Le grand chariot (The Plough) / Music
Le grand chariot
Tre fratelli costituiscono l'ultima generazione di una famiglia di burattinai guidata con passione dal padre. Sono dei veri e propri maghi, ma riescono a malapena a sbarcare il lunario, lavorando soprattutto per amore del loro mestiere. Anche la nonna contribuisce, non solo come sarta ma anche come depositaria di ricordi e saggezza. Un evento tragico metterà a dura prova il desiderio di ogni fratello di andare avanti.
Dimostrando una padronanza magistrale del suo mestiere, Philippe Garrel esplora temi a lui cari come l'amore, l'amicizia, il lutto, la discendenza e la figura dell'anima artistica maledetta e autodistruttiva. Ciò che più colpisce, tuttavia, è la sua visione tenera e romantica del nucleo familiare come rifugio, resa più toccante dal fatto che il regista ha riunito per la prima volta i suoi tre figli davanti alla macchina da presa. Con la precisione di un documentarista, questo artigiano cineasta offre una visione di un mondo in cui le tradizioni stanno morendo. Supportato da alcuni dei migliori attori del settore, tra cui il direttore della fotografia Renato Berta, Garrel compie la sua magia di burattinaio. La sua composizione intuitiva e incisiva ci regala momenti di stupefacente bellezza.
Proiezioni:
martedì 21 febbraio, ore 18:45, Berlinale Palast
mercoledì 22 febbraio, ore 9:30, Haus der Berliner Festspiele
mercoledì 22 febbraio, ore 12:45, Verti Music Hall
venerdì 24 febbraio, ore 22:00, Verti Music Hall
sabato 26 febbraio, ore 15:30, Berlinale Palast
Una scena di Le grand chariot
Philippe Garrel
Music
Il mito di Edipo è al centro di questa magistrale opera di narrazione ellittica in cui ogni dettaglio, per quanto piccolo, diventa un segno – oppure no. Questo film ci trasporta dalle montagne e dalle spiagge della Grecia ai laghi di Berlino, dagli anni Ottanta ai giorni nostri. In mezzo c'è una data certa: il 2006 (con il calcio e due minuti decisivi per l'Italia).
Una notte un neonato viene salvato da una tempesta. Il paramedico Elias e sua moglie lo accolgono, lo chiamano Jon e lo crescono. Da giovane, Jon viene aggredito e commette un omicidio colposo. La vittima non è altri che... Durante la sua detenzione, Jon e un'agente carceraria di nome Iro diventano una coppia. Il registratore suona musica barocca: la playlist comprende Monteverdi, Bach, Pergolesi. L'estetica di questa musica diventa il principio informatore del film, riflettendo gli eventi in un modo lucidamente enigmatico e concretamente astratto che si compiace della propria austerità. Nel cinema barocco-postmoderno di Angela Schanelec si applicano le formule delle dottrine degli affetti e delle figure. Una sfida intellettuale-sensuale coinvolgente che ci permette di vedere ciecamente.
Proiezioni:martedì 21 febbraio, ore 15:45, Berlinale Palast
mercoledì 22 febbraio, ore 10:00, Cubix 9
mercoledì 22 febbraio, ore 21:30, Haus der Berliner Festspiele
domenica 26 febbraio, ore 9:30, Zoo Palast 1
Una scena di Music
Nata nel sud della Germania nel 1962, ha studiato recitazione a Francoforte sul Meno e poi ha lavorato al Thalia Theater di Amburgo e alla Schaubühne di Berlino. Dal 1990 al 1995 ha studiato regia presso German Film and Television Academy di Berlino. È docente di cinema narrativo presso la University of Fine Arts di Amburgo e ha tradotto in tedesco diverse opere di Shakespeare. Nachmittag è stato presentato nella sezione Forum del 2007 e i suoi film sono stati proiettati anche a Cannes e Locarno. Ich war zuhause, aber… ha vinto l'Orso d'Argento per la miglior regia alla Berlinale del 2019.
Philippe Garrel
Angela Schanelec
Cast & credits - Le grand chariot
Titolo
Berlinale 2023 (21/02) |
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Sotto titolo
Le grand chariot |
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Origine
Francia / Svizzera |
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Anno
2022 |
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Durata
95 minuti |
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Bianco e nero | |
Regia
Philippe Garrel |
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Interpreti
Louis Garrel (Louis) Damien Mongin (Pieter) Esther Garrel (Martha) Lena Garrel (Lena) Francine Bergé (Grandmother) Aurélien Recoing (Father) Mathilde Weil (Hélène) Asma Messaoudene (Laure) |
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Produttori
Edouard Weil, Laurine Pelassy |
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Produzione
Rectangle Productions |
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Distribuzione
Wild Bunch International |
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Scenografia
Manu de Chauvigny |
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Costumi
Justine Pearce |
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Sceneggiatura
Jean-Claude Carrière, Arlette Langmann, Philippe Garrel, Caroline Deruas Peano |
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Montaggio
Yann Dedet |
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Fotografia
Renato Berta |
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Suono
Thierry Delor |
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Musiche
Jean-Louis Aubert |
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Lingue disponibili
Francese |
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Note
Sound Design: Therry Delor; Co-produttori: Joëlle Bertossa, Flavia Zanon; co-produzione: Close Up Films, Genf - Arte France Cinéma, Paris - Tournon Films, Paris; Assistente alla regia: Paolo Trotta; Responsabile di produzione: Serge Catoire |
Cast & credits - Music
Titolo
Berlinale 2023 (21/02) |
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Sotto titolo
Music |
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Origine
Germania, Francia, Serbia |
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Anno
2023 |
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Durata
108 minuti |
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Colore | |
Regia
Angela Schanelec |
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Interpreti
Louis Garrel (Louis) Damien Mongin (Pieter) Esther Garrel (Martha) Lena Garrel (Lena) Francine Bergé (Grandmother) Aurélien Recoing (Father) Mathilde Weil (Hélène) Asma Messaoudene (Laure) |
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Produttori
Kirill Krasovski |
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Produzione
faktura film |
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Distribuzione
Shellac |
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Scenografia
Ingo Klier |
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Costumi
Anette Guther |
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Sceneggiatura
Angela Schanelec |
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Montaggio
Angela Schanelec |
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Fotografia
Ivan Markovic |
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Suono
Rainer Gerlach |
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Lingue disponibili
Greco, inglese |
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Note
Sound Design: Therry Delor; Co-produttori: Joëlle Bertossa, Flavia Zanon; co-produzione: Close Up Films, Genf - Arte France Cinéma, Paris - Tournon Films, Paris; Assistente alla regia: Paolo Trotta; Responsabile di produzione: Serge Catoire |