Storie di ordinaria follie
Adam Driver torna a lavorare con Baumbach dopo il successo di Marriage Story, fornendo anche questa volta una solida prova attoriale di fronte alla difficile impresa di interpretare un padre di famiglia che, nell'idea di DeLillo, è un maturo professore universitario. Jack Gladney, protagonista e voce narrante del romanzo, è infatti il fondatore della prima cattedra di studi hitleriani, vive con la moglie (interpretata da Greta Gerwig) e quattro figli non tutti suoi. Poco sviluppato e senz'altro trascurato è invece il personaggio di Murray J. Siskind, collega di Jack ed esperto conoscitore di Elvis. Se nel romanzo Siskind ricopre un ruolo-chiave e rappresenta una figura profetica che anticipa il disastro incombente, nel film si riduce a un personaggio secondario, un comprimario che asseconda le tesi del collega, fino ad accettare di lanciarsi in un improbabile e inquietante lezione in cui la figura di Hitler e quella di Elvis vengono messe a confronto e sovrapposte. Questa splendida sequenza è il primo punto di svolta del film, quello che anticipa il dramma collettivo. L'incidente che si sta compiendo in parallelo all'infervorato discorso dei due docenti prepara la catastrofe avvolgendo la città e le singole coscienze nel caos.
Se la divisione in tre atti organizza l'evoluzione degli accadimenti secondo una linea che porta dal micro al macro, molto meno fluidi – narrativamente e stilisticamente – sono invece gli eventi e le dinamiche interne a questi capitoli. La complessità dei temi profondi, la densità dei fatti e l'eccentricità dei dialoghi presentati nel romanzo sono materia di difficile gestione cinematografica. E infatti ne risulta un lavoro a tratti incoerente, con cambi di direzione netti e repentini, che alterna in modo confuso generi diversi e finisce per lasciar spazio a una narrazione poco profonda, approssimativa e confusionaria. Questo si nota soprattutto nella seconda parte, a seguito degli eventi disastrosi che inducono a una sorta di psicosi collettiva. Nel momento in cui inizia a esplorare i postumi del disastro, il film declina e corre frettolosamente verso un finale insoddisfacente e sbrigativo, che si risolve in pochi minuti e che taglia fuori completamente le ultime pagine del romanzo, senz'altro decisive per la comprensione dell'intera narrazione.
Risulta infine evidente il tentativo di Baumbach di inserire nella trama il clima di questi anni, caratterizzato da un'incombente crisi economica, la diffusione di una pandemia, la crescita dei populismi, il successo di teorie cospirazioniste e la prepotente comparsa di eventi atmosferici devastanti. I riferimenti a questi avvenimenti e processi sociali sono molteplici, a tratti esageratamente espliciti e forzati, addirittura a costo di differire dalla trama originale sacrificandone aspetti rilevanti. Una scelta comprensibile ma anche opinabile perché quasi didascalica e apparentemente forzata, probabilmente spinta dalle richieste della produzione (Netflix) di dare maggiore spazio alla spettacolarità, enfatizzando il richiamo alle inquietudini del momento e producendo così un effetto sbalorditivo-stordente.
In conclusione il lavoro di ripresa e di recitazione non delude, lascia dubbi invece la costruzione della trama che nonostante una sua sicura efficacia sull'attenzione dello spettatore, non dà spunto di riflessione. Tutto il contrario anzi, tanti discorsi vengono aperti ma mai conclusi, abbandonati in maniera frammentaria senza permettere al film di realizzare il potenziale che avrebbe potuto raggiungere.White Noise
Cast & credits
Titolo
White Noise |
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Origine
Usa |
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Anno
2022 |
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Durata
136 min. |
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Città rappresentazione
Venezia |
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Luogo rappresentazione
79 Mostra del cinema di Venezia |
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Prima rappresentazione
31 agosto 2022 |
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Colore | |
Regia
Noah Baumbach |
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Interpreti
Adam Driver Greta Gerwig Don Cheadle Raffey Cassidy Sam Nivola May Nivola Jody Turner-Smith André L. Benjamin Lars Eidinger |
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Produzione
Singer |
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Scenografia
Jess Gonchor |
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Costumi
Ann Roth |
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Montaggio
Matthew Hannam |
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Fotografia
Lol Crawley |
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Suono
Lisa Piñero |
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Musiche
Danny Elfman |
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Lingue disponibili
Inglese, italiano |
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Note
Dal romanzo: White Noise di Don DeLillo |