Diretto da Romain Gavras e in concorso a Venezia
79, Athena potrebbe apparire a una
prima visione un film quasi eccessivo. Nonostante la trama si svolga su linee
semplici e quanto mai attuali, tratta di un argomento controverso e sovversivo,
ovvero una devastante rivolta contro la polizia nella banlieue parigina di Athena a seguito del presunto omicidio di un
ragazzino da parte delle forze dellordine. A ciò si aggiunge una
spettacolarizzazione massiccia dello scontro, che non risparmia luso di effetti
speciali. Una scena del film
Ciò, tuttavia, non
si risolve in un estetismo fine a sé stesso o di cattivo gusto. Tramite la sua
pellicola Gavras vuole dare dignità a uno dei conflitti più spietati e duraturi
del nostro tempo, lo scontro fra forze dellordine (gli oppressori) e coloro
che da questi vengono oppressi. Ed è così che sul film cala la solennità dellepos omerico che tutto pervade, dalla
colonna sonora alle coreografie: a tratti pare di trovarci davanti allassedio
di Troia. Allo stesso modo i personaggi principali vengono ricoperti di un
gigantismo eroico, sospeso fra la furia vendicativa di Achille e il dubbio di
Amleto. Non ci sono però giudizi certi: nella devastazione generale, non cè
alcun criterio per stabilire cosa sia giusto, chi abbia ragione. Lunica
certezza risiede nella cieca crudeltà della nera divisa senza volto, che arriva
e colpisce indiscriminatamente chiunque si trovi di fronte, e contro la quale tutto
si rivela vano. Una scena del film
Athena è un film
fortemente politicizzato, che non punta a trovare una soluzione, una strada che
risolva una situazione irrisolvibile, ma che mostra con decisione gli orrori di
un sistema che troppo spesso conduce a dolore e devastazione.
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