Il talento di
Mr. Crocodile (titolo originale Lyle, Lyle, Crocodile) è una commedia musicale di animazione prodotta
dalla Columbia Pictures ispirata al romanzo omonimo del 1965
dellamericano Bernard Waber, autore
noto soprattutto per i suoi racconti destinati ai più giovani. La direzione del
film è affidata a Will Speck
e Josh Gordon, una collaudata coppia di registi a
proprio agio nel genere comedy. La pellicola appartiene al filone
dellanimazione live action/CGI, dove personaggi creati con la computer
grafica interagiscono con attori in carne e ossa in un ambiente reale. In
questo caso il personaggio animato è impersonato da un coccodrillo con postura
antropomorfa che canta alla perfezione ma è del tutto incapace di parlare. A scoprire lo straordinario talento del piccolo coccodrillo è un prestigiatore in difficoltà economiche, Hector P. Valenti (interpretato da Javier Bardem), che intravede nelle abilità canore dellanimale la soluzione ai suoi problemi. Ma lansia da prestazione che paralizza Lyle al momento di esibirsi in pubblico fa sfumare tutti i sogni di gloria del mago che decide così di piantare in asso il coccodrillo. Il successivo incontro dellanimale con la famiglia del preadolescente Josh, carico di fobie e problemi relazionali con i propri coetanei, innesca tutta una serie di avventure e disavventure. La timidezza unisce il coccodrillo e il ragazzo in un forte legame di che li porterà a superare le proprie paure. Ma la presenza dellanimale serve da sprone anche per gli altri componenti della famiglia: il padre di Josh impara a gestire con sempre maggiore autorevolezza le classi della scuola di cui è insegnante e direttore, mentre la madre del ragazzo ritrova lo stimolo per coltivare la propria passione di cuoca e autrice di libri di cucina. Il ritorno temporaneo del mago Valenti, che cercherà nuovamente di riportare il coccodrillo sulle scene, e le intromissioni del vicino, il “cattivo” della situazione, danno origine alle situazioni più divertenti e avvincenti del film, destinato a un lieto fine – per quanto un po retorico e scontato – che esalta i valori negli affetti e lamore nelle diversità.
Laspetto più
trascinante de Il talento di Mr. Crocodile è dato dalle numerose
inserzioni musicali che, se rappresentano lunico strumento di comunicazione
possibile per il coccodrillo, hanno il compito di veicolare le emozioni dei
protagonisti favorendo limmedesimazione dello spettatore. Come per la regia,
anche la composizione della colonna sonora è affidata a una coppia di musicisti
non nuovi a questo genere: Benj Pasek
e Justin Paul, già vincitori dellOscar per i testi delle canzoni di La
La Land, nonché autori delle musiche di The Greatest Showman e di A
Christmas Story. La maggior parte delle canzoni presenti nel film sono
quelle interpretate dal coccodrillo, a cui dà la voce nella versione originale
la giovane popstar Shawn Mendes. Lo
stile di queste canzoni è tipicamente pop, con un elevato grado di
orecchiabilità che risalta soprattutto nei brani più lenti, dove il testo vuole
evidenziare una maggior profondità di sentimenti. Nel doppiaggio italiano le
canzoni sono state tradotte, come di consueto per i film musicali di
animazione, e affidate alla voce di Luigi
Strangis, vincitore delledizione 2022 del talent show televisivo Amici. Linterpretazione di Strangis
non si discosta molto da quella delloriginale, mantenendo uno stile vocale un
po asciutto ma con un tratto leggermente nasale e un timbro di voce più
leggero. Una sorpresa è assistere anche alle performance canore e danzanti di
Bardem, che dà vita a un personaggio dai tratti stravaganti e ambivalenti, al
tempo stesso capace di commuovere.
Il talento di Mr. Crocodile
è un film divertente, sicuramente non originale in quanto ai temi trattati,
oggi sempre più in voga. Concepito per essere gradito sia ai bambini che agli
adulti, si inserisce nel solco dei film musicali di animazione che puntano
anche sulla presenza di cantanti di fama i cui nomi garantiscono unulteriore
diffusione e interesse nelle fasce di età giovanile. Da rimarcare la
definizione scenica animata di Lyle e della gattina ottenuta con mezzi digitali
sempre più avanzati che ne rendono quanto mai efficace la presenza fisica e
linterazione con le persone in carne ed ossa. * Studentessa di Digital humanities per la Storia dello spettacolo del Corso di laurea magistrale in Scienze dello spettacolo, Dipartimento SAGAS, Università di Firenze.
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