foto di scena
© Jordi Soler Quintana
La metafora principale appare così nella scelta della scalata allEverest quale meta simbolica. Si rievoca in particolare la spedizione del 1924, guidata dagli inglesi Adrew Irvine e George Mallory. Allanalogia poetica si aggiunge la consapevolezza della capacità umana nellinfluenzare il significato e le relative conseguenze in ogni comunicazione. Pertanto, gli autori-attori studiano e illustrano la forza delle convenzioni relative e le facoltà carismatiche di affermazione del potere. Scelgono Vladimir Putin quale figura tipica di chi sa imporre garanzia di autenticità ai suoi discorsi, indiscutibili per i destinatari, quasi incapaci di giudizio. In scena è riprodotto da una “maschera” elettronica (di Román Torre), immagine iconica dalla latente, potente ambiguità.
Un secondo caso esemplare, consiste nella ricostruzione, minuziosa e storicamente attendibile, della trasmissione radiofonica La guerra dei mondi, ideata e diffusa nel 1938 da Orson Welles con clamoroso esito di coinvolgimento popolare. Nel ruolo di presentatrice, Anna Pérez Moya elimina lenfasi epica e riduce la partecipazione emotiva nel commentare le vicende così audacemente accostate e fatte reagire. Tiene inoltre a chiarire che lispirazione al personaggio di Putin resta quella delledizione originale (2020), quindi non modificata secondo i fatti recenti, pure così importanti. La critica ai regimi autoritari, resta di scoperta e forse ovvia declinazione occidentalista.
foto di scena
© Jordi Soler Quintana
Qualche passaggio didascalico non smorza tuttavia lefficacia spesso coinvolgente del racconto sceneggiato. Il suo fascino prevale forse nelle sequenze rievocative del progetto dellascensione alla parete inviolata. Lalpinista eroico viene meglio definito grazie al dialogo intessuto a distanza con la moglie. Il loro scambio epistolare riesce a tessere sentimenti e riflessioni di un rapporto personale profondo, aperto a valori esistenziali universali. La tecnica spettacolare è raffinata nella confezione e nello sviluppo delle immagini evocative e nei dettagli degli oggetti reinventati aggiunge una verità attuale al documento, comunque rispettoso della storicità. Corde e moschettoni, scarponi, guanti e ramponi, risaltano nellambiente ghiacciato e misterioso “degli Ottomila”, descrivendo unesperienza lontana un secolo, che attraverso i protagonisti simprime negli spettatori. Similmente accade per lanimazione dei modellini da “fumetto” che amplificano visivamente leffetto auditivo del radiodramma fantascientifico.
Il soggetto – nellinvenzione dei sensibili sceneggiatori - era linvasione dei marziani, ispirata a La guerra dei mondi, di Herbert G. Wells (1897) resa in forma di radiocronaca. La testimonianza del cronista accresce il valore comunicativo di un evento eccezionale in sé. Significativo appare che le diverse interpretazioni date dallo stesso autore sullevento, dimostrino il potere suggestivo e mistificatore dei mass-media.
foto di scena
© Jordi Soler Quintana
Molto vari gli interventi visivi e sonori, quale la musica di Nico Roig che diffonde echi siderali immaginari e motivi lirici, a seconda dei momenti drammatici. Un drone funziona costantemente in perlustrazioni e riprese video, sincronizzate con le altre apparecchiature sofisticate. Gli elementi spettacolari – dalle voci alle immagini - trovano amalgama dassieme, ben governati da una regia complessa, la cui efficacia vale sia negli aspetti funzionali, sia in quelli estetici. Il finale mantiene viva la tensione alla ricerca di una realtà sempre indefinibile, un desiderio insoddisfatto di conoscere lignoto. Dopo la scomparsa di Mallory nel balzo dellultimo tratto, il cui lesito resta dubbio, la “piramide della Montagna”, simbolica di una verità incerta, appare un attimo per scomparire nella nebbia, sferzata dal vento.
Gli artisti della Compagnia di origine spagnola, che si esprimono in inglese, usano un linguaggio di buon livello letterario, leggibile nei sovrattitoli. Lo rendono godibile, tanto a commento delle immagini darchivio, quanto nelloriginalità pertinente delle citazioni e degli inserti nelle sequenze animate.