La danza “fuori chiave”
AfterRite - Alessandra Ferri - Marco Agostino
© Brescia e Amisano - Teatro alla Scala
AfterRite, creato
per l'American Ballet Theatre nel 2018 e ripreso dal Royal Danish Ballet nel
2019, viene ora riproposto con l'étoile Alessandra
Ferri, acclamata protagonista della messinscena americana, e il formidabile
Corpo di Ballo scaligero. Il titolo rimarca – a detta di McGregor, che firma
regia e coreografia – la distanza dall'archetipo di Vaclav Nijinskij del 1913 e da tutte le versioni che si sono
succedute nel tempo. Nel titolo After sottolinea
l'idea e la volontà di venire dopo il Rite, ovvero il sacrificio dell'Eletta de Le Sacre du printemps di Stravinskij, per
raccontare la sua visione del mondo contemporaneo. Per questo l'ambientazione,
influenzata da Silent Spring di Rachel Carson, un testo del 1962 sul
disastroso impatto ambientale dei pesticidi, non è più quella primitiva e
ancestrale di Nijinskij, legata a una Russia rurale tra natura naturans e natura naturata. Non viene neppure in primo piano la partecipazione della
collettività al rito sacrificale della prescelta.
Con McGregor la
primavera non ha più ragione di essere. Siamo catapultati dalla scenografia di Vicki Mortimer, attraversata dalle
proiezioni di Ravi Deepres e filtrata
dalle luci basse di Lucy Carter, nell'arido
e inospitale deserto di Atacama in Cile. Una zona da cui è possibile osservare
le stelle ma anche il posto dove Pinochet faceva seppellire i prigionieri politici e le donne di Calama andavano a
ricercare i cari resti. L'Atacama diventa così il simbolo dell'homo destruens che distrugge la natura e
profana i più alti valori umani. In quest'ottica il sacrificio dell'Eletta viene
visto da McGregor nella prospettiva straniata di una madre che è costretta a decidere
quale delle due figlie salvare, nonché in quella alienata della comunità che
assiste smarrita al dramma familiare.
In AfterRite lo straniamento è accentuato
dalla presenza di una serra idroponica, posizionata sul lato sinistro della
scena, che in mezzo alla vegetazione accoglie le due bambine, impersonate dalle
allieve della Scuola di Ballo dell'Accademia Teatro alla Scala. Di primo
acchito, la serra potrebbe rappresentare l'embrione di una nuova società ed
essere il punto di partenza per la rivegetalizzazione dell'Atacama, ma poi
questa scatola di vetro esploderà e sarà la tomba della ragazzina condannata dalla
madre al brutale e inumano sacrificio.
AfterRite
© Brescia e Amisano - Teatro alla Scala
La coreografia di McGregor scorre per quadri giustapposti in cui i ballerini in body color carne non si muovono compatti come accadeva nel Sacre di Nijinskij, e i duetti e gli ensemble contemporanei lasciano spazio alla madre di Alessandra Ferri. È lei il pernio attorno a cui ruota questa pièce “fuori chiave”. Secondo McGregor, la donna rappresenta «un'Eva mitocondriale». La Ferri, che il coreografo fa danzare sulle punte insieme alle colleghe, prorompe con tutto il suo gigantesco portato artistico e la sua presenza lascia il segno come in Woolf Works, dove interpretava Virginia Woolf.
La Madre di
Alessandra è una figura di donna disperata che si dibatte nel dolore di una
scelta disumana e ingiusta e restituisce in danza questa tragicità priva di
riscatto. E se la coralità di AfterRite non
risulta sempre incisiva, l'epilogo con il passo a due tra la madre e Nicola Del Freo, il membro del gruppo
che non le lascia via d'uscita, resta impresso per il pathos e la fusione tra neoclassicismo espressivo e contemporaneità
cinetica, in sintonia con la potente partitura stravinskijana.
LORE, creazione
nata per il Corpo di Ballo milanese, si ispira a Les noces che Bronislava
Nijinska, sorella di Nijinskij, creò nel 1923 su musica di Stravinskij a
dieci anni di distanza da Le Sacre del
fratello. L'arco temporale che separa i due balletti fornisce a McGregor lo
spunto per collegarli in modo inaspettato: la figlia che ha avuto salva la vita
in AfterRite «è la stessa ragazza che
appare dieci anni dopo in LORE».
LORE - Agnese Di Clemente Timofej Andrijahenko Claudio Coviello
© Brescia e Amisano - Teatro alla Scala
In questa rivisitazione, che si avvale delle essenziali scene e
dei semplici costumi di Vicki Mortimer e delle luci chiaroscurali di Jon Clark,
torna prepotentemente il guizzo coreografico di McGregor, che non pone limiti
all'uso regolare e irregolare del corpo per dare vita a uno stile “transcontemporaneo”
inconfondibilmente suo. Notevole è il fluido avvicendarsi di duetti e scene
corali, sorprendenti le multiformi prese e il ricercato lavoro di e in coppia,
trascinante l'energia che muove e presiede il tutto in nome e per conto dell'Amore,
anche questo, come del resto l'intero spettacolo, “fuori chiave”.
Lore è un temine inglese che si riferisce alla conoscenza delle tradizioni del passato, e il rito nuziale, che nel balletto originario è “in chiave”, qui è “fuori chiave” nella libera unione tra persone dello stesso sesso e del sesso opposto e – come dice Wayne – «sposta il focus dall'identità di genere alla pluralità».
Una rilettura coraggiosa che conserva di Les noces l'impianto dell'opera d'arte totale wagneriana, la Gesamtkunstwerk. Nel ricercato amalgama delle arti, la danza “si sposa” con il canto e la musica e i danzatori sono accompagnati dalle belle voci del soprano Karine Babajanyan, del mezzosprano Olga Savova, del tenore Vasily Efimov, del basso Alexei Bpontnarciuc, del basso profondo Alberto Rota, del coro e di quattro pianoforti, i timpani e le percussioni.
AfterRite / Lore
AfterRite
Alessandra Ferri Nicola Del Freo
ph Brescia e Amisano ©Teatro alla Scala
LORE
Claudio Coviello Domenico Di Cristo ph Brescia e Amisano ©Teatro alla Scala
Cast & credits - AfterRite
Titolo
AfterRite / Lore |
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Sotto titolo
AfterRite |
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Data rappresentazione
24 giugno 2022 |
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Città rappresentazione
Milano |
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Luogo rappresentazione
Teatro alla Scala |
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Prima rappresentazione
Metropolitan Opera House, New York, 22 maggio 2018 |
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Regia
Wayne McGregor |
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Interpreti
Alessandra Ferri |
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Scenografia
Vicki Mortimer |
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Costumi
Vicki Mortimer |
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Coreografia
Wayne McGregor |
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Corpo di ballo
Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, Allievi dell'Accademia del Teatro alla Scala |
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Sceneggiatura
Uzma Hameed |
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Effetti speciali
Ravi Deepres |
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Luci
Lucy Carter |
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Musiche
Igor' Stravinskij |
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Orchestra
Orchestra del Teatro alla Scala |
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Direzione d'orchestra
Koen Kessels |
Cast & credits - LORE
Titolo
AfterRite / Lore |
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Sotto titolo
LORE |
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Prima rappresentazione
Milano, Teatro alla Scala 24 giugno 2022 |
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Regia
Wayne McGregor |
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Interpreti
Alessandra Ferri |
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Scenografia
Vicki Mortimer |
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Costumi
Vicki Mortimer |
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Coreografia
Wayne McGregor |
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Corpo di ballo
Corpo di Ballo del Teatro alla Scala |
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Sceneggiatura
Uzma Hameed |
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Effetti speciali
Ravi Deepres |
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Luci
Jon Clark |
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Musiche
Igor' Stravinskij |
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Orchestra
Orchestra del Teatro alla Scala |
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Direzione d'orchestra
Koen Kessels |
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Coro
Coro del Teatro alla Scala |