con il debutto di un trittico speciale firmato dal settantenne dancemaker e formato dalla prima assoluta di Prologue e dalle nuove produzioni scaligere di The Barre Project e Blake Works I. Tre vere e proprie gemme che testimoniano la genialità di un maestro della coreografia del secondo Novecento che decostruisce, manipola, travolge e stravolge quella cosa chiamata danse d’école

Un approccio coreutico che, superando rigidi codici espressivi e steccati, infonde nuova linfa nel linguaggio accademico introducendo – per usare le sue parole – «eccezioni coreografiche alle regole convenzionali del balletto». Deroghe che diventano il fulcro di una poetica del movimento e di uno stile del corpo unici e imprescindibili con cui Forsythe raccoglie l’eredità di Petipa, Laban, Balanchine, Cunningham e, derogando, arriva a una sua personale visione e percezione dell’atto danzato.

Blake Works V è – come dice Forsythe – «una suite di balletti creata su musiche del compositore britannico James Blake» e rappresenta il culmine di un progetto settennale iniziato nel 2016 con Blake Works I. Un lavoro ideato nel 2016 per il Balletto dell’Opéra di Parigi e di cui la presente messinscena della Scala costituisce la prima ripresa integrale. 

Apre la serata Prologue, una creazione esclusiva per l’organico di Legris sulla canzone Lindesfarne I di Blake modulata vocalmente e coreograficamente in modo diverso nel corso dell’esecuzione. Le scene e i costumi sono di Forsythe, le luci di Tanja Rühl. Una parete bianca con sfumature rosa-azzurro fa da sfondo ai sette interpreti, due donne e cinque uomini, in body neri, che in un raffinato dérèglement eseguono classici enchaînements, travolti dalla dinamica contemporanea. Maria Celeste Losa e Giulia Lunardi brillano nei virtuosismi sulle punte e nelle veloci pirouettes o lo stesso dicasi di Domenico Di Cristo, Navrin Turnbull, Edward Cooper, Francesco Mascia e Saïd Ramos Ponce che sfoderano con nonchalance grandi e piccoli salti e strabilianti batterie, fagocitando lo spazio scenico. Questo pezzo scalda l’atmosfera mettendo in circolo adrenalina pura nei protagonisti e nel pubblico che è trascinato dall’energia dell’evento danzato.

Appena il tempo di riprendersi ed ecco che su un enorme schermo appaiono delle mani che si appoggiano alla sbarra, la accarezzano, la impugnano, la toccano in uno stretto e caldo contatto. È il lirico preludio a The Barre Project, l’omaggio di Forsythe ai ballerini che durante i divieti del Covid-19 si allenavano in casa utilizzando qualsiasi appoggio che assomigliasse a una sbarra e consentisse di studiare per non perdere la forma e la preparazione.


Un momento dello spettacolo
© Brescia e Amisano Teatro alla Scala

The Barre Project, la cui versione finale è stata filmata al Teatro La Mirada di Los Angeles e diffusa gratuitamente on line il 25 e 27 marzo 2021, è – precisa Forsythe – «una rigorosa rappresentazione della logica cinetica di continua tensione e distensione che sta alla base del vocabolario classico» e si richiama alla struttura di una lezione di danza. La prima parte è alla sbarra con determinati esercizi en place e la seconda è al centro con altrettanti esercizi che proprio lo studio alla sbarra consente di eseguire. Tutto è on demi pointe e straordinario è il lavoro di piedi, braccia, gambe di Nicoletta Manni, Alice Mariani, Linda Giubelli, Maria Celeste Losa, Christian Fagetti, Frank Aduca, Andrea Risso, Gioacchino Starace fasciati da semplici leotard. A turno, sotto le luci di Tanja Rühl, si alternano alla sbarra in passi e port de bras canonici per poi librarsi al centro in ensemble, variazioni, duetti ed emettendo vibrazioni adrenaliniche che arrivano al pubblico, affascinato da questa singolare “lezione di danza”. 

Dulcis in fundo arriva Blake Works I, un balletto dedicato da Forsythe «a tutti i nostri maestri, da Marius Petipa a George Balanchine o Gilbert Mayer» –quest’ultimo maître de ballet dell’Opéra National de Paris. Numerosi sono i riferimenti alla danza classica, neoclassica e perfino alla danza jazz di Jerome Robbins, senza dimenticare la postmodern dance di Merce Cunnigham. Le essenziali scene sono di Forsythe, i costumi “alla Balanchine” in tenue color verde acqua sono di Dorothee Merg e Forsythe mentre le luci soffuse portano la firma di Tanja Rühl. 

Blake Works I è un’adrenalinica fantasmagoria coreografica sulle musiche tratte dall’album The Colour in Anything di Blake. Un “cocktail” di pop inglese, musica elettronica e melodie classiche che si riverbera nello stesso mélange stilistico di Forsythe. 

Sette sono le parti che compongono il balletto e ventuno gli interpreti. La creazione si sviluppa in un crescendo continuo in cui accademici port de bras in croisé e in effacé, dégagés in épaulements, batterie, pirouettes, jetés, jetés battus, gargouillades, entrechats, cabrioles, arabesques jetés, arabesques ponchés – solo per ricordarne alcuni – vengono di vola in volta estremizzati in posizioni fuori asse, in ardui décalés, in improvvise rotture delle linee, in lifts e in sinusoidali prese con una strabiliante e gioiosa velocità che tiene testa al ritmo della musica.


Un momento dello spettacolo
© Brescia e Amisano Teatro alla Scala

Continuo è l’ammiccamento all’accademismo petipatiano e balanchianiano, alla modernità contemporanea di Cunningham, allo stile “jazzato”, agli stessi balletti di Forsythe e nel florilegio di figure e figurazioni ognuno si diverte, balla per sé e per gli altri a canone e in contrappunto. E se Martina Arduino, Alice Mariani, Alessandra Vassallo, Linda Giubelli, Benedetta Montefiore guizzano come stelle luminose, Timofej Andrijashenko, Claudio Coviello, Nicola Del Freo, Christian Fagetti, Navrin Turnbull, Edward Cooper, Andrea Crescenzi, Alessandro Paoloni, Rinaldo Venuti restano impressi per l’elegante e potente maschia energia. 

Serata William Forsythe – Blake Works V è un super spettacolo che manda il pubblico in visibilio, decreta il trionfo di William Forsythe e mette in luce il livello stratosferico del Corpo di ballo di Manuel Legris. Un organico che non è e non sarà mai secondo a nessuno, come del resto il suo impagabile direttore.



Serata William Forsythe - Blake Works V


Prologue
cast cast & credits
 


The Barre Project
cast cast & credits
 


Blake Works I
cast cast & credits
 


© Brescia e Amisano 
Teatro alla Scala

Spettacolo visto al Teatro alla Scala di Milano il 13 maggio 2023


 
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