A E I O U – Das schnelle Alphabet der Liebe / Yin Ru Chen Yan (Return to Dust) / Call Jane / Les passagers de la nuit (The Passengers of the Night)

La redazione

Data di pubblicazione su web 13/02/2022

Call Jane

A E I O U – Das schnelle Alphabet der Liebe (A E I O U – A Quick Alphabet of Love)

Anna, un'attrice sessantacinquenne non più all'apice della propria carriera, vive da sola, ma ha come amico e confidente il suo vicino di casa Michel, anch'egli single. La donna, sia pur con riluttanza, accetta di fare da language coach a Adrian, un diciassettenne disadattato affetto da un disturbo del linguaggio. In lui riconosce quel ragazzo che, poco tempo prima, le aveva rubato la borsetta per strada…

 

Una storia leggera e divertente su una relazione d'amore impossibile tra un ladro e una signora raccontata attraverso una narrazione che include riferimenti alla vecchia Berlino Ovest, qualche gentile presa in giro dei vicini francesi e persino un fantasma che viene cacciato per far posto a nuove possibilità. Ma, soprattutto, un'appassionata lettera d'amore a Sophie Rois e, forse tramite lei, a tutti quegli attori brillanti trascurati da un'industria fin troppo affezionata ai giovani, qui incarnati dal nuovo arrivato Milan Herms. La regista Nicolette Krebitz gestisce con cura il fragile equilibrio tra i dettami della società e quelli del cuore.

 

Proiezioni:

 

domenica 13 febbraio, ore 15:30, Berlinale Palast

 

lunedì 14 febbraio, ore 9:00, CinemaxX 9

 

martedì 15 febbraio, ore 15:00, Friedrichstadt-Palast

 

giovedì 17 febbraio, ore 20:30, Berlinale Palast

 

venerdì 18 febbraio, ore 12:00, Friedrichstadt-Palast




        Una scena di A E I O U – Das schnelle Alphabet der Liebe

                 © Reinhold Vorschneider / Komplizen Film


Nicolette Krebitz

 

Nata a Berlino Ovest, ha studiato danza classica al Ballet Centrum della città tedesca e, successivamente, si è laureata alla Fritz Kirchhoff School of Acting. Dal 1982 è apparsa in vari film televisivi e cinematografici. Dopo Jeans, il suo film d'esordio alla regia, ha lavorato sia davanti sia dietro alla telecamera. Wild, il suo terzo lungometraggio, è stato proiettato per la prima volta al Sundance Film Festival. Nel 2019 ha ricevuto l'Art Berlin Prize nella categoria film e media.


Yin Ru Chen Yan (Return to Dust)

Ma e Guiying conducono una vita isolata e difficile. Lui è un agricoltore riservato, l'ultimo della sua famiglia a essere rimasto celibe. Lei, disabile e infertile, ha da tempo superato quella che, nella Cina rurale, è considerata l'età giusta per sposarsi. Il matrimonio combinato tra i due, persone abituate all'isolamento e all'umiliazione, avrebbe potuto destinarli a una vita ben peggiore. Invece apprendono insieme come diventare compagni affiatati, come fare valere le proprie opinioni, come prendersi cura l'uno dell'altro e persino a sorridere.

In uno scenario dominato da tematiche quali lo sfruttamento dei lavoratori rurali, l'urbanizzazione forzata, lo sradicamento delle tradizioni e la povertà, Li Ruijun si concentra sulla visione intrinsecamente ingenua e fragile del mondo dei suoi peculiari personaggi. Un atto di fiducia e di amore che infonde nel film una delicata tenerezza e una profonda umanità.

Proiezioni:

domenica 13 febbraio, ore 11:30, Berlinale Palast

domenica 13 febbraio, ore 17:15, CinemaxX 9

martedì 15 febbraio, ore 14:00, Cubix 9

mercoledì 16 febbraio, ore 17:30, Cubix 9

venerdì 18 febbraio, ore 17:30, Urania

sabato 19 febbraio, ore 17:00, International


Una scena di Yin Ru Chen Yan 
© Hucheng No.7 Films Ltd.

Li Ruijun

Nato nel 1983 nella provincia di Gansu, in Cina, ha iniziato a studiare pittura e musica all'età di quattordici anni. Nel 2003 si è laureato al Management Institute del China National Ministry of Radio, Film and Television. I suoi film sono stati selezionati per numerosi festival quali Venezia, Cannes e Tokyo. Nel 2015 il suo River Road è stato proiettato nella sezione Generation della Berlinale.


Call Jane

Joy, una tipica casalinga americana degli anni Sessanta, rimane inaspettatamente incinta. Un medico la avverte che questa gravidanza tardiva rappresenta una seria minaccia per la sua vita. Ciò nonostante, la direzione sanitaria dell'ospedale, costituita da soli maschi, si rifiuta di concedere una deroga alla severa legislazione anti-aborto in vigore. Joy non ha nessuno a cui rivolgersi, finché non si imbatte nelle “Janes”, un gruppo clandestino di donne comuni che, sotto la guida di Virginia, rischiano tutto per offrirle delle alternative. Non solo le salvano la vita, ma le danno anche uno scopo: aiutare altre donne come lei a prendere il controllo del proprio destino.

Phyllis Nagy, sceneggiatore dello splendido Carol (2015) di Todd Haynes, affida a Elizabeth Banks l'affascinante parte di una casalinga borghese che si trasforma in una guerriera per i diritti delle donne. La sua interpretazione offre un grido di protesta contro le ostruzioni della società patriarcale.

Proiezioni:

domenica 13 febbraio, ore 22:00, Berlinale Palast

lunedì 14 febbraio, ore 12:00, Friedrichstadt-Palast

giovedì 17 febbraio, ore 15:00, Friedrichstadt-Palast

sabato 19 febbraio, ore 12:00, Berlinale Palast


Una scena di Call Jane
© Wilson Webb

Phyllis Nagy

Nata a New York City nel 1962, la sua sceneggiatura di Carol (2015), adattamento cinematografico da The Price of Salt di Patricia Highsmith, le ha valso la candidatura all'Oscar e al BAFTA, nonché il New York Film Critics Circle Award. Il suo lavoro per la sceneggiatura e la regia di Mrs. Harris (2005), con Annette Bening e Ben Kingsley, ha ricevuto molteplici candidature agli Emmy, ai SAG e ai Golden Globe.


Les passagers de la nuit (The Passengers of the Night)

Parigi, 1981. I venti del cambiamento soffiano nella notte delle elezioni e i francesi euforici prendono d'assalto le strade. Ma Élisabeth (Charlotte Gainsbourg) fatica a condividere l'ottimismo generale: è sconvolta, perché il suo matrimonio sta per finire e perché d'ora in avanti dovrà mantenere la sua famiglia. Suo padre e i suoi figli adolescenti temono che le sue lacrime non si asciugheranno facilmente. Ma cosa succederebbe se, ascoltando le sue emozioni, cominciasse a riempire la pagina bianca del suo futuro? E se scrivesse, per capriccio, una lettera al conduttore del suo programma radiofonico preferito? O se invitasse a casa sua una ragazza senzatetto? Cosa succederebbe se facesse quel tipo di azioni che cambiano concretamente le vite delle persone?

Mikhaël Hers, sulla scia del suo bellissimo Amanda, si focalizza con spiccata sensibilità sugli anni Ottanta e sui momenti, apparentemente banali, della vita di una famiglia: attimi che danno vita a ricordi indelebili. Un gran numero di personaggi popola questa vicenda nostalgica incentrata sull'autoaffermazione. In antitesi a un panorama cinematografico sempre più attratto da antieroi disillusi, Hers valorizza la loro vulnerabilità e gentilezza. Si tratta di un lavoro profondamente intimo e affascinante. Uno di quei film che, posto in relazione al funzionamento della nostra società, ci dà un'idea concreta del perché l'amore sia così importante.

Proiezioni:

domenica 13 febbraio, ore 19:00, Berlinale Palast

lunedì 14 febbraio, ore 15:00, Friedrichstadt-Palast

lunedì 14 febbraio, ore 18:00, CinemaxX 9

martedì 15 febbraio, ore 18:00, Friedrichstadt-Palast

venerdì 18 febbraio, ore 15:00, Berlinale Palast

domenica 20 febbraio, ore 12:00, Friedrichstadt-Palast


Una scena di Les passagers de la nuit 
© 2021 Nord-Ouest Films, Arte France Cinema

Mikhaël Hers

Nato nel 1975 a Parigi, dopo aver studiato produzione cinematografica a La Fémis, ha realizzato tre cortometraggi di successo. Il suo primo lungometraggio, Memory Lane, è stato presentato a Locarno nel 2010. Les passagers de la nuit è la sua quarta pellicola.



Cast & Credits














































Nicolette Krebitz
© Joachim Gern




























































Li Ruijun
© China Film Directors'Guild



























































Phyllis Nagy
© K.L. Harrison

































































Mikhaël Hers
© Emile Dubuisson Nord-Ouest Films


Cast & credits - A E I O U – Das schnelle Alphabet der Liebe (A E I O U – A Quick Alphabet of Love)

Titolo 
Berlinale 2022
(13/02)
Sotto titolo 
A E I O U – Das schnelle Alphabet der Liebe (A E I O U – A Quick Alphabet of Love)
Origine 
Germania/Francia
Anno 
2022
Durata 
104 min.
Colore 
Regia 
Nicolette Krebitz
Interpreti 
Sophie Rois (Anna)
Udo Kier (Michel)
Milano Herms (Adrian)
Nicolas Bridet (Gregori)
Produttori 
Janine Jackowski, Jonas Dornbach, Maren Ade
Costumi 
Tabassom Charaf
Sceneggiatura 
Nicolette Krebitz
Montaggio 
Bettina Böhler
Fotografia 
Reinhold Vorschneider
Suono 
Uve Haußig
Lingue disponibili 
francese, tedesco

Cast & credits - Yin Ru Chen Yan (Return to Dust)

Titolo 
Berlinale 2022
(13/02)
Sotto titolo 
Yin Ru Chen Yan (Return to Dust)
Origine 
Cina
Anno 
2022
Durata 
131 min.
Colore 
Regia 
Li Ruijun
Interpreti 
Sophie Rois (Anna)
Udo Kier (Michel)
Milano Herms (Adrian)
Nicolas Bridet (Gregori)
Produttori 
Zhang Min, Li Yan
Costumi 
Wu Jingyin
Sceneggiatura 
Li Ruijun
Montaggio 
Li Ruijun
Fotografia 
Wang Weihua
Suono 
Wang Changrui
Musiche 
Peyman Yazdanian
Lingue disponibili 
cinese
Sottotitoli DVD 
inglese, tedesco

Cast & credits - Call Jane

Titolo 
Berlinale 2022
(13/02)
Sotto titolo 
Call Jane
Origine 
Stati Uniti
Anno 
2022
Durata 
121 min.
Colore 
Regia 
Phyllis Nagy
Interpreti 
Sophie Rois (Anna)
Udo Kier (Michel)
Milano Herms (Adrian)
Nicolas Bridet (Gregori)
Produttori 
Robbie Brenner, David Wulf, Kevin McKeon
Costumi 
Julie Weiss
Sceneggiatura 
Hayley Schore, Roshan Sethi
Montaggio 
Peter McNulty
Fotografia 
Greta Zozula
Musiche 
Isabella Summers
Lingue disponibili 
inglese
Sottotitoli DVD 
tedesco

Cast & credits - Les passagers de la nuit (The Passengers of the Night)

Titolo 
Berlinale 2022
(13/02)
Sotto titolo 
Les passagers de la nuit (The Passengers of the Night)
Origine 
Francia
Anno 
2022
Durata 
111 min.
Colore 
Regia 
Mikhaël Hers
Interpreti 
Sophie Rois (Anna)
Udo Kier (Michel)
Milano Herms (Adrian)
Nicolas Bridet (Gregori)
Produttori 
Pierre Guyard
Costumi 
Caroline Spieth
Sceneggiatura 
Mikhaël Hers, Maud Ameline, Mariette Désert
Montaggio 
Marion Monnier
Fotografia 
Sébastien Buchmann
Suono 
Vincent Vatoux, Caroline Reynaud, Sylvain Malbrant, Daniel Sobrino
Musiche 
Anton Sanko
Lingue disponibili 
francese
Sottotitoli DVD 
inglese, tedesco