È un trittico performativo e un dittico dautore Double Side, il nuovo
spettacolo che la Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto presenta in
prima assoluta al Teatro Valli di Reggio Emilia per il Festival Aperto. Declinato
tra musica, danza e canto, Double Side nasce
dalla co-progettazione e co-produzione di FND/Aterballetto e Fondazione Arturo
Toscanini. Una joint venture che vede
uniti due soggetti impegnati nella produttività e crescita artistica dei
rispettivi settori, ma pronti anche alla realizzazione di progetti inter- e
multi-disciplinari. Una sperimentazione coreico-musicale che la FND/Aterballetto,
diventata nel 2022 il primo e unico Centro Coreografico Nazionale (CCN) in
Italia, persegue da sempre con un repertorio sempre più allavanguardia.
E il dualismo progettuale che traspare dal titolo si riflette anche nella
compresenza di due coreografie, Stabat
Mater del cubano Norge Cedeño Raffo
e With Drooping Wings della canadese Danièle Desnoyers, interpretate dai formidabili
danzatori di Aterballetto e accompagnate dai musicisti del Quartetto Motus. Unaccreditata
compagine composta da Giulia Soli e Agnese Rava, violino, Dario Carrera, viola, Margherita Curti, violoncello, che in Stabat Mater è affiancata dalle potenti voci
di Rui Hoshina, soprano, Nicolò Balducci, controtenore, e Kim Bowoo, tenore.
Lo Stabat Mater di Norge
Cedeño Raffo è una creazione per tre danzatori, tre musicisti e tre cantanti sullomonimo
Stabat Mater di Arvo Pärt. Una
partitura del 1985 nata nel solco di Pergolesi e incentrata sulla “tintinnabulazione”,
lo stile compositivo detto “tintinnabuli” – dal latino tintinnabulum, campana – creato
da Pärt e influenzato dai canti liturgici medievali. A questa epoca risalirebbe
anche lo Stabat Mater, attribuito a Iacopone da Todi, sulla Passione di
Cristo. Una scena di Stabat Mater © Christophe Bernard Lartista cubano, danzatore e direttore della compagnia OtroLado, fonde lo stile contemporaneo con quello afro-cubano puntando alla massima espressività dei corpi nella loro affabulazione, più che al rispetto della grammatica coreutica nella sequenza di passi, figure, gesti e legati. Così il suo Stabat Mater, come in una sacra rappresentazione, racconta in musica, danza e canto lo strazio della Madonna, mater dolorosa, di fronte alla sofferenza del figlio. Accanto a lei vibrante è la presenza di unaltra donna – presumibilmente la sorella o Maria Maddalena – che la sorregge e insieme sostengono Gesù nella sua agonia. Gli strumenti, le voci e i corpi danno vita al suggestivo compianto in unatmosfera lugubre rischiarata da improvvisi e quasi divini fasci di luce e contrassegnata da camere daria di biciclette che scendono a mo di corde. Un concept scenico e un light design ideati da Fabiana Piccioli a cui rispondono gli arcaici costumi disegnati da Cedeño Raffo e dalla stessa Piccioli e indossati dai più che bravi Saul Daniele Ardilli, Martina Forioso e Ivana Mastroviti. Vale la pena di ricordare che di questo lavoro è stato realizzato un docufilm intitolato Stabat Mater - Danzare oltre i confini a cura di Rai5 e disponibile su RaiPlay. E dopo Cedeño Raffo ecco che la FND/Aterballetto porta al Valli With Drooping Wings di Danièle Desnoyers, esponente di spicco della scena coreutica canadese e direttrice della compagnia Le Carré des Lombes. With Drooping Wings è un lavoro che nel titolo si richiama al coro finale del Dido and Aeneas di Purcell per riferirsi però alle ali spezzate di una parte della società attuale di fronte a inarrestabili cambiamenti e sconvolgimenti sociali. Un senso di insicurezza e inquietudine accentuato dalla musica di An English Suite, una composizione moderna ispirata alla musica barocca di Purcell, composta da Federico Gon ed eseguita dal Quartetto Motus. Nel set spoglio e minimalista di Fabiana Piccioli, a eccezion fatta di una massa di elastici bianchi luminosi che calano dallalto e delimitano lo spazio dei musicisti, With Drooping Wings si sviluppa in nove sequenze e prende avvio con il percussivo battito del talloni sul palcoscenico degli otto protagonisti. Una scena di With Drooping Wings © Christophe Bernard Dallottetto, che raduna Saul Daniele Ardillo, Estelle Bovay, Leonardo Farina, Marina Forioso, Ivana Mastroviti, Giulio Pighini, Sandra Salietti Aguilera, Hélias Tur-Dorvault, nascono poi quartetti e duetti che si riuniscono di nuovo in ensemble, mentre i legati contemporanei fluiscono senza sosta grazie allo stile mosso e dinamico della danza di Danièle Desnoyers, ideatrice anche dei morbidi e setosi costumi. Alla fine calorosi e convinti applausi hanno decretato il successo di una serata che con Double Side riconferma lalto livello produttivo e artistico della FND/Aterballetto e la caratura delle proposte coreografiche e musicali, fra le quali non passa inosservato lannuncio di Over Dance. Un progetto affidato a maestri del calibro di Angelin Preljocaj e Rachid Ouramdane che farà ballare interpreti over 60 in nome di quella tradizione che ha avuto in Pina Bausch e nel suo Kontakthof del 2000 uno dei più fulgidi esempi e nella poetica del gesto agé di Virgilio Sieni la sua conferma. La première di Over Dance sarà allo Chaillot-Théâtre National de la Danse di Parigi il 15 febbraio 2023 e la prima italiana a Reggio Emilia nellautunno 2023.
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