Disco Boy / Ingeborg Bachmann – Reise in die Wüste (Ingeborg Bachmann – Journey into the Desert) / Past Lives
Disco Boy
Aleksei è un giovane bielorusso in fuga da un passato che deve seppellire. Stringendo una sorta di patto faustiano, diventa membro della Legione straniera francese in cambio della promessa della cittadinanza francese. Lontano, nel delta del Niger, Jomo è un attivista rivoluzionario impegnato nella lotta armata per difendere la sua comunità. Aleksei è un soldato, Jomo un guerrigliero. A causa di un'altra guerra insensata, i loro destini si intrecceranno.
Che cos'è l'“alterità” e come la si assorbe in ciò che si è nel corso della vita, attraversando i confini e trovandosi ad abitare uno spazio fisico e mentale in continua evoluzione? Giacomo Abbruzzese mostra un notevole senso del pensiero e dell'inventiva fuori dagli schemi, esplorando queste domande in un'opera di grande impatto visivo, ricca di poesia e tensione. I corpi cadono in trance che sono allo stesso tempo rivelatrici e altruiste, perché rappresentano un'opportunità di comunione con gli altri. Ad accompagnare questa magica fantasticheria è la potente colonna sonora del musicista elettronico Vitalic, che contribuisce a trasformare il night club in un luogo di trascendenza. La discoteca diventa la destinazione finale per coloro che tengono gli occhi ben puntati sul sacro orizzonte dell'utopia.
Proiezioni:
domenica 19 febbraio, ore 22:00, Berlinale Palast
lunedì 20 febbraio, ore 19:00, Verti Music Hall
lunedì 20 febbraio, ore 21:00, UCI Luxe Gropius Passagen
mercoledì 22 febbraio, ore 10:00, Verti Music Hall
mercoledì 22 febbraio, ore 12:30 Zoo Palast 1
domenica 26 febbraio ore 19:30 Verti Music Hall
Giacomo Abbruzzese
Nato a Taranto nel 1983, ha studiato a Le Fresnoy in Francia e ha realizzato diversi cortometraggi che sono stati proiettati in diversi festival tra i quali Oberhausen, Clermont-Ferrand e la Viennale, oltre che in televisioni internazionali. Nel 2022, il suo documentario America è stato candidato per un premio César. Disco Boy è il suo primo lungometraggio di finzione.
Ingeborg Bachmann – Reise in die Wüste (Ingeborg Bachmann – Journey into the Desert)
Lei è austriaca, lui svizzero; lei è una poetessa, lui un drammaturgo; lei è temeraria ma vulnerabile, lui è avventuroso ma un po' conservatore. Quando Ingeborg Bachmann e Max Frisch si incontrano per la prima volta a Parigi nell'estate del 1958, sono già celebrità internazionali del mondo letterario. Nei quattro anni che seguono, si dilettano nel grande amore e in una relazione aperta tra la città natale di lui, Zurigo, e la Roma adottiva di lei. Frisch invidia la fama di lei; Bachmann trova fastidioso il rumore della sua macchina da scrivere e la sua gelosia. Lei è emancipata, sperimenta un'esistenza liberata, è mobile e produttiva; a Berlino scrive il famoso discorso: «La verità è sopportabile per l'umanità». Si rende conto solo in seguito di soffrire, e di quanto, con Adolf Opel nel deserto e con Hans Werner Henze in Italia.
Margarethe von Trotta intreccia i tempi prima e dopo la catastrofe. La sua regia è schietta, sobria ed elegante. Ronald Zehrfeld nel ruolo del corpulento Frisch, fumatore di pipa, e Vicky Krieps (nel ruolo di un'altra figura di culto dopo l'imperatrice Sissi) sono la coppia perfetta. Questo film non parla della fine fatale della Bachmann, ma delle sue speranze di amore e rispetto, nella letteratura e nella vita.
Proiezioni:
domenica 19 febbraio, ore 19:00, Berlinale Palast
lunedì 20 febbraio, ore 12:30, Zoo Palast 1
lunedì 20 febbraio, ore 16:00, Verti Music Hall
domenica 26 febbraio, ore 17:30, Haus der Berliner Festspiele
Margarethe von Trotta
Nata a Berlino nel 1942, ha iniziato la sua carriera alla fine degli anni Sessanta come attrice in film di Rainer Werner Fassbinder e Volker Schlöndorff. Ben presto si dedica alla scrittura di sceneggiature e passa alla regia. Nel 1975 scrive e dirige Die verlorene Ehre der Katharina Blum in collaborazione con Volker Schlöndorff. Nel 1977 debutta come regista unica con Das zweite Erwachen der Christa Klages. Tra i protagonisti del cinema d'autore tedesco, il suo lavoro è stato presentato sei volte alla Berlinale. Nel 2022 ha ricevuto l'European Cinema Lifetime Achievement Award.
Past Lives
Nora e Hae Sung, due amiche d'infanzia profondamente legate, vengono separate l'una dall'altra quando la famiglia di Nora emigra dalla Corea del Sud. Due decenni dopo, Hae Sung decide di andare a trovare Nora per qualche giorno a New York, dove vive con il marito americano Arthur. Affrontandosi come i fantasmi di una vita non vissuta, le due donne si confrontano con le idee di destino e amore e con le scelte che danno forma a un'esistenza.
Al suo debutto nel cinema con Past Lives c'è la drammaturga newyorkese Celine Song. Ma nulla di questa meditazione profondamente risonante sulla traiettoria della vita la fa apparire come un'esordiente. Attingendo all'esperienza personale, Song è guidata da una visione precisa del nucleo emotivo conflittuale della storia. Grazie a questa bussola, la regista è in grado di trarre da ogni situazione una verità viscerale e universale, che colpisce il pubblico attraverso vie molteplici, superando l'idea del solito triangolo amoroso. Le domande esplorate dalla regista e dal suo brillante cast sono più ampie: l'amore dà forma alle nostre vite? Che tipo di sacrifici sono necessari per diventare le persone che siamo? L'eco suscitata da queste domande stimola una vera e propria vertigine esistenziale.
Proiezioni:
domenica 19 febbraio, ore 15:45, Berlinale Palast
lunedì 20 febbraio, ore 10:00, Cubix 9
lunedì 20 febbraio, ore 22:00, Verti Music Hall
domenica 26 febbraio, ore 09:30, Haus der Berliner Festspiele
Celine Song
La regista si è fatta conoscere soprattutto come drammaturga. La sua opera Endlings è stata presentata in prima mondiale all'American Repertory Theater di Cambridge, USA, nel 2019, prima di passare al New York Theatre Workshop nel 2020. È stata finalista al Susan Smith Blackburn Prize e semifinalista al Relentless Award dell'American Playwriting Foundation. Ha inoltre lavorato come sceneggiatrice per la prima stagione della serie Amazon The Wheel of Time (La ruota del tempo).
Cast & credits - Disco Boy
Titolo
Berlinale 2023 (19/02) |
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Sotto titolo
Disco Boy |
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Origine
Francia, Italia, Belgio, Polonia |
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Anno
2023 |
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Durata
91 min. |
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Colore | |
Regia
Giacomo Abbruzzese |
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Interpreti
Franz Rogowski (Aleksei) Morr Ndiaye (Jomo) Laëtitia Ky (Udoka) Leon Lučev (Paul) Matteo Olivetti (Francesco) Robert Więckiewicz (Gavril) Michał Balicki (Mikhail) |
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Produttori
Lionel Massol, Pauline Seigland |
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Produzione
Films Grand Huit |
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Costumi
Pauline Jacquard, Marina Monge |
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Coreografia
Qudus Onikeku |
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Sceneggiatura
Giacomo Abbruzzese |
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Montaggio
Fabrizio Federico, Ariane Boukerche, Giacomo Abbruzzese |
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Fotografia
Hélène Louvart |
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Suono
Guilhem Donzel |
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Musiche
Vitalic |
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Lingue disponibili
francese, inglese, igbo, polacco |
Cast & credits - Ingeborg Bachmann – Reise in die Wüste (Ingeborg Bachmann – Journey into the Desert)
Titolo
Berlinale 2023 (19/02) |
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Sotto titolo
Ingeborg Bachmann – Reise in die Wüste (Ingeborg Bachmann – Journey into the Desert) |
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Origine
Svizzera, Austria, Germania, Lussemburgo |
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Anno
2023 |
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Durata
110 min. |
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Colore | |
Regia
Margarethe von Trotta |
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Interpreti
Franz Rogowski (Aleksei) Morr Ndiaye (Jomo) Laëtitia Ky (Udoka) Leon Lučev (Paul) Matteo Olivetti (Francesco) Robert Więckiewicz (Gavril) Michał Balicki (Mikhail) |
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Produttori
Katrin Renz, Bady Minck, Bettina Brokemper, Alexander Dumreicher-Ivanceanu |
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Produzione
tellfilm, Amour Fou Vienna, Heimatfilm, Amour Fou Luxembourg |
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Costumi
Uli Simon |
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Sceneggiatura
Margarethe von Trotta |
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Montaggio
Hansjörg Weißbrich |
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Fotografia
Martin Gschlacht |
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Suono
Patrick Storck |
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Musiche
André Mergenthaler |
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Lingue disponibili
tedesco, italiano, francese |
Cast & credits - Past Lives
Titolo
Berlinale 2023 (19/02) |
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Sotto titolo
Past Lives |
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Origine
Usa |
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Anno
2022 |
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Durata
105 min. |
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Colore | |
Regia
Celine Song |
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Interpreti
Franz Rogowski (Aleksei) Morr Ndiaye (Jomo) Laëtitia Ky (Udoka) Leon Lučev (Paul) Matteo Olivetti (Francesco) Robert Więckiewicz (Gavril) Michał Balicki (Mikhail) |
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Produttori
David Hinojosa, Pamela Koffler, Christine Vachon |
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Produzione
2AM, Killer Films |
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Costumi
Katina Danabassis |
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Sceneggiatura
Celine Song |
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Montaggio
Keith Fraase |
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Fotografia
Shabier Kirchner |
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Musiche
Chris Bear, Daniel Rossen |
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Lingue disponibili
inglese, coreano |