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Un dittico d'autore per giovani talenti

di Gabriella Gori
  Yeled / Shoot me
Data di pubblicazione su web 13/05/2022  

È sempre all’altezza la Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto. Al Teatro Romolo Valli di Reggio Emilia, per la prima assoluta di Yeled di Eyal Dadon e di Shoot me di Diego Tortelli, il formidabile organico ha convinto, anzi straconvinto per la qualità delle proposte coreografiche e la notevole presenza scenica. Un meritato successo che mette in luce la versatilità interpretativa e performativa di questa compagnia che balla e sa ballare ed è guidata con piglio deciso e maestria da Sveva Berti nonché diretta con altrettanta competenza da Gigi Cristoforetti. Prima realtà stabile di balletto al di fuori degli Enti Lirici e più importante compagnia di produzione e distribuzione di spettacoli di danza in Italia, Aterballetto è anche e soprattutto un “corpo di ballo contemporaneo” per l’imprintinglo spirito di corpo, l’omogeneità espressiva e il valore del suo repertorio.

Per la realizzazione di questo dittico d’autore sono stati chiamati due trentenni: l’israeliano Dadon e l’italiano Tortelli che accompagnano i sedici danzatori emiliani in un viaggio attraverso l’esotismo infantile del primo e il giovanilismo positivo del secondo. Yeled, che in ebraico significa bambino, è una riflessione danzata sulla perdita dell’innocenza primigenia quando quel “fanciullino” pascoliano che alberga in ognuno di noi viene soffocato e messo a tacere dall’età adulta. Un’indagine volta alla ricerca di quando questo cambiamento è avvenuto ma anche indirizzata alla scoperta di quanto è rimasto della nostra capacità di restare piccoli in un mondo fatto solo per i grandi.

FND Aterballetto - YELED by Eyal Dadon - ph. Christophe Bernard
Yeled di Eyal Dadon 
© Christophe Bernard

Così i protagonisti, con indosso i costumi pręt à porter firmati da Bregje Van Balen, si muovono sulla scena trascinati dalla musica dello stesso Eyal, mentre le luci di Fabiana Piccioli esaltano i gesti, gli atteggiamenti e i comportamenti di un tempo lontano eppure ancora vivo nei nostri ricordi. Eccoli allora correre liberi e felici, dipingersi il viso di nero e di rosso, imitare il movimento scattoso dei pupazzi, divertirsi con un peluche, nascondersi in un casotto le cui pareti trasparenti consentono a una telecamera di proiettare l’interno su un enorme video.

Yeled è una bella occasione per apprezzare Dadon, già noto sul piano internazionale ma poco visto in Italia, e per conoscere la sua danza. Una danza che ha qualcosa di particolare per il fatto che nasce da un movimento fuori dagli schemi contemporanei in cui il corpo è lasciato libero di muoversi all’insegna di una cinèsica che diventa coreutica e si sposa alla perfezione con la musica.

Di altro segno coreografico, ma altrettanto notevole e originale, è Shoot me dello stesso Tortelli. Coreografo residente della Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto dal 2018, il dancemaker si è già fatto onore e ha vinto nel 2021 il primo bando per artisti italiani istituito dalla Biennale di Venezia, Settore Danza, diretto da Wayne McGregor. Una vittoria che lo vedrà protagonista a fine luglio 2022 a Venezia con la messa in scena del premiato Fo:NO. 

FND Aterballetto - SHOOT ME by Diego Tortelli - ph Christophe Bernard
Shoot me di Diego Tortelli
© Christophe Bernard

Tortelli presenta una creazione che si ispira alla forma del “balletto-concerto” contemporaneo in cui non c’è spazio per la narratività ma predominano visività e sonorità. Sulle note degli Spiritualaized, una band rock inglese nata nel 1990, e sulla voce registrata e graffiante di Jim Morrison che recita versi inneggianti alla libertà, Tortelli traduce in movimento quello che per lui è «un gioco di seduzione, di sguardi, di sudore, un assalto ai sensi, un’ode al corpo, al respirare la stessa aria, sudore, lacrime, furia, pride».

I ballerini sulla scena e gli spettatori in sala partecipano a questo coinvolgente happening stimolati dal punto di vista sonoro, visivo ma soprattutto orchestico con una “metadanza” piena di energia. Un vitalismo giovanilistico che trasuda dalle pose spigolose delle braccia, dal ritmo incalzante delle sequenze, dalla dinamicità dei legati, dall’alternanza di quadri corali e momenti solistici, dal rapporto empatico con il pubblico che viene catturato dagli improvvisi e intensi fasci di luce di Roman Fliegel.

Shoot me è un “lavoro frontale” che nel titolo vuole da un lato fare riferimento all’azione del videomaker che filma la realtà esterna, in questo caso l’accadimento coreico-musicale, e dall’altro richiamarsi alla cultura pop che usa il termine shoot me (“sparami”) per sollecitare la partecipazione emotiva, quella degli interpreti e degli spettatori.

Al Teatro Valli abbiamo assistito a un’acclamata première in pieno stile Aterballeto che conferma le innovative,coraggiose scelte di una compagnia “aperta”, capace di interpretare stili e linguaggi contemporanei diversi. E questo perché, come Cristoforetti, se «mettere al centro i maestri è facile e doveroso» – e non a caso fra i futuri impegni spiccano quelli con nomi del calibro di Angeli PreljocajCrystal Pite e Rachid Ouramdane – d’altro canto è altrettanto fondamentale scoprire nuovi talenti e offrire loro «opportunità e sfide importanti da affrontare».



Yeled / Shoot me


Yeled
cast cast & credits
 


Shoot me
cast cast & credits
 



Eyal Dadon
ph. Chang Dance Theater

Anteprima dello spettacolo
Yeled


Diego Tortelli - ph. Aterballetto
Diego Tortelli
ph. Aterballetto


 
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